Eddie, my love

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Il ticchettio dell'orologio, per alcuni istanti, fu l'unico suono percepibile nella stanza, ora satura di quella particolare tipologia di tensione che solo una confessione imbarazzante avrebbe potuto generare. Le palpebre di Richie erano calate e le mani, dai palmi giunti come in una sorta di preghiera, sfioravano le sue labbra, donandogli una stramba espressione pensierosa. Ben, accomodato sulla sedia di fronte al letto del suo interlocutore, si limitò a fissarlo pazientemente, con le guance arrossate e una gamba tremante per il responso che da lì a breve avrebbe ottenuto.

Eddie, a gambe incrociate di fianco al corvino, fece scorrere velocemente lo sguardo dall'uno all'altro, le sopracciglia aggrottate e una voglia matta di levare gli occhi al cielo e mettere fine a quello stupido teatrino che si era creato quel pomeriggio in casa Tozier.

Quando quella mattina Richie l'aveva invitato a passare per casa sua dopo pranzo, aveva creduto che finalmente l'altro avesse deciso di trascorrere un po' di tempo in sua compagnia. Solo in sua compagnia. Non che la presenza degli altri Perdenti lo infastidisse, semplicemente sentiva il bisogno passare del tempo con il suo ragazzo senza che qualcuno li interrompesse. Di certo non aveva messo in conto che si sarebbe ritrovato a fare da consulente per i problemi di cuore di Covone.

Che Ben Hanscom avesse una cotta per Beverly Marsh era un fatto di dominio pubblico da anni. Solo uno sciocco non si sarebbe potuto rendere conto di quanto quel ragazzo, già timido di natura, cadesse in una sorta di mutismo selettivo ogni qualvolta Beverly gli rivolgesse la parola. Per non parlare delle frasi balbettate (quasi peggio di Bill Tartaglia), quando per forza di cose era costretto a risponderle; o dei sorrisetti impacciati che provava ad indirizzarle se la rossa si fermava a studiarlo con lo sguardo per più di cinque secondi. Sotto sotto, Eddie era sicuro che anche Beverly si fosse resa conto della faccenda e, quasi sicuramente, anche Bill. Proprio per quest'ultimo, e per lo schiacciante peso della competizione da cui (lui credeva) non sarebbe uscito vincitore, Ben aveva celato per anni interi quei sentimenti. Magari sperava che così facendo, questi si sarebbero pian piano assopiti, fino a divenire gestibili e, in futuro, un ricordo agrodolce.

E invece ora, contro qualsiasi aspettativa, sembrava pronto a mettersi in gioco. Beverly e Bill avevano definitivamente chiuso, Covone aveva perso qualcosa come trenta chili e aveva acquisito una buona manciata di centimetri, una combinazione che l'aveva reso indiscutibilmente un ragazzo affascinante e di bell'aspetto. Non che prima non lo fosse, sia ben chiaro. Eddie aveva sempre covato la certezza che, se Ben avesse trovato il coraggio di dichiararsi già nell'estate dei loro tredici anni, Beverly sarebbe caduta ai suoi piedi, dimenticando in un batter d'occhio quell'amore che professava di provare per Bill.

Non che credesse che i sentimenti della ragazza per il leader del gruppo fossero fasulli, semplicemente era convito che lei li avesse mal interpretati, scambiando quel reverenziale rispetto e quell'ammirazione nei confronti del loro capo, per qualcosa di più profondo. Era la stessa stima che Eddie nutriva per Bill, la stessa che ovviamente tutti i Perdenti nutrivano per il proprio punto di riferimento. Poteva essere definito amore, certamente, ma non nella concezione romantica del termine; era bensì qualcosa di riconducibile alla sfera platonica, una devozione impossibile da reprimere, poiché derivante da un immenso senso di gratitudine.

In fondo, si disse lanciando una breve occhiata a Richie, l'amore può esprimersi nelle forme e nei sentimenti più disparati. Persino quello che Ben provava per l'unica ragazza del gruppo era un sentimento diverso da quello che lui provava per Richie, eppure al contempo, di pari intensità. E proprio per via di questa diversità, Covone non avrebbe potuto permettersi di adoperare gli stessi stratagemmi di Boccaccia per conquistare la sua dama. Ma, riflettendoci bene, i metodi di Richard Tozier non sarebbero stati adatti a nessuno, escludendo Eddie Kaspbrak. E se lo aveva capito Eddie, allora quasi sicuramente c'era arrivato anche Ben, il cui intuito superava di gran lunga quello di tutti gli altri. La domanda, dunque, sorgeva spontanea: perché chiedere consiglio a delle persone che, evidentemente, non avrebbero saputo dare una risposta esauriente?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 25, 2020 ⏰

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