Il primo giorno di scuola (pt.3)

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7.30. La sveglia risuona nella testa di Jisung, con quella maledetta vibrazione e il volume al massimo per non rischiare di non sentirla. Era ansioso per il suo primo giorno di scuola e sperava che esso non fosse mai arrivato. Si alzò di sua spontanea volontà, senza che nessuno andasse nella sua camera a dirgli "Hey Jisung, svegliati!!", e andò dritto in bagno. Aveva ancora gli occhi assonnati e vedeva il mondo leggermente offuscato, come se qualcuno avesse spento il Sole. Quella mattina il mondo sembrava essere proprio contro di lui: pioveva a dirotto, la madre aveva iniziato a gridare già da prima mattina e Minho, il suo fratellastro, aveva già cominciato a mandargli occhiatacce. Il fratello si svegliava sempre prima, e questo era il motivo per cui si sentiva a tutto volume e per tutta la casa "Look" di un certo gruppo chiamato GOT7. Jisung, dopo aver fatto le sue cose in bagno, scese pigramente di sotto per fare colazione con la sua famiglia. Uova e bacon, i suoi cibi preferiti. Fu un pasto silezioso più che altro, essendo che lui e la madre abitavano la casa da 1 giorno e non avevano ancora acquistato confidenza con il tutto. Il dicianovenne andò a vestirsi e dopo circa quindici minuti andò di nuovo al piano terra e corse dentro la macchina del padre poiché non aveva con se un ombrello o qualcosa per ripararsi dall'acqua. Arrivato a scuola cercò di evitare il fratello, visto che non avevo iniziato col piede giusto e non voleva rovinarsi ancora di più la giornata. La campanella non era ancora suonata, quindi Jisung decise di sedersi su una panchina prossima all'entrata della scuola. Ad un certo punto vide Minho avvicinarsi, ma non era solo. Accanto a lui c'erano due ragazzi che mettevano abbastanza in soggezione. "Che è già stanco nemmeno è iniziata la scuola? Beh se è così preparati perché sarà un anno infernale e...probabilmente lo sarà anche questo giorno" disse uno dei sue ragazzi ghignando. Ridendo tra di loro i tre si allontanarono lentamente e il ragazzo, ancora seduto, era rimasto leggermente traumatizzato, finché non vide arrivare un ragazzo che sembrava volesse parlargli, come se volesse avvisarlo di qualcosa. "Ti hanno fatto qualcosa?" disse agitato lo sconosciuto "N-no, tranquillo...è solo quel deficiente del mio fratellastro con credo due suoi amici". "Ti consiglio di stare alla larga da quei due almeno, visto che Minho è tuo fratello e non puoi evitarlo. Comunque sono Seunkwan, piacere di conoscerti" disse il ragazzo che si stava presentando sorridente; "Io sono Jisung. Ti posso chiedere una cosa? Come mai mi hai detto che devo stare alla larga da quei due ragazzi?" chiese Jisung ansioso di ricevere una risposta.
"Lascia che ti spieghi. Loro sono i bulli di questa scuola e nessuno è mai andato li è mai contro. Quello palestrato si chiama Hyunwoo ma si fa chiamare Shownu, non so perché, e viene definito la spalla di Minho. L'altro mezzo occidentale si chiama Vernon, ed è il migliore amico di tuo fratello dato che si conoscono da quando sono piccoli. Ci sarebbero altre persone del gruppo del bulletto ma oggi non sembrano essere qui per tua fortuna. Vernon è uno tosto, quindi evitalo qualunque cosa accada. Fidati. L'altro giorno hanno mandato un ragazzino di primo in infermeria perché li aveva chiamati parassiti." terminò il giovane "Oh...beh, cercherò di stare lontano da loro. Da Minho sarà praticamente impossibile...". La campana finalmente suonò segnalando l'inizio delle lezioni. "Che materia hai alla prima ora?" Chiese Jisung a Seunkwan "Matematica, tu?" "Anche io!!" "Beh, possiamo andare in classe insieme se vuoi" chiese timidamente il nuovo amico del diciannovenne, "Certo!". Così si incamminarono insieme verso la loro classe.
Il professor Bang non era ancora arrivato e i due amici furono i primi ad entrare in classe; purtroppo, nel chiacchierare, non si accorsero dell'arrivo della gang di Minho. Jisung era leggermente spaventato, non sapeva se reagire o rimanere a parlare tranquillamente col suo nuovo amico.
Evidentemente il destino voleva che i tre dessero fastidio ai due ragazzi. Minho iniziò a prendere in giro Seunkwan, dicendogli cose abbastanza offensive. Jisung non fece nulla finché Vernon non iniziò  ad insultare anche lui; si stava per alzare e dare una lezione al bullo ma il professore, proprio in quel momento, entrò in classe. Jisung si presentò alla classe e non stette ad ascoltare tutte le cose dette dai professori, non era giornata. Arrivata la ricreazione l'aula era letteralmente vuota: c'erano solo lui, Seunkwan, Vernon, Minho e Shownu. Seunkwan sapeva già cosa stava per succedere, infatti Minho iniziò a pestarlo e così fece Shownu con Jisung. Avevano paura, non riuscivano a dire nemmeno una parola e tutti quanti si trovavano nel cortile dell'istituto. Delle lacrime scesero dagli occhi innocenti delle due vittime, non sapevano davvero cosa fare. Finalmente dopo un po' i ragazzi vennero lasciati in pace: erano spaventati, terrorizzati. Un segno violaceo si stava formando sulla guancia destra di Jisung, faceva abbastanza male. Così decisero di andare dall'infermiera per farsi controllare, entrambi doloranti. Finirono tutti e due con l'essere ricoperti da pomata e una cura da effettuare alle proprie case. Essendo che le ore erano finite prima a causa di un'assenza del professore di tecnica uscirono andando verso il cortile, ma videro qualcuno che lo occupava già. I due indietreggiarono lentamente, ma era troppo tardi. Erano di nuovo quei tre. Iniziarono a rincorrerli e a questo punto Seunkwan e Jisung presero strade diverse. Il secondo stava iniziando a lacrimare, non voleva essere trattato di nuovo così, come veniva trattato nella sua vecchia scuola. È sempre stato bullizzato da un certo Changbin, di cui ha sempre avuto paura. Sperava di non trovare nessuno come lui qui, ma si sbagliava di grosso. Così Jisung corse verso casa sua: non disse buongiorno ai suoi genitori, andò direttamente in camera sua e ci entrò sbattendo la porta. Si precipitò così sul letto, sprofondando la testa nel cuscino; non voleva parlare con nessuno in quel momento, nemmeno coi suoi vecchi amici.
"Ma che ho fatto di male per essere trattato così..."

The end

(FINALMENTE CE L'HO FATTA. Scusate se non ho pubblicato in questi giorni, ma sono stata davvero impegnata, cercherò di recuperare in questa settimana in base ai compiti che mi vengono dati a scuola. Spero vi sia piaciuto questo terzo capitolo💞)

~°♡𝑀𝑦 𝑆𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡 𝐿𝑜𝑣𝑒𝑟♡°~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora