"distanza vinceremo noi".

Capito 1.

Era un martedì come tutti gli altri, il tipico degli adolescenti arrivare a casa buttare lo zaino, andare a guardare negli armadi qualcosa da sgranocchiare, buttarsi nel letto, mettersi le cuffie con la canzone preferita e non alzarsi fino all'ora di cena quando arrivano i tuoi che ti urlano che devi andare ad apparecchiare e che sei troppo pigro non facendo nulla tutto il giorno e tu penserai che i tuoi non ti capiranno mai perché ogni cosa che fai c'è sempre qualcosa in cui sbagli, tipo uscire troppo poco o uscire tanto, passare il tempo sulla tecnologia, di frequentare quei amici e non altri, se devi pulire devi farlo per bene, di andare bene a scuola, di comportarti in modo educato come ti hanno insegnato e i genitori sono sempre così, il buon delle volte hanno ragione ma cosa ci vuoi fare? Loro ti hanno dato la vita, loro ti hanno cresciuto così come sei e la cosa che metterei sempre al primo posto nel bene e nel male sarà la tua famiglia.

Tornando alla sera, dopo la cena dalla noia avevo voglia di mettermi al pc e conoscere qualcuno quindi creai un fake, non quei fake che si sentono parlare in giro che sono "dementi" perchè usano foto di persone muscolose, belle e perfette che possono esistere solo dall'altra parte del mondo, no in quel fake prendevi le parti del tuo idolo e ti mettevi a ruolare con gente che voleva stare dentro quel "fandom" dove potevi essere libero di essere quello che eri senza giudizi, forse aprirti quando nella realtà non potevi, forse potevi avere conoscere persone a distanza e diventarci amica o pure conoscere un ragazzo, non quei ragazzi che si fingono mentre sono femmine, e innamorati, solo il problema della distanza e che nessuno mai ti capira dei tuoi amici perche la "distanza e solo falsita" ovvio che nessuno ti crederà come non ti capirà e non sarai mai accettata per quello che sei davvero, ormai tutto quello faceva parte di me.