8 Maggio 2019

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Quelle grida terrificanti.
Di un uomo arrabbiato.
Di una donna arrabbiata.
E quelle inesistenti delle figlie.
Perché in mezzo a quel litigio pieno di parole dette per dire e urla, le voci che più si sentivano erano quelle delle due figlie, che ognuna nella propria camera tremavano.
Ora silenzio, solo lo sgarfare affrettato, fogli, penne, scatole e borse vengono spostati bruscamente, frettolosamente. In quella finta quiete troppi pensieri, troppe parole solo immaginate, troppi sguardi sfuggenti, troppa rabbia.
E le figlie vorrebbero piangere e urlare pure loro, ma rimangono bloccate all'attento ascolto senza fare il minimo rumore. Troppa paura, troppa malinconia e troppa poca gioia in quei visi giovani, che invece di essere pieni di speranza mostrano solo angoscia.

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