Il trasferimento (pt.1)

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Jisung, un ragazzo di 19 anni, viene obbligato dalla madre a trasferirsi in una nuova città, essendo che ella aveva trovato un nuovo marito che abitava a Seoul.
"Mamma!!! Ma non voglio!" disse Jisung implorando la madre di restare. Ma ovviamente la risposta non fu positiva: "Jisung, niente storie. Prendi le tue cose e andiamo!". Così dicendo, Jisung prese lo stretto necessario e si diresse verso il cortile della casa che presto non sarebbe stata più loro.
L'unica cosa che Jisung voleva fare in questo momento era piangere: non voleva lasciare i suoi amici, non sapeva se sarebbe andato d'accordo o meno col suo nuovo fratello, non sapeva se sarebbe riuscito ad integrarsi nella sua nuova scuola. Eh già, Jisung purtroppo non è mai stato molto fortunato nel campo dell'amicizia, è stato sempre considerato un perdente. Ma non lo era, in realtà sapeva fare molte cose: rappare, cantare, produrre canzoni, ballare. Era un talento insomma. Appena arrivò a Seoul con la madre, vide un uomo alto e bello: "Questo dev'essere mio padre, bene." si disse nella sua testa. Era preoccupato, eccome se lo era. "Salve, sono Park Jinyoung e tu dovresti essere Jisung, giusto?" disse l'uomo che ebbe come risposta un si deciso dal ragazzo "Io sono il tuo nuovo papà e spero andremo d'accordo!" e l'uomo fece un sorriso grazie al quale ogni ragazza di innamorerebbe di lui. Poi egli andò dalla madre di Jisung e le diede un bacio, a cui Jisung fece una faccia leggermente disgustata essendo che non riusciva a sopportare il fatto che la madre baciasse qualcuno che lui non conosceva. Dopo qualche minuto arrivarono alla loro nuova casa e Jisung, che era ancora agitato, rimase a bocca aperta: si ritrovò davanti ad un ragazzo bellissimo, con dei lineamenti stupendi e un sorriso splendente che lo mandava già in estasi. "Ciao, io sono Minho, il tuo nuovo fratello" disse il maggiore con un ghigno stampato in faccia; "C-Ciao, io sono J-Jisung, spero che andremo d'accordo tutti e due" disse con un sorriso timido Jisung, che si sentiva abbastanza in imbarazzo.
Dopo le varie presentazioni, Jisung e sua madre entrarono in casa per appoggiare le loro cose. "Hey Minho, fai vedere a Jisung la sua stanza" "Certo papà..." rispose Minho. "Seguimi." Disse a Jisung con un tono freddo. Salirono le scale e, attraversato un lungo corridoio, arrivarono entrambi davanti alla porta della nuova canera di Jisung. "Bene adesso fai quello che vuoi" e Minho chiuse la porta andandosene di sotto. Jisung osservò per bene la stanza, mettendo la sua valigia davanti al letto per poi svuotarla per sistemare tutto ciò che si era portato con lui, foto, libri, vestiti...
Dopo aver sistemato la sua camera uscì e vide la porta di una camera, probabilmente di Minho, aperta. Preso dalla curiosità entrò in quella stanza e iniziò a guardare tutto ciò che c'era in essa, finché non vide una foto che catturò il suo occhio: era una foto di Minho da piccolo con suo padre e una donna, che probabilmente era sua madre, ma non si accorse della presenza di qualcuno nella stanza... "Che stai facendo tu qui?"

To be continued

[Madonna lo so che non è il massimo ma è la prima storia che scrivo e niente, spero vi sia piaciuto questo primo capitolo :)]

~°♡𝑀𝑦 𝑆𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡 𝐿𝑜𝑣𝑒𝑟♡°~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora