III

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Quando inspiegabilmente Adrien chiese di scattare una foto ricordo della loro uscita, iniziò a nevicare...

Morbidi e delicati fiocchi di neve fecero da contorno all'inaspettata richiesta di Adrien, e come se non bastasse Tikki e Plagg uscirono di corsa dai loro nascondigli nel momento dello scatto, per poi, dopo uno sguardo furtivo del piccolo esserino nero, e quello di rimprovero della rossa, tornare veloci nei loro rispettivi nascondigli.

«Grazie Marinette, la terrò come un tesoro».
Quasi le gambe persero resistenza. Non credeva alle sue orecchie, rossa come un pomodoro, si voltò di spalle incredula, sospirando, e dandosi un pizzico per verificare che fosse tutto vero, e non un sogno.

Da lontano una banana e un'orsacchiotta ammirarono con entusiasmo la scena.

«Meglio di come l'avevo immaginato» pronunciò Alya, avvolta nel suo caldo costume. Con la coda dell'occhio, però vide una coda di cavallo bionda, andare verso i due.

La prima cosa che fece fu prendere la banana al suo fianco e spingerla verso di lei.

«Vai!» gridò, «portala più lontano possibile». Nino si sentì afferrare e strattonare. Inutile dire che la bibita volò.

Sorridenti, Marinette e Adrien erano rimasti ancora vicini ad ammirare quanto fosse bella la loro foto.

«Siamo proprio bene in questa foto, non trovi? Forse dovevamo aspettare Nino e Alya»

«Secondo me sono più vicini di quanto pensiamo» punzecchiò la ragazza notando una banana spingere Chloe dalla parte opposta, e un' orsacchiotta gesticolare poco distante, ma la tranquillità si sostituì con il caos. Istintivamente Adrien l'abbracciò per tenerla al sicuro, mentre le persone iniziarono a correre fuggendo dalla parte opposta. Tra loro notarono una ragazza inciampare, e quando il suo accompagnatore tornò per aiutarla, un raggio magico di una luce rossa l'imprigiono in un pacchetto natalizio di cemento, e il suo compagno poco dopo fece la stessa fine.

«Dobbiamo metterci al sicuro» proferì Marinette, spingendo Adrien verso i bagni. Stava per entrare, ma Adrien si fermò. La prese per le spalle e l'incitò ad entrare da sola.

«Non ti preoccupare Marinette. LadyBug e ChatNoir arriveranno presto. Nasconditi qui!»

«E tu?»

«Sarò nel bagno degli uomini. Finché non avranno risolto la situazione, mi raccomando non uscire».

«Lo stesso vale per te!» pronunciò, toccandogli delicatamente il viso. Quel piccolo gesto le permise di ricevere un tenero sorriso. Adrien inclinò il suo volto verso la sua mano.

«Adesso va!» Sentiva il pericolo sempre più vicino. Spinse Marinette ad entrare, mentre lui entrò nel bagno accanto. Dopo aver guardato con attenzione, diede via libera.

«Cos'èra quella scenetta così smielata?»

«Plagg trasformami»

«Senza pieeetààà».

«Tikki, ho toccato la guancia di Adrien!

«Marinette, c'è bisogno di LadyBug»

«La guancia di Adrien! La guancia di Adrien!»

«Marinette!!»

«Si, Tikki hai ragione. Tikki trasformami!»

Una volta trasformati, entrambi uscirono in contemporanea dai quei bagni.

«M'Ladi, Marinette è al sicuro?»

«Ehm certo...» sorrise agitata, cercando in tutti i modi bloccargli l'accesso, ad ogni suo tentativo di sbirciare, lei copriva la vista con la sua testa, finché un pensiero le coprì la mente:

«Adrien!» ma quando si avvicinò alla porta del bagno, ChatNoir le bloccò la maniglia appoggiando il gomito alla porta, alzando il sopraciglio con un atteggiamento da vero seduttore.

«Una signorina non dovrebbe entrare in posti simili, Insettina».

«Non è il momento ChatNoir» proferì allontanando con un gesto della mano il tocco delicato di lui sotto il mento, per poi spingerlo con più forza all'arrivo di un raggio magico.

«HAHAHAHA, Séparateur. Qui per separarvi!» si presentò una figura con colori accesi: dei pugni ricoperti di cemento, adornati da fiocchi natalizi, fluttuare su una tavola abbastanza grande e sottile.

«Rinchiudermi in pacco di Natale? Non può che rendermi il regalo più bello, non è vero Insettina?»

«Dipende»

«Come dipende?»

«Vi dimostrerò quanto sia difficile rimanere insieme!» dopo quell'affermazione, iniziò a colpire senza sosta. I due con maestria superarono gli ostacoli, dandosi all'inseguimento, fino a quando LadyBug fu colpita, nel tentativo di salvare ChatNoir da un pezzo di giostra colpito e pesantemente impacchettato da un suo raggio.

Riuscì a vedere LadyBug finir rinchiusa, in quella trappola e poi lanciata in un lago artificiale poco distante, prima di venir rinchiuso.

Era una delle sue più grandi paure, ma sapeva che non poteva lasciarla prendere il sopravento. Aveva qualcuno di molto importante da salvare. Usò il cataclisma, per poi lanciarsi senza timore. Utilizzò il suo bastone per mantenere ossigeno, quando finalmente la trovò, il suo anello iniziò a lampeggiare, purtroppo aveva già utilizzato il suo potere e non poteva riutilizzarlo per lei, almeno non ora. Cercò di tirare quella trappola, ma era troppo pesante, così impugnò il bastone trattenendo l'aria. Per poi attivarlo, stringendo la sua coda al "pacchetto". All'interno LadyBug era tornata Marinette, dopo aver utilizzato il lucky charm e tentato di aprire con una forbice la sua gabbia scheggiandola provocando l'entrata d'acqua.

«Tikki che faccio? Se riesce a liberarmi saprà chi sono»

«Non pensarci Marinette, dobbiamo uscire da qui».

Con forza, attivò il bastone per poi finire in alto nel cielo e poi cadere giù. Sentì un forte dolore alla schiena e poi, buio.

Piccoli tocchi freddi sul suo viso, lo spinsero ad aprire gli occhi; man mano la sua vista iniziò a farsi sempre più nitida: era Neve, entrata grazie ad un unico foro, in quel cielo di vetro colorato.

Delicatamente iniziò a muoversi, analizzando meglio quel luogo: La cupola con vetrate colorate dal rosso al blu era sorretta con pareti dorate, mentre un albero di Natale faceva da baricentro. Decorazioni Natalizie rosse, infine, scendevano da quella cupola da lui distrutta. Finalmente aveva capito dove si trovava: la Galleria de la Fayette. Si mosse delicatamente tra i frammenti di vetro, scoprendo di esser tornato Adrien.

Si guardò intorno costatando che non ci fosse nessuno.

«LadyBug» pronunciò.
Agitato scivolò fino a raggiungere quella trappola. Diede a Plagg del camembert per poi ritrasformarsi, ma prima di lanciare di nuovo il cataclisma notò una crepa. Inserì il bastone e fece leva. Quando la trappola si aprì, usci dell'acqua, e al suo interno trovò Marinette svenuta.

Appuntamento Sotto la Neve - Miraculous Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora