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Uno dei posti preferiti di Mary Jane era il bar rigorosamente dopo mezzanotte.
Le piaceva sedersi al tavolo numero tre affianco alla vetrina che dava sulla strada deserta; e un bicchiere di acqua in mano per sciacquarsi la bocca da tutti gli ordini ripetuti a macchinetta per ogni cliente, perché Mary Jane - detta MJ - lavorava al McLovin, un ristorante di famiglia che serviva piatti italiani cucinati - così pensava MJ - senza un minimo di coscienza.
Sua madre da quando aveva visitato l'Italia si era innamorata della cultura culinaria del posto, quindi, riunendo i familiari decise di aprire il ristorante e assumere sua figlia Mary Jane come cameriera.
La ragazza sapeva che in realtà il ristorante era un modo per colmare il vuoto che il divorzio aveva creato dentro la madre, e sapeva che queste era consapevole della poca popolarità e del poco successo che stava riscuotendo il progetto.
Quindi i problemi della madre, Mary Jane, li aveva afferrati. Mancava il padre.
Non aveva notato nulla di strano, nessun nuovo lavoro per sentirsi vivo e in piene forze, nessuna fidanzata più piccola di vent'anni, o almeno così le era sembrato.
Non lo andava a trovare molto spesso - e stessa cosa faceva lui - ma non si era mai considerata una di quelle ragazze che odiava il padre - o la madre - per il divorzio e che voleva evitarli a tutti i costi perché ormai la famiglia era distrutta.
Mary Jane sapeva benissimo che la causa del divorzio non era lei; ma allo stesso tempo le era ancora ignaro il motivo.

La porta del bar si aprì provocando un tintinnio tipico di quei piccoli negozi di abbigliamento che si trovano nei paesini sperduti, dove la commessa conosce tutto di tutti.
Il barista, al suono, rizzò le orecchie come un mastino e smise di scrivere al telefono "con la sua ragazza" pensò MJ, pronto per servire la persona appena entrata.
Un uomo alto, con addosso uno smocking nero ed elegante che contrastava la sua chioma lunga e scura, si sedette al bancone ordinando un bicchierino di Whisky.
Tutto quello che Mary Jane riuscì a fare fu seguirlo con lo sguardo.
"Perché una persona così ben vestita dovrebbe entrare in un bar da solo e ordinare un whisky? Starà aspettando qualcuno?"
MJ cercò di intravedere le sue mani alla ricerca di qualche anello, di una fede, in modo tale da capire se fosse un uomo sposato o meno.
"Si, ha la fede" Constatò la ragazza, ma la convinzione che quell'uomo fosse realmente sposato svanì appena lui tolse l'anello dal dito e lo mise nella tasca dei pantaloni.
L'uomo si stava guardando attorno.
Mary Jane si alzò dal suo posto e si sedette affianco a lui ordinando un bicchiere di qualche alcolico che non avrebbe neanche bevuto. Il motivo? Ad MJ piaceva giocare.
«Oh, pensavo di avere qualche soldo in più. Maledizione. Sono proprio sbadata» disse Mary Jane con un sorriso di scuse al barista, e come un pesce all'amo l'uomo sposato abboccò: «Glielo pago io»
«Oh non ce n'è bisogno»
«Insisto, davvero. Comunque il mio nome è Adam»
Si presentarono con una stretta di mano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 03, 2023 ⏰

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