Era un giorno come tutti gli altri,quando Madison stava andando a scuola.
Era una comune adolescente,se così si può definire:bionda,con gli occhi neri,molto alta. Quel giorno indossava dei jeans abbastanza larghi con quella solita cintura che stava a tenere su quei pantaloni di due taglie in più. Sopra aveva una felpa extra large. Solitamente cercava di vestire largo,tanto da poter navigare dentro i vestiti.
Come sempre aveva le cuffie nelle orecchie ed era seduta nel suo solito posto in prima fila del pullman.
Chiunque si avvicinasse finiva per essere ignorato.
Mad alzava lo sguardo solo ad ogni fermata,per osservare le persone che salivano,poi si metteva a guardarle,cercando di capire dal loro sguardo la loro personalità e il loro stile;in ogni persona riusciva ad intravedere i lati più nascosti,ad andare oltre l'apparenza. Le piaceva guardarsi attorno,vedere che espressione avevano le persone,oppure come si vestivano,con chi parlavano,dove sedevano...
A lei le persone non avevano mai convinto,era sempre più sicura che a nessuno importasse di lei e che solo da sola avrebbe potuto affrontare le cose.
Nascondeva la sua debolezza dentro una corazza,una ragazza dura e spietata,a cui nessuno rivolgeva la parola.
Madison conosceva le voci che giravano su di lei: che si tagliava le braccia,che fumava,che era una tossica... una con dei problemi,per generalizzare la questione.
Era assillata dalle stesse domande che tutti le porgevano:cosa non andava nella sua vita? L'avevano maltrattata? Veniva da una brutta famiglia?
Il suo mistero divenne il nuovo gossip della scuola,così la conobbero tutti. Indagavano sul perché indossasse grosse felpe,sul perché continuasse a dimagrire,sul perché era pallida e con le occhiaie,perché si trascurava così tanto e perché aveva quelle cicatrici sulle braccia. Lei usava sempre le stesse scuse... lo stress,nulla di allarmante. E per i tagli,beh... è stato il cane. Solo lei stessa conosceva la sua oscura verità:che tirava pugni al muro graffiandosi le nocche,che si tagliava,che no.. non beveva perché l'alcol faceva ingrassare e le sigarette le avrebbero rovinato il respiro,già mediocre,che ella aveva;eh beh,le piaceva correre.
Nonostante questo Madison non era sola,o almeno non del tutto,aveva persone che andavano e tornavano,persone momentanee,come la carta igienica,il cui rotolo finiva nel giro di 2 giorni... oramai non credeva più nella sincerità,dopo tutte le spalle che le erano state voltate. Nemmeno pensava di non meritarsi tutto ciò,era così abituata alle delusioni che ormai le sembrava una routine.
Si consolava pensando al fatto che il mondo era diverso da come lei avrebbe voluto che fosse. Madison non aveva nemmeno un sogno. Non si aspettava più nulla,né dal mondo,né dagli altri e né da se stessa. Viveva con una sorta di monotonia,che da una parte le causava menefreghismo,quindi insofferenza,ma dall'altra una vita senza uno scopo,senza un desiderio e senza obbiettivi.
Si accorse presto che il mondo non era all'altezza delle sue aspettative. Pensava che i sogni fossero solo degli inganni mentali ed inutili e queste fantasticherie lei non poteva permettersele. Doveva controllare la sua vita,dall'inizio alla fine,non poteva lasciare che tutto le crollasse addosso,doveva far sì di essere la più forte di tutti.
Si era messa così tanto nel ruolo di protagonista della dura realtà,che lo interpretava meglio di quanto dovesse.
Mai pensò che la realtà non è la realtà,ma ciò che noi costruiamo. Madison odiava le persone,o meglio,odiava il modo in appariva agli altri. Non per darle più sicurezza,era molto corteggiata. Perché dico così? Lei stava iniziando ad odiare il fatto di essere una facile preda per gli uomini,di essere usata come fosse nulla.
Nessuno le aveva mai detto:"ti amo",né tanto meno "ci sarò sempre." Mad era abituata a fare tutto ciò che poteva per le persone,viveva e vive per aiutare gli altri . Non aveva mai tradito la fiducia di nessuno,eppure la sua l'avevano tradita in tanti.
Quali aggettivi usare per descriverla brevemente? Generosa,altruista,sincera;i suoi unici difetti erano quelli di arrabbiarsi facilmente,cambiare frequentemente umore,sottovalutarsi e l'avere bisogno di molto affetto per poter credere in se stessa.
Quindi cos'era che non andava? Le mancava l'autostima,senza un apparente motivo,questa è da sempre una sua caratteristica.
Questo non vuol dire però che non riuscisse ad ottenere i suoi obbiettivi,che non potesse avere dei desideri. Al contrario,era molto determinata e quando qualcosa la voleva faceva di tutto per averla. Non ha mai dato nulla per scontato,le cose amava guadagnarsele,avere l'occasione di controbattere se stessa e potersi dire "anche io sono qualcuno,io sono io".
Da piccola era incredibilmente testarda,non che ora non lo fosse,ma era molto più responsabile. Guai chi la contraddiceva,lei era orgogliosa,era scatenata come una peste,non stava mai ferma,sorrideva in ogni momento della giornata.
Faceva subito capire che qualcosa non andava quando non veniva ascoltata: metteva il broncio e non lo toglieva più.
