Che guerra sia!

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Apollo, il giorno dopo, si svegliò nel suo letto nell'Hotel di lusso pagato da "Papi Zeus", come lo chiamava lui.

Si ricordò del ragazzo del giorno prima, quello a cui si era ripromesso di comprare qualche maglia.

Infondo essere il figlio del Re dell'Olimpo non era così male: il suo conto corrente non finiva mai!

Scese le scale dell'Hotel, vestendosi semplicemente schioccando le dita.

Facile la vita degli dei.

Quando uscì, si ritrovò dinuovo davanti il ragazzo del giorno prima.

"Quanto sono bello", diceva.

"Sono qui apposta per viziarvi", diceva.

Ma poi non disse più niente.

O forse no.

"Ehi tu!" disse Apolli, scocciato dal fatto che un mortale qualunque gli rubi la scena.

"Qui il più bello e sexy sono io, capito?" continuò il dio.

"Tu? HAHAHA MA NON FARMI RIDERE! QUI IL PIÙ SEXY SONO IO, CAPITO?" rispose il ragazzo, sinceramente convinto delle sue parole.

"AH SI?! VUOI LA GUERRA? E CHE GUERRA SIA!" disse Apollo, che, in un batter d'occhio, teletrasportò tutti i suoi figli e figlie dall'America fino a Torino.

Alcuni con le spade in mano, altri addirittura in pigiama, ma, anche se si erano appena svegliati, erano comunque bellissimi, come il padre daltronde.

Allora Denis, visibilmente in difficoltà, mise una storia su instagram, dove chiedeva a tutte le sue viziatine di andare da lui per aiutarlo a combattere.

Ovviamente non potettero venire tutte, perché si trovavano sparse per l'Italia, quindi vennero in suo soccorso solo quelle di Torino.

"Okay.. Aspetta, ma tu chi sei?" chiese Denis, aggrottando le sopracciglia.

"Chi sono? Oh, giusto, non mi sono ancora presentato, sono A-" stava per dire, ma uno dei suoi figli lo interruppe colpendogli la spalla col gomito, facendogli capire che, ovviamente, non poteva svelare la sua identità.

"..LESTER! Sono Lester." disse, ricorrendo al nome che aveva quando suo padre lo aveva buttato dall'Olimpo.

E se ve lo stesse chiedendo, si, quando è caduto si è fatto tanto male alle chiappe, poverino.

"Okay Lester! Il tuo nome è paragonabile alla tua bellezza HAHAH" rise Denis, con tutte le viziatine che ridevano con lui.

"Sono molto sensibile su questo, come la tua pelle è sensibile alle spade che la tradiscono! RAGAZZI, ATTACCATE!" disse Apollo, parlando ai suoi figli.

Come previsto, nessuno attaccò.

"Oh, andiamo! Attaccate!" disse Apollo, deluso dalla sua progenie.

Nessuno si mosse, si sentivano solo le risate di Denis e delle sue viziatine in sottofondo.

"Non si può proprio contare su di voi, eh?" disse deluso Apollo.

"Avete finito questo teatrino? Ora tocca a me attaccare! VIZIATINE ALLA RISCOSSAAA" e, alle sue parole, una valanga di ragazze su buttò su Apollo.

Ma lui è immortale, non dimentichiamolo.

Qualche secondo dopo, si alzò ed iniziò a recitare una maledizione verso il mortale.

Denis, forse è meglio se inizi a correre.

"Io ti maledico, stupido ragazzo, d'ora in poi tu e le tue viziatine parlerete in rima baciata fino a prossimo avviso. Se non me ne dimentico prima. Addio." disse, così, schioccando le dita, mandò tutti i suoi figli al campo e lui tornò sull'Olimpo.

"Ma non puoi fare così! È ingiusto, porco Baccalì! Ehi, ma cosa mi sta succedendo? Perché in rima baciata sto parlando?" si chiese il ragazzo, confuso.

-Apollo, sull'Olimpo

mentre beveva un caffè grande preso da Starbucks, il dio disse: "Bitch please, nessuno è più figo di me"

AVEE (Cesare) RAGASSUOLII,
Questo è l'ultimo capitolo, vi ho voluto bene. CIOÈ È ANCHE PIÙ LUNGO DEGLI ALTRI DAI DITELO CHE SONO PAZZESKA.

Ps. quando ho detto che tutti i figli di Apollo sono bellissimi anche da appena svegli, bhe reddiescute tu sei asclusa ❤️

OKAY ADDIO :D

Apollo incontra Denis DosioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora