Si era da poco concluso il concerto della tua vita. Avevi finalmente visto Achille Lauro e Boss doms, dopo mesi passati a sentirli solo dalle cuffiette, dopo mesi passati solo a guardarli su instagram. Sei stata fortunata, Eri proprio sotto la passerella dove Lauro si esibiva e hai avuto l'onore ti guardarlo dritto negli occhi più e più volte.
Sei lontana da casa, in una città diversa, in una città dove eri stata poche volte e non sapevi proprio dove andare.
Sei confusa, frastornata con il ronzio della musica ancora nelle orecchie.
Provi a chiedere indicazioni a delle persone che escono assieme a te dalla hall ma niente, non capisci i nomi delle vie né gli incroci.
"e ora? Come faccio a tornare alla stazione?" ti chiedi pensando mentre entri in una strada poco trafficata.
È buio e stai girando sola. Purtroppo girare da sola in un quartiere di cui non si conosce la fama non è proprio il meglio..
Un leggero venticello sposta i tuoi capelli dal viso mentre inizi a tremare leggermente per il freddo, ormai il tepore del concerto stava svanendo; tenti di leggere le indicazioni su un carrello ma niente.
"duomo centro, autostrada.. niente."
Non sai proprio come tornare.
Ti affretti a raggiungere la prima panchina illuminata per riflettere.
Sei nel panico, non sai cosa fare, il telefono è scarico, fa freddo.
"cazzo però tutto a me, dovrei andarmene il prima possibile da qua ma non c'è letteralmente nessuno a cui posso chiedere indicazioni.."
sospiri poggiando i gomiti sulle ginocchia mentre ti passi le mani tra i capelli..
Pensi, pensi al fatto che ti sei persa, che non puoi contare su nessuno, che nessuno voleva accompagnarti a questo concerto, che non sai quando li rivedrai dal vivo.. Che domani si torna alla vita di sempre che tutto ciò vivrà solamente nella tua memoria..
Inizi leggermente a singhiozzare e delle piccole lacrime cadono a terra..
Il vento rende pungenti le lacrime che scendono dai tuoi occhi.. Sono fredde, gelide.
Proprio quando stai per abbandonarti a mille pensieri e alle emozioni si ferma davanti a te una macchina.
Alzi leggermente lo sguardo e mille pensieri negativi attraversano la tua mente..
"chi è?" "perché proprio da me?"
L'ansia e la paura iniziano piano piano a prendere il sopravvento sulla ragione.
"signorina scusi, ha da un accendino?"
Non riesci a vedere di chi si tratta perché la luce del lampione non arriva ad illuminare il suo volto.
"ah.. Eh..credo di sì aspetta un attimo.." ti affretti a cercare un accendino nella borsa pur di farlo andare via il prima possibile.
Quando finalmente lo trovi
Ti avvicini titubante alla macchina e glielo dai a lecita distanza.
Dal buio vedi sbucare una mano a te famigliare. Rolex sul polso, smalto nero e il muso di una tigre tatuata sul dorso della mano.
Dopo avergli prestato l'accendino ti asciughi in fretta il trucco colato e sospiri aspettando che lo sconosciuto te lo ridia.
"signorina tutto bene?"
Il giovane ragazzo si china verso di te tenendo una mano al volante e la luce artificiale colpisce subito i suoi grandi occhi verdi; riesci a vedere un po' di biondo mischiato a nero sui suoi capelli, un tatuaggio che attraversa metà guancia" pour L'Amour " e appena sopra, vicino all'occhio un pugnale che trafigge un cuore.
Sobbalzi.
Non è possibile.
Seriamente?
Achille Lauro?
".. Lauro? " chiedi avvicinandoti lentamente alla macchina.
" ah mi conosci quindi? " sorride seppur in modo stanco il cantante.
" si, sono stata proprio stasera al tuo concerto é stato meraviglioso"
L'adrenalina inizia a pervadere il tuo corpo, ti tremano le mani le gambe e non realizzi.
Sei davanti proprio a Lauro. Achille Lauro.
Agitata ti porti i capelli dietro le orecchie mentre il freddo contrasta l'adrenalina sulla tua pelle.