Tornando alla sua vita,lei aveva altissime aspettative,tanto da aver osato ad iscriversi ad un liceo,voleva dare un'opportunità a se stessa per potersi realizzare. Una mossa ardua,certo,ma che probabilmente l'avrebbe aiutata a dare una svolta alla sua vita.
Al momento le interessava solo legare il più possibile con i compagni,poiché di essere bullizzata era stanca. Fece di tutto per cambiare:si tagliò i capelli,iniziò a vestirsi alla moda,a sorridere un poco...
Al fidanzato nemmeno ci pensava,per lei era come se le dicessero di buttarsi giù da un edificio prendendo la rincorsa.
Dopo le brutte esperienze avute proprio non ne voleva sapere.
Per fortuna nessun pericolo in vista,nessuno l'aveva notata,l'ansia che qualcuno potesse avvicinarsi era troppa,non era mai stata pronta per una relazione o si potrebbe dire più precisamente... non era pronta ad essere ferita nuovamente... non era forte.
Il viaggio verso scuola proseguiva mentre,Madison,persa nei suoi pensieri,nemmeno faceva caso a ciò che la circondava.
Una volta giunti a destinazione scese dal pullman,nonostante qualche piccola difficoltà.
Lo zaino che doveva mettersi sulle spalle era esageratamente pesante,così le cadde a terra mentre si stava alzando in piedi.
Nel mentre si stava chinando per recuperarlo,si avvicinò un ragazzo,che senza pensarci due volte si abbassò a sua volta per aiutarla. Si guardarono negli occhi per due secondi;la prima cosa che Madison notò erano i suoi occhi blu mare,quello sguardo l'aveva colpita. La sua gentilezza le sembrava una cosa che non facesse parte della specia umana. Una cosa che dovrebbe essere così basilare le fece sentire una scintilla al cuore,aveva gli occhi a cuoricino dal tanto che era stupita. Chiunque altro invece di guardarla negli occhi ne avrebbe approfittato per sbirciare altrove. Finalmente si decise a prendere quello zaino che "il misterioso ragazzo" le stava porgendo da quasi un minuto.
A malapena Madison pronunciò un sonoro "grazie." e se ne andò senza sentire la risposta.
Nella sua testa iniziarono a balenare una marea di pensieri: "Madison,non iniziare a farti viaggi mentali,non devi credere alla finta benevolenza,questo è l'ennesimo che ci prova con te per interesse,solo per se stesso. Tu devi stare da sola,le persone non aspettano solo il momento giusto per colpirti. Non permettere a nessuno di entrare nei tuoi pensieri,potrebbe guastare tutto il controllo che hai ottenuto fino ad ora.
Le persone vogliono confonderti,complottano contro di te per scasinare le tue idee."
Il resto del giorno proseguì abbastanza similmente al normale.
Arrivò Bethany,la sua compagna di classe,con lei confidava tutto,o quasi tutto. Con lei parlava di ragazzi,si potrebbe dire dei ragazzi di Bethany,del tipo che le piaceva... era bassa,con i capelli neri,molto timida e golosa. Con lei si divertiva,era simpatica e non si atteggiava come molte altre ragazze della loro età.
Con lei si sentiva a suo agio e libera di dire ciò che voleva senza essere giudicata. Le persone che Madison cercava,erano proprio queste:persone che non la giudicassero e che fossero umili;anche simpatiche ovvio.
Mad aveva uno spirito pazzerello,amava scherzare e divertirsi. Con le sue amiche aveva combinato tante di quelle pazzie che avrebbero dovuto scriverle in un libro. Ogni volta che usciva Mad era capace di fare una figuraccia,questo era un vero e proprio talento!
A Madison piaceva aiutare le persone e dare loro ottimi consigli,quindi non aveva nulla in contrario. A lei piaceva assistere ai drammi amorosi,in fondo di esperienza ne aveva in questo campo. Le era sempre piaciuto ascoltare le persone,non era mai troppo stanca per aiutarle. Inoltre,essendo una persona molto empatica,capiva perfettamente le persone,la sua acuta osservazione le permetteva di leggere le emozioni negli occhi degli altri.
Come narrato prima,lei aiutava le persone incondizionatamente,proprio per questo in molti si approfittavano di lei.
Bethany,senza nemmeno salutarla,esclamò: "vedo una strana espressione sul tuo viso,amica racconta tutto".
Senza persarci due volte raccontò all'amica l'accaduto,sottolineando il fatto che questa era una scena da film,degna di essere inserita in un romanzo. Anche se potrebbe sembrare un semplice gesto gentile,aveva un nonsoché di strano. C'è da dire anche che per Madison,molte cose erano strane,anzi,quasi tutte.
Fortunatamente non era l'unica stupita della situazione,infatti Bethany rimase a bocca aperta,fantasticando sulla scena e facendosi gli stessi viaggi mentali dell'amica.
A volte ci vuole qualcosa che ti faccia sorridere,anche solo un po',quindi perché non approfittarne?
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Il ragazzo del pullman
RomanceMadison Smith è una ragazza molto tranquilla e abbastanza solitaria;Jacob Wilson è molto passionale e romantico. Entrambi con un rifiuto verso l'amore,che tanto li aveva fatti soffrire,un giorno incrociano il loro sguardo e da lì ecco che l'amore pr...