Fuori dal mondo, fuori di te.

Una storia complicata

Ciao, 

questo capitolo è per chi sta vivendo (o ha vissuto) una relazione brutta, complicata, che vi toglie le energie. 

Scappate, siete ancora in tempo.

Spesso, le persone si sentono sole ed hanno a tutti i costi bisogno di qualcuno accanto, qualcuno che gli apprezzi, che gli dica quanto sono innamorati della loro bellezza, della risata, degli occhi...

Oppure, hanno bisogno di amare, di dare tanto ad un'altra persona.

Anche io ero così, pensavo di dover amare ed essere amata per essere felice, altrimenti non avrei mai trovato la felicità e non mi sarei mai sentita appagata...

Ma mi sbagliavo.

Pensai di aver trovato il ragazzo perfetto, la tanto ricercata anima gemella.

La pensava come me, entrambi odiavamo il mondo e questa società.

Con il passare del tempo mi sentivo sempre più vicina a questo ragazzo, pensavo che non ci saremo mai e poi mai lasciati, immaginavo una vita intera insieme a lui, una famiglia e tanta felicità. 

Mi diceva belle cose, mi sentivo capita.

Stavamo insieme solo da qualche mese, ma sembrava essere passata una vita, ci vedevamo ogni giorno ed ero felice. Abbiamo iniziato anche a frequentare l'uno la casa e la famiglia dell'altro, era una cosa seria.

Poi, mese dopo mese le cose iniziarono a peggiorare.

Si partiva da una piccola discussione, ma poi tornava tutto come prima.

Poi iniziarono le litigate più pesanti.

Io, essendo la piccola di casa e la cocca di papà, mi hanno sempre tenuto in una bolla, permettendomi poco e niente, uscivo di rado, non portavo ragazzi a casa e nessuno sapeva della loro esistenza. Quindi sapevo, che avrei dovuto lottare molto per ottenere più libertà, perchè sentivo di amarlo. Ma volevo fare le cose con calma, non potevo iniziare a fare quello che volevo dal nulla, senza dare spiegazioni e mandando a fanculo i miei, non sono così io.

Ma era quello che voleva lui, iniziò ad insultarmi, con delle parole davvero brutte per una persona, fare allusioni sul rapporto che avevo con mio padre, dicendo che lo faceva solo perchè voleva che io fossi forte e non mi facessi mettere i piedi in testa dai miei. Cercavo di farlo ragionare, di dirgli che non posso allontanare i miei genitori.

Ero troppo coinvolta, mi fece un cazzo di lavaggio del cervello! Voleva che scappassi di casa per andarmene con lui, voleva picchiare mio padre signori e signore. Non accettavo quelle cose, nonostante il lavaggio del cervello.

Iniziai a fare un lavoretto saltuario, in cui spesso tornavo a casa per le 2 di notte e stavo con un collega maschio, molto più grande. Di conseguenza, secondo lui lo facevo per farmi notare, "vai là per fare la troia, farti guardare e toccare il culo"... mentre ero lì solo per lavoro, avevo bisogno di un lavoro, dovevo prendere la patente... "prendi la patente solo per fare la puttana e farti notare, così ti porti i ragazzi i macchina".

Queste parole mi facevano male, non capivo perchè mi dicesse così, volevo semplicemente lavorare, ma per lui era una mancanza di rispetto nei suoi confronti, se lavoravo non lo vedevo.

Iniziai a diventare anche io così, gli dicevo che voleva solo farsi notare, che era una brutta persona e mi arrabbiavo quando usciva con i suoi amici.

(Ragazzi, è sbagliatissimo, non fatelo mai.)

Dopo altri mesi passati insieme, passati con insulti e pianti, brutti pensieri tornati nella mia mente... cercai di fare un cocktail di medicinali, scrissi una lettera a lui e la mia migliore amica, sperando di non risvegliarmi il giorno dopo.
Iniziò ad insultarmi ancora di più, senza capire il senso del mio messaggio...
Ero stanca di tutto, non ero mai stata una persona felice, ma non pensavo di poter arrivare a tanto per colpa di un ragazzo!

sentivo il bisogno di libertà, di me stessa, di essere felice come non mai, cazzo. Me lo meritavo...

Poi, un bel giorno, toccò il fondo.

Ringrazio Dio per aver fatto in modo che succedesse, per avermi fatto tirare fuori le palle e mandare tutto a puttane!

Dovevo andare in centro con la mia migliore amica, che non vedevo da tantissimo tempo a causa sua..
Ovviamente, lui non voleva e doveva esserci per forza, ma volevo che fossimo solo io e lei, mi mancava tanto e ne avevo bisogno.
Durante il viaggio in bus, parlai al telefono con lui, arrabbiato perchè andavo in centro con la mia migliore amica "sicuramente troverai qualche ragazzo e ci fai la zoccola"...
Mi fece arrabbiare tantissimo, lo insultai anche io. 
"Spero vi stuprino, a te e alla tua migliore amica di merda!"
Ecco il fondo, 
ecco la goccia che fece traboccare il vaso, 
ecco di cosa aveva bisogno il mio cervello per svegliarsi.

Ovviamente lui, il giorno dopo fece finta di niente, ma io ero molto arrabbiata, triste e delusa da tutto quello.
Glielo dissi, allora decise che la cosa migliore da fare era, minacciare di nuovo di farla finita.
Le altre volte ci stavo male, e cercavo di spiegargli le cose senza arrivare a queste conclusioni.
Ma non questa volta, questa volta lo insultai ancora di più, dicendo tutto quello che non gli avevo mai detto, dicendo quanto mi facesse schifo e quanto fosse un uomo di merda, perchè ragazze, se un uomo vi tratta così, non è altro che un uomo del cazzo, e noi delle coglione.
Si presentò sotto casa mia svariate volte, nonostante gli avessi detto che non volevo mai più vederlo, peggiorando solo la situazione.

Avevo persino paura ad uscire, non mi fidavo.

Fortunatamente non l'ho più rivisto.

Non sono queste le belle relazioni, non è la gelosia a far capire quanto tu sia innamorato di una persona, non è l'averla a tutti i costi sempre vicino a te.
Non tagliate mai le gambe alla persona che avete vicino, non cercate di decidere la loro vita.
Se è così, non siete innamorati di quella persona, ma dell'idea che vi siete fatti di lei/lui. Non cercate MAI di cambiare nessuno, se volete farlo, cambiate persona, non fa per voi.
Le persone hanno bisogno di comprensione, libertà e serenità.
Una relazione ti deve dare, non ti deve togliere.

AMATEVI CAZZO, AMATEVI.
mettete sempre voi stessi prima degli altri, non è egoismo, è amor proprio.