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Mi guardo allo specchio, arrabbiata e delusa. Al diavolo i miei capelli biondi, che non vogliono saperne di stare a posto, al diavolo i miei occhi verdi che sono enormi per il mio viso, e al diavolo mia zia, Debra, che si ostina a farmi vestire con abiti del secolo scorso.

Avrei dovuto fare come ogni altra ragazza della mia età, andare a scuola, guardare la televisione, mandare messaggi al cellulare. Certo per fare quest'ultima cosa avrei dovuto avere qualcuno al quale mandare messaggi, ma è difficile trovare un amico quando si ha una vita come la mia.

Sono d'accordo con te. Dice quella fastidiosa vocina nella mia testa che io ho battezzato Ina.

La mia famiglia si trasferisce di continuo, proprio in questo momento mi sto guardando allo specchio nella mia nuova, provvisoria, casa di campagna. Sono sicura che non ci vorrà molto prima che ci si trasferisca di nuovo.

Ma perché non ci portano in una villa sul mare? Chiede Ina.

Perché tanto non ci rimarremmo per più di una settimana le rispondo.

Almeno sarebbe una vacanza ribatte lei.

Scuoto la testa. Avrete capito che non ho tutte le rotelle al posto giusto.

Vivo con i miei zii Debra e Liam, secondo me sono amish o qualcosa del genere, che credono che avere l'elettricità e l'acqua calda sia il massimo della modernità. Gli unici miei svaghi sono le lezioni private e gli sport all'aperto.

Non so niente dei miei genitori, ogni volta che chiedo ai miei zii loro fanno finta di non sentirmi e si chiudono in un ostinato silenzio. Così col passare degli anni ho smesso di chiedere.

- Cary scendi a fare colazione - mi chiama mia zia - oggi dobbiamo studiare -.

Oltre la storia, la matematica, la geografia, e il disegno, i miei zii mi insegnano anche materie come la caccia, il tiro con larco, la scherma e la botanica. Queste ultime sono un'aggiunta che chiesi loro quando ero piccola. La botanica perché adoro le piante, i fiori, il loro significato e i loro usi. Mentre il tiro con larco e la scherma li chiesi perché adoravo combattere e fantasticare di essere un eroina, a volte mi immagino come la protagonista dei libri che leggo. Ma per convincerli dissi loro che era per la mia sicurezza, che non si poteva mai sapere cosa il futuro ci riservava. Mio zio aveva acconsentito con entusiasmo, mia zia invece non era molto convinta che fosse appropriato per una ragazza, ci devono pensare gli uomini a difendere le fanciulle.

- Ti prego non oggi! - mi lamento appena scendo in salotto - Siamo arrivati solo stanotte, dammi un po di tempo per ambientarmi! -.

- Va bene. Ma ad una condizione - risponde mia zia, che è intenta a creare una sciarpa con i ferri.

- Quale ? -.

- Oggi vai a caccia! - risponde.

- Andata - rispondo, ma già so che non ucciderò mai intenzionalmente un animale.

- Buongiorno Cary - saluta mio zio appena entra in cucina, per fare colazione - Dormito bene? -.

Mio zio Liam è alto quanto me, dai capelli grigio scuro e gli occhi verdi con sfumature marroni. E' robusto, molto muscoloso ma tenerissimo e mi ama come nessunaltro.

Debra è una signora piuttosto comune, non molto alta, arriva a malapena alla mia spalla. I capelli biondi-ramati, sempre raccolti, incominciano a sfumare di grigio sulle tempie. Ha un viso a cuore che stona con la sua voce quasi sempre severa. Occhi azzurri e sopracciglia quasi inesistenti.

- Come ogni volta che dormo in un letto nuovo zio -.

Cioè malissimo sottolinea Ina.

- Non sarà così per sempre - mi sorride.

- Lo hai detto anche lultima volta - rispondo.

E la volta prima e quella prima ancora potrei continuare all'infinito sai?.

- Quando sarai più grande capirai principessa - dice mia zia.

- Odio i soprannomi - le ripeto per la millesima volta - Ho già sedici anni, sono abbastanza grande da poter capire -.

- Non insistere - mi interrompe mio zio dandomi un bacio sulla fronte.

Mangio la mia colazione facendo attenzione a ingozzarmi più del solito, ho un bel programmino giornaliero, e torno in camera mia a cambiarmi.

Mia zia odia che mi mettà in pantaloni ma fa un eccezione quando per quando esco a cavallo, di certo non posso cavalcare con i vestiti stile impero che continua a comprarmi.

Quando torno in cucina mia zia mi guarda con orrore.

Avrà visto un fantasma.

- Santo cielo Cary, speriamo che nessuno ti veda in questo stato -.

Ci manca che adesso ti faccia il segno della croce per esorcizzarti.

Se non la fai finita ti esorcizzo io Ina! le rispondo

- Perché ? Cosa cè che non va? -. MI guardo e non vedo cosa ci sia di strano.

Ho optato per un paio di Jeans scuri e una maglia bianca lunga con maniche a tre quarti, non mi sembra un abbigliamento così indecente.

- Se non fosse per i tuoi capelli lunghi e per il tuo viso da angelo ti scambierei per un uomo - risponde mia zia.

- Allora è una fortuna che viviamo nel bel mezzo del nulla - ribatto - nessuno potrà scambiarmi per un uomo se non mi vede -.

- E se passasse di qui un principe e ti vedesse così? - chiede alzando un sopracciglio.

- Zia, mi dispiace dover essere proprio io a dirtelo, ma i principi e le principesse delle favole ormai non vanno più di moda, adesso ci sono solo ragazzi super palestrati e senza cervello e ragazzine viziate la cui maggiore preoccupazione è di che colore laccarsi le unghie -.

- Bambina mia, non sai quanto ti sbagli -.

Detto questo, prende la porta di casa e se ne va in giardino.

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