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Louis' Pov

È da più di mezz'ora che sto aspettando in camera e dalla stanza di Niall sento provenire gemiti di dolore e un qualcosa che sbatte, credo sia la cintura. Dopo qualche minuto entra Liam in camera.
"Ti becchi 30 sculacciate, ci vado leggero questa volta. Se lo fai di nuovo te ne faccio pentire, chiaro?" Dice con tono molto arrabbiato.
Annuisco velocemente e mi metto sulle sue ginocchia.
Mi tira giù le mutande e dice: "Contale tutte sennò aumento di dieci"
E così mi tira una sculacciata fortissima.
"Uno... due... tre" comincio a contare. "Ventinove, ahi, trenta" dico sfinito, accasciandomi leggermente.
"Come sta Niall?" Gli chiedo dopo che mi ha spalmato la crema sul sedere.
"Non lo so e non me ne importa. Sì è meritato tutte le cinghiate, anzi, gliene avrei dovuto dare di più" esclama iracondo.
Annuisco per paura di contraddirlo e poi lui esce dalla camera. Appena entra Zayn a controllare gli sorrido.
"Niall?" Chiedo di nuovo. E nonostante io ci abbia litigato, non posso non essere preoccupato per il mio fratellino.
"Benino. Deve capire che quello che ha fatto non va bene. Sta tranquillo, Liam poteva andare giù ancora più pesante, ma si è trattenuto."
Annuisco e lo abbraccio.
"Dai. Adesso devo andare al lavoro, fai i compiti. Torno per cena" mi lascia un bacio tra i capelli ed esce dalla mia camera. Comincio a fare i compiti, sospirando ogni dieci secondi e spostandomi per il male al sedere insopportabile.

Harry's Pov

Appena tornato salgo subito in camera, fuggendo dall'ira funesta di Liam e Zayn. Chiudo la porta e sospiro. Indosso le cuffiette e metto la musica al massimo volume, cercando di non sentire i gemiti di dolore di Louis e Niall. Comincio subito a fare i compiti e a studiare, distraendomi.

Niall's Pov

Dopo un'ora mi addormento, a pancia in giù. Mi sveglio ore più tardi, circa alle 23.00. Nessuno mi è venuto a chiamare per cena, forse non hanno neanche preparato per me del cibo. Ah, sì, niente cena per me. Mi lamento a bassa voce per il dolore mentre mi alzo. Non avendo più il telefono, mi metto a studiare, cercando di tradurre le lettere tutte confuse che ci sono nelle pagine. Questo nessuno lo sa, ma non riesco a leggere niente e Josh sa solo una parte del problema. Quando scriviamo ci mandiamo i messaggi vocali e quando ci troviamo (spesso) mi legge i messaggi che mi inviano. I miei fratelli fortunatamente se devono chiedere qualcosa mi chiamano al telefono, così riesco a nascondere il tutto. Mi addormento sui libri, la faccia spiaccicata sulle pagine di storia.

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