c'è una linea di girasoli fra Taehyung e Taehyung

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C'è un qualcosa di fondamentalmente sbagliato nel cercare una via d'uscita, e questo è chiaro agli occhi di Taehyung. La sua mano cerca sempre consolo in quelle degli altri, perché la sua altra è sola ed entrambe si guardano senza riuscire a toccarsi. C'è un fondamentale di fine, in Taehyung, che guarda la vita, le sorride, e se ne innamora come fa con ogni cosa. Sì, sì, quest'aria gli sussurra alle orecchie le foglie d'autunno che non hanno potuto vedere il mondo, come i rami dell'albero che vedono solo il risultato del loro autunno.

Taehyung guarda le foglie arancioni e marroncine, le prende da terra e le porta in giro con sé, con la casa sulle spalle e la vernice sulle mani. Le gira e rigira nelle dita, col gambo, e non sa darsi pace se prima non ha almeno fatto un giro del quartiere. Povere foglie, condannate alla gravità! Poveri rami, condannati alla perdita!

Sì, Taehyung vorrebbe far vedere il mondo ad occhi inesperti, lui che il mondo l'ama come non s'ama nient'altro e come tutto l'altro che lui ama. Perché Taehyung ha un cuore pieno d'amore, ricolmo d'amore, al punto da sentirlo scoppiare se solo il cielo è una tavolozza e all'orizzonte le nuvole sembrano formare un quadro con il tramonto.

Non c'è l'uscita d'emergenza per i sentimenti. E Taehyung ha così paura di amare, così paura...
Non vuole un cuore spezzato a metà. Vuole solo sorridere, allungato nell'erba, con il dolce Sole che gli carezza le gote e le lacrime che lo distruggono. Taehyung ha così paura del dolore e così tiene all'amore (e viceversa) da sentirsi due, due Taehyung insieme, divisi da una sottilissima linea fatta di girasoli. E vorrebbe saltare, correre, gridare con tutto il fiato che gli rimane in petto, ma questa sua affinità col dolore permanente lo fa camminate sempre a testa bassa, nascosto dall'ombra delle case, degli alberi, delle persone stesse. Non c'è che un barlume di luce, che s'agita nel suo petto e gli fa scalpitare il core.

E s'avesse abbastanza spavalderia, ah, se ne avesse! Taehyung avrebbe il mondo in mano, tra le dita lunghe e il palmo accogliente. È che...
Questo amore fa così paura. Così paura. Non c'è un modo alternativo? Un diverso sentimento, forte altrettanto, ma meno distruttivo?

Quel ragazzetto moro passa davanti casa sua fin troppe volte. Fin troppo vicino. È un mese che lo osserva, tutti i giorni alla stessa ora, che spunta da dietro l'angolo della strada e sorride sempre, sempre, sempre, Taehyung non sa osservar altro che non sia lui, e quando passa lui, si porta dietro gli sguardi della gente, chicchessia! Tutti si girano a guardarlo, guardare quel ragazzetto con i capelli scuri come l'ebano e gli occhi illuminati dalla vita. Taehyung è così, così...

Ah, no! Non può pronunciare quella parola! Non può, o il mondo gli cadrà sulle spalle. Quindi, appena il moretto passa davanti la sua finestra, affacciata sulla strada, Taehyung gira su se stesso e si nasconde dietro il muro che sta vicino alla finestrella. Non può far altro che respirare affannosamente e portarsi la mano al cuore, controllando velocemente che non stia per uscire fuori dal petto. Sta' buono, sta' buono o ci sentirà!

E il ragazzetto passa e lascia il suo profumo nell'aria, e Taehyung respira piano ma vorrebbe solo lasciarsi inebriare, perché quel profumo così semplicemente dolce, che sa quasi di Sole, gli lascia il cuore in subbuglio e le ginocchia molli. Respirerebbe nelle sue braccia tutto il tempo, se ne avesse l'occasione. Ah, Taehyung: così innamorato della vita e così spaventato dal viverla!

Vorrebbe essere una nuvola, un raggio di sole, una rondine. Vorrebbe vedere il mondo tutto e innamorarsene di nuovo, ancora e ancora, fino a quando non ne conoscerà tutti gli angoli nascosti. Vorrebbe smettere di pensarsi così inutile, guardare le persone e saper leggere i loro occhi, anche se stanchi, anche se coperti da occhiali o veli.

E il ragazzetto passa, passa, passa ancora davanti la finestra, e Taehyung lo guarda sempre, fino a scolpirsi in testa il suo volto, il suo corpo, la sua camminata. Tutta la sua attenzione è su di lui, sempre, costantemente. E col ragazzetto passano i giorni, i minuti, le ore ed è di nuovo inverno.

E TAEHYUNG AVEVA PAURA DI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora