PROLOGO:

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JENNIFER WILLIAMS POV

Jennifer Williams, un nome conosciuto in tutto il paese.
Droga,lotte, mafia, sono poche le parole che mi descrivono,all'inizio tutte maschere ora diventata realtà
La parola che mi descrive meglio credo sia semplice da capire,
PERICOLO.
adoro la sensazione di pericolo, dell'adrenalina che oltrepassa ogni minuscola cellula che compone il mio corpo.
La paura di non vivere più,di fare qualsiasi cosa per continuare ad aggrapparsi alla vita, cercare di sopravivere usando tutte le tue forze, sentendoti esausto quando ti sei salvato.
Questo è quello che attribuisco a questa parola, ricca di sfaccettature.

1 mese fa
Piove,mi sto incamminando verso il cimitero per il funerale di mio padre.
Continuo a veder scorrere la città di Miami sotto i miei occhi gonfi e rossi.
Le mie lacrime si sono mescolate alla forte pioggia che ha reso fradicio il mio corpo minuto e formoso.

I vestiti sono diventati come una seconda pelle, mentre i capelli neri, sono appiccicati alla schiena.
Sento il suono dei miei stivali neri camminare sul marciapiede vicino al cancello dell'entrata.

Arrivata, trovo tantissime persone vicino al luogo della sepoltura, nessuna che conosco, arrivata sicuramente tanto per farsi vedere, facevano meglio a rimanere a casa loro.
Non ci hanno mai calcolato, soprattutto a mio padre, sono tutte persone false e ipocrite!
Odio, è quello che provo verso individui del genere.
Tutti sorrisi finti, condoglianze fatte tanto per pietà.

Arriva il mio turno di salutare papà.
Mi ricordo ancora il giorno in cui i dottori gli diagnosticarono un tumore hai polmoni incurabile.
1 anno prima...
- Come?!- dissi io sconvolta al dottore
- Si.. non gli resterà molto tempo da vivere, potrebbe durare qualche anno, con l'aiuto di una terapia, ma non cambierebbe molto la sua situazione attuale.- disse il dottore dispiaciuto
- Credo sia inutile, farlo soffrire e continuare a vivere per poco tempo senza risultati, ma ne dovrebbe parlare con lui, la decisione è sua - gli risposi, cercando di trattenermi dallo scoppiare in lacrime.
Presente

Ora sono qui, a guadagnarmi una vita migliore da sola.
Qualcosa però cambiò radicalmente la mia vita.
Sapete cosa?
Beh, un uragano, entrato nella mia vita così, forse ne è uscito molte volte da essa, non lo so nemmeno io.
Ma so per certo che mi ha fatto sorridere come nessuno abbia mai fatto.
Non lo conoscevo per com'era DAVVERO, era popolare, menefreghista, il donnaiolo per Eccellenza, sapevo solo questo di lui, tutte maschere di chi era veramente.

Era Lucifero in sé, portava tutti fra le fiamme, in un burrone da cui non potevi più uscire.
Poteva uccidere quelle persone soltanto con lo sguardo, ma non lo faceva, lasciava loro consumarsi da sole, lentamente e dolorosamente, distrugendole psicologicamente.

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