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Le festività Natalizie erano finalmente iniziate: i negozi addobbati, le canzoni, i cappottini, le luci decorative, la neve! Aria di felicità e gioia. L'occasione perfetta per unire due cuori...

Osservando il paesaggio dalla finestra, soddisfatta, aspettava l'arrivo del suo collega. Quando lo vide arrivare sullo skateboard, corse alla porta, e prima che lui potesse bussare al citofono, Alya era già giù, al suo condominio per tirare dentro il nuovo arrivato.

«Cosa c'è che non va?»

«Tu mi aiuterai!»

«Aiutarti a fare cosa?» prima che potesse terminare la domanda, Alya gli spiaccicò davanti agli occhi due biglietti per Disneyland Paris. «Ma è fantastico!» essi illuminarono il suo volto, ma prima che potesse afferrarli, Alya li allontanò, facendo segno di no con il dito, per poi sfiorare il suo naso.

«Non sono per noi!»

«Come sarebbe?»

«Tu mi aiuterai a consegnarli!» Impossibile non notare il broncio di Nino, già proiettato nelle varie attrazioni «ma non temere, ci saremo anche noi ben nascosti».
Nino s'illuminò alla vista di quei due biglietti sdoppiarsi: passare da due a quattro con un semplice scorrere di dita.

Nella panetteria/pasticceria Dupain-Cheng, Marinette era intenta ad aiutare la sua famiglia a preparare le varie ordinazioni Natalizie. Un odore di biscotti appena sfornati si propagava per tutto il negozio, mentre suo padre: Tom assaggiava e analizzava la sua nuova ricetta di Macaron ai lamponi. Sabine, sua moglie, li decorava con la ghiaccia reale.

Il compito di Marinette era quello di preparare le confezioni dei biscotti di pan di zenzero prima della consegna.

Mentre piegava un nuovo scatolo, intravide di sfuggita la sua amica Alya. Si soffermò a guardare la sua immagine arrivare verso di lei, prima di vederla sorridente entrare dalla porta.

«Ciao Alya, come vanno le feste?»

«Bene, ma potranno andare meglio se vieni con me qui!»

«Un biglietto per Disneyland Paris?»

«Esatto!»

«Ma ti sarà costato una fortuna!»

«Se verrai con me, sarà un ottimo acquisto!»
Fissò per un bel po' il biglietto prima di esaminare i suoi genitori.

«Non preoccuparti, noi qui ce la faremo, vai e divertiti!» affermò Sabine guardando suo marito che subito diede il consenso.

«In fondo il biglietto è per domani!» borbottò Marinette.

«Perfetto! Ti aspetterò domani all'ingresso. Mi raccomando alle otto non fare tardi!» affermò Alya per poi uscire in tutta fretta. Dopo un po', tornò indietro. Fece capolino, guardando Marinette sorpresa del suo ritorno.

«Indossa il miglior abito che possiedi, c'è da festeggiare!» e poi, di nuovo, andò via senza dire di più.

«Festeggiare cosa?» chiese, affacciandosi all'uscita, ma della sua amica non c'era più nessuna traccia.

«Bene ora tocca a te?!» dietro l'angolo Nino aspettava Alya per compiere la sua missione.

«Hai capito? Lui non deve sospettare di nulla! Dovrà pensare che sia un'uscita tra amici, solo tu e lui».

«Ma non mi va di mentirgli»

«Non è mentire. È omettere!» non gli diede modo di controbattere. Lo girò per poi spingerlo dalle spalle verso casa di Adrien; nonostante, con i suoi piedi, cercasse di far resistenza.

Giunti al cancello, Nino fu spinto di fronte al citofono, e prima che potesse aprir bocca, Alya premette il pulsantino. Fu inutile controbattere contro colei che si nascondeva dietro al pilastro, dopo pochi secondi un occhio elettronico sbucò.

«Sì?»

«Sal...salve ecco Adrien è in casa?» la voce titubante del ragazzo, non spaventò Alya che continuava a fargli cenno di proseguire con calma.

«Che cosa posso riferire?»

«Beh ecco, volevo invitar... no volevo dir... no volevo par...» impossibile seguire i suoi gesti, Nino era in crisi.

«Voglio invitarlo a Disneyland Paris!» urlò in modo liberatorio, mostrando il biglietto. Alya non era dello stesso parere, tanto da suonarsi la mano sulla faccia.

«Va bene, gliene parlerò. Lascia il biglietto qui!» ordinò Nathalie, apprendo lo scomparto. Quando fu sul procinto di mettere il biglietto nella buca non riuscì a lasciarlo andare.

Guardò Alya perdere tutto il suo entusiasmo.
«Se possibile vorrei parlargli per invitarlo di persona».

Passarono alcuni minuti prima che il cancello iniziasse ad aprirsi e con un occhiolino, salutò Alya per incamminarsi a Villa Agreste.

All'interno ad aspettarlo trovò Nathalie e Adrien. Dopo i saluti, cacciò il biglietto.

«Dai domani alle otto di mattina all'ingresso. Ci divertiremo». Adrien dopo un attimo di felicità, guardò Nathalie ricordandosi che uscire per divertirsi non era mai facile.

«Non credo che suo padre accetterà»

«Ti prego Nathalie!» nessuno riusciva a resistere agli occhi dolci di Adrien, e sotto quella corazza di donna fredda, sapeva già cos'era giusto fare.

«Ricordiamoci che l'anno scorso sei scappato di casa».

«Sono solo uscito a schiarire le idee»

«Potrà farlo in compagnia e in tutta sicurezza con me!» rispose rivolgendosi alla segretaria.

«Parlerò con suo padre. Cercherò di convincerlo» affermò, prima di voltarsi ed andar via.

Il mattino seguente, all'ingresso del Disneyland Paris, Marinette attendeva Alya. Indossava un cappottino scuro con pelliccia ai bordi, un cappello e una sciarpa di lana rossa, e naturalmente, la sua borsetta dove Tikki si nascondeva.

«Strano che non sia ancora arrivata».

«Starà per arrivare, abbi fiducia. Stai proprio bene con i capelli sciolti»

«Grazie Tikki. Chissà cosa ci sarà da festeggiare...»

I suoi occhi iniziarono a seguire una macchina grigia che si fermò proprio davanti a lei. La porta si aprì, e proprio in quel momento uscì Adrien.

«Ciao Marinette!»
Quei occhi blu si spalancarono. L'agitazione iniziò a farsi sentire.

«Ciiiao»

«Come mai anche tu qui?»

«Aspetto Aria, cioè non respiro, cioè respiro ma Alya!» "troppo vicino" pensò, mentre iniziò a capire: c'era lo zampino di Alya, per questo doveva vestirsi bene! Cercò di raggiungere un contegno, mentre il suo gesticolare si faceva sempre più accentuato.

«Io ho un appuntamento con Nino».

«Ah, male! Cioè bene. Perché non sto zitta!»

Adrien si affacciò per spiare l'interno. Il grande castello centrale s'intravedeva, e non vedeva l'ora di entrare.

Dietro ad un cespuglio dalla parte opposta della strada, Alya e Nino con un binocolo spiarono la scena.

«Ti va di farmi compagnia mentre aspettiamo?»
L'espressione di Marinette fu epica.
"Aiuto... Tikki!"

Appuntamento Sotto la Neve - Miraculous Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora