𝓢𝓪𝓹𝓹𝓱𝓲𝓻𝓮.

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"La sua anima era esistita prima che trovasse un corpo in cui infilarsi? Era vero che dentro di lei c'era un minuscolo granello d'oro, un gioiello che il tempo non poteva distruggere, sì, un'anima che avrebbe continuato a vivere anche dopo la morte del suo corpo?"
Joestin Gaarder.

Avete mai pensato di reincarnarvi?
Devo essere sincera, durante la mia misera e inutile vita ci ho pensato più volte,  ma non essendo una cima in tutti i sensi credevo il mio futuro fosse al massimo essere uno scarafaggio o nella migliore delle ipotesi un fiore o una foglia, insomma qualcosa che non avrebbe fatto la differenza.
A scuola ti insegnano che bisogna essere laici, non credere in nulla, ma  dalla prima volta che mi parlarono della reincarnazione, ne fui affascinata: così a 6/7 anni impicciai il mio nasino in quegli affari "da grandi" chiedendomi se un giorno sarei stata qualcosa o qualcuno di importante, in questa vita o nell'altra.
Iniziai a crescere: ero una ragazza mediocre, non ero brillante in nulla, non parlavo mai e non ero ne bella né brutta, ai miei compagni non ero simpatica ma nemmeno antipatica, poi capii: molti ignoravano anche la mia esistenza.
Finii gli studi, non avevo alcun interesse a diventare qualcuno e così trovai un lavoro part-time in un ufficio, rispondevo al telefono, portavo il caffè, cose simili.
Fin quando in un noiosissimo giorno di lavoro il mio capo mi mandò a comprare del caffè, annoiata mi alzai e distrattamente scesi in strada per compiere il mio lavoro, era tutto regolare e monotono se non fosse che quel giorno sono morta: mentre attraversavo la strada un camion mi prese in pieno.
Da quel momento ci fu un buio totale, mi trovavo in una galleria completamente oscura, provai a guardarmi le mani, le gambe ma non vedevo nulla, eccetto un luccichio color zaffiro che si sporgeva in avanti, iniziai a seguirlo e mi accompagnò per tutto il lungo percorso, non avevo fame, non avevo freddo né ero stanca: sentivo solo che dovevo seguire quella luce.
Arrivai ad una specie di burrone dove al di sotto c'era una distesa cerulea luccicante, l'oscurità iniziò a creparsi ed io caddi nel vuoto circondata da quel colore che mi dava la sensazione di casa.
Chiusi gli occhi per prepararmi all'impatto della caduta ma quando li riaprii una distesa di dorato si aprì dinnanzi a me, alzai le mani per toccarla ma vidi che erano piccole e paffute come quelle di un neonato, strabuzzai gli occhi e cercai di emettere qualche suono ma quello che ne ricavai furono solamente dei gemiti; mi arrabbiai e cercai di parlare ma i miei sforzi si trasformarono in un pianto disperato, immediatamente sentii dei passi, una donna si affacciò da quella che pareva una staccionata dorata e mi guardò con estrema dolcezza, allungando le sue mani verso di me e sollevandomi, per poi poggiarmi sul suo petto che profumava di sapone di marsiglia e di buono.
-Cosa succede principessa Athanasia?-
Il pianto cessò, avevo sentito bene? Principessa Athanasia?

Ciao, ho provato a scrivere questa storia ispirandomi al manga " Who Made me a princess?"; fatemi sapere se è di vostro gradimento con una stellina o con un commento, grazie in anticipo ;).

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 30, 2019 ⏰

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