"grazie mille, ma sei sicura di stare bene? È successo qualcosa?" I suoi occhi ti scrutano dall'alto verso il basso. "ma hai freddo?"
"eh.. Un po' dai.." sorridi cercando di rassicurarlo.
"Dai sali che a quest'ora è pericoloso.."
Lauro ti apre la portiera della sua macchina e chissà perché, entri immediatamente nonostante le mille rassicurazioni di tua madre.
Annuisci silenziosamente entrando per poi obbedire. Noti subito i sedili in pelle elegantissimi, un grande schermo di guida e un profumo particolare..
"grazie Lauro.." ti fa un effetto stranissimo chiamarlo per nome per la prima volta, ora non è Achille, ora è Lauro.
"ma stai tranquilla davvero" Lauro risponde togliendosi la giacca grigia.
"scusami ma ho i riscaldamenti rotti e non posso alzarli più di tanto, quindi per adesso metti questa"
La mano di Lauro ti sfiora la coscia poggiando la grossa giacca sulle tue gambe.
"no davvero non devi è okay.." arrossisci subito, sai perfettamente che te la porteresti a casa ma adesso? Sai che Lauro è freddoloso e che ne ha più bisogno lui.
"scusa come ti chiami?" ti chiede voltandosi verso di te.
Rimani zittita dalla bellezza di quel viso.. Di quelle guance di quei occhi..
" *tuo nome*" lo guardi poggiando le mani sulla giacca
"daje *tuo nome* mettila che fa freddo a dicembre."
Non fai in tempo a rispondere che mette in moto la macchina e parte.
"dimmi dove abiti che ti ci porto"
Dice Lauro cambiando marcia.
"io?.. Non sono di qui.. Dovrei andare alla stazione e prendere il treno."
Abbassi lo sguardo sulla giacca e noti l'etichetta "BURBERRY"
"questa giacca costa molto probabilmente di tutte le cose che ho addosso come minimo" pensi fissandola
"dai mettitela che fa veramente freddo, comunque grazie per essere venuta da così lontano per vedermi, mi fa molto piacere e mi dispiace che tu abbia dovuto fare tutta questa strada.." ti risponde Lauro mentre guida senza voltarsi verso di te.
Lentamente ti metti la sua giacca sulle spalle ponendo attenzione nel non rovinarla.
È veramente grande, è caldissima e porta il profumo di Lauro.. Quel profumo così mascolino mischiato all'odore della sua pelle..
"è il minimo Lallo.."! "
Ti mordi la lingua immediatamente, come puoi chiamare un uomo di 30 anni LALLO?
Lui inizia a ridere del soprannome che gli hai dato; le sue fossette ora sono molto più visibili e quel sorriso così bello è finalmente davanti ai tuoi occhi..
"no davvero scusami" sei imbarazzatissima e tenti in tutti i modi di rimediare al tuo lapsus.
"no tranquilla davvero, mi piace è carino e mi si adatta molto" sorride Lauro voltandosi per un attimo verso di te.
Un tuffo al cuore, letteralmente.
Ti senti morire dentro non tanto ormai per la vergogna ma perché ogni volta che si gira e ti guarda ti senti sciogliere.
" allora *tuo nome* per arrivare alla stazione ci vorrà un po'.. E non credo sia il caso di lasciarti da sola alla stazione a quest'ora. Una signorina bella come te poi"
"vabbè ma vuole farmi morire allora?" pensi mentre senti le guance bruciare tantissimo per l'imbarazzo e con il tuo cuore che non smette di battere in una maniera quasi disumana.
D'un tratto leggi "stazione" su un cartello ma vedi Lauro cambiare totalmente strada.
"no davvero me la caverò! Stai tranquillo non voglio infastidirti ancora" volgi lentamente il viso verso di lui mentre lo guardi accelerare.
"guarda *tuo nome* non me la sento di lasciarti sola, purtroppo si sentono sempre più spesso episodi di stupro o di violenze verso le donne.. Ed è una cosa che mi fa incazzare tantissimo.. Quindi no preferisco che tu stia al sicuro."
Lauro senza nemmeno conoscerti, si stava prendendo la briga