Supernatural-crossover-TheMentalist

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Era un mercoledì soleggiato, e i fratelli Winchester furono attratti da degli omicidi sospetti: gli uomini erano entrambi giovani e di bell'aspetto e tutti e due portavano al polso destro uno di quei bracciali di stoffa con dei campanellini.

I venditori, per convincere i ragazzini comprarli, dicevano che ogni trillo avvertiva il proprietario della presenza del proprio angelo custode.

I due cacciatori sospettavano di un culo piumato a cui mancava qualche rotella, oppure a un demone con un pessimo senso dell'umorismo o a chissà quale spirito in vena di caos. Meglio indagare.

Arrivarono alla villetta azzurra già off-limits ai curiosi. C'era il consueto via vai di ispettori e agenti della scientifica. Non badarono a loro e si diressero verso il soggiorno.

Una donna con i capelli scuri raccolti in un elegante coda, stava dando vari ordini a un collega:- Tu e l'agente Cho andate a parlare con i vicini, magari hanno sentito qualcosa. Avvisa Van Pelt e dille di cercare vari collegamenti su i due uomini: chi frequentavano, gli amici che avevano in comune, se avevano dei precedenti... io e Jane interrogheremo la moglie dell' ultima vittima. -

L'uomo, alto con i capelli scuri e corti, annuì:- Subito capo. - e si allontanò. Dean, a quel punto, fece un altro passo avanti per farsi notare:- Mi scusi agente...

- Lisbon. - concluse lei.

- Siamo gli agenti Michael e De Ville, FBI. - e mostrano i distintivi, richiudendoli subito, prima che lei o il biondino accanto si accorgesse che erano finti.

- FBI? - la donna sembrava essere stata presa alla sprovvista - Sentite, non ho nulla contro il vostro dipartimento, ma qui ora è tutto nelle mani del CBI. Vi ci vorrà un mandato o qualcos altro per farmi cambiare idea.

- Avanti Lisbon - iniziò a parlare l'uomo accanto a lei - loro sono dei federali. Oh, Patrick Jane. - si presentò alla fine, e strinse la mano ai due giovani cacciatori - Anche se non capisco perché i federali vogliono avere tra le mani un caso passionale.

- Passionale? - domandò Dean.

- Mmm... Sospetto di si. Lisbon, credo che parleremo prima con l'altra vedova. - poi rivolto a loro - Non mi avete risposto.

- Oh. Ehm... crediamo che un serial killer sia tornato e abbia ricominciato a uccidere. Quello che vorremmo é solo entrare e dare un'occhiata. -

La polizia era sempre diffidente quando due agenti venivano a curiosare sul luogo del delitto. Ormai Sam aveva imparato tutte le scuse possibili come le battute di un copione.

Patrick mise le mani nelle tasche della giacca:- Perché no? - e regalò ai due un sorriso che sembrava più un ghigno.

- Patrick! - l'agente gli Lisbon era sconvolta.

- Che sarà mai? Vogliono solo con curiosare, no? La vittima é nel giardino dietro la casa. Seguitemi. -

Superarono il soggiorno e la sala da pranzo, finché non arrivarono al giardino sul retro. Fortunatamente il corpo doveva ancora essere portato via, così ispezionare quello per primo. Il cadavere era seduto sotto un grande albero, il capo chino sul petto e il braccio imbrattato di sangue secco per colpa di di un profondo taglio, presente anche nell'altro. Pure qui, il colpo fatale era una pugnalata al petto.

Si alzarono:- Niente zolfo, niente demone.

- Le piante del giardino sembrano ben curate, per cui niente strega.

- Credi sia stato un angelo?

- Non lo so Sam... non credo siano così cattivi. Anche se sono dei grandi figli di put...

- Avete trovato qualcosa? - Jane, che fino a qualche momento fa era rimasto alla porta, si era avvicinato curioso.

- No, ma può stare certo che indagheremo.

- Capisco. Un'altra domanda se mi permettete: chi di voi due è il maggiore? -

I Winchester sgranarono gli occhi, presi in contropiede:- Come scusi? - Dean provò a nascondere la paura di essere stato scoperto. Il biondo portò l'indice alle labbra, come per riflettere, lo alzò verso Sam ma poi indicò proprio Dean:- Lei. É lei il maggiore.- disse con trionfo.

- Cosa glielo fa pensare? - ribatté Sam.

- Il mento simile e l'iride di quel verde particolare e le mani troppo callose anche per due agenti dell'FBI mi hanno fatto pensare. Ma i vostri comportamenti me l'hanno confermato: il fatto che lei "Michael" abbia presentato entrambi e che lei "De Ville" é sempre stato dietro di lui, pronto a seguirlo con rispetto e devozione. - Tutte le volte che diceva i loro finti cognomi, usava le virgolette.

- É un sensitivo? - chiese Sam.

- Certo che no. I sensitivi non esistono. Ho solo un acuto senso dell'osservazione e, lasciatemelo dire: ho visto distintivi falsi migliori dei vostri. - e fece un occhiolino complice.

- E cosa vuole fare ora? Dirlo all'agente Lisbon? - lo incalzò Dean.

- Si, sei tu il maggiore - confermò Patrick - no, state tranquilli. Se la cosa può tornare a mio favore, sto sempre zitto. Non so perché ma sento che posso fidarmi di voi. Vi lascio al vostro lavoro signori, alla prossima. - e si allontanò.

*-*-*-*

- Ehi Dean? Ti ricordi di quel caso a Sacramento?

- Quello del fantasma nell'appartamento all'ultimo piano che faceva catapultare fuori dalla finestra gli amanti infedeli?

- No. Quello dei campanellini. Quello che per una volta non era opera di un mostro e ce ne siamo dovuti andare.

- Oh. Si. allora?

- C'è stato un tentativo di omicidio verso la seconda vedova due giorni dopo la nostra partenza, e sai come é andata a finire? -

L'altro scosse la testa:- Non saprei.

- L'assassino era la moglie della prima vittima. Delitto sentimentale.

- Siamo sicuri che quel tizio non ci abbia presi in giro?

E con questo, spero vi sia piaciuto il mio episodio sempliciotto :) alla prossima!

-Fiumidiparole

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 03, 2015 ⏰

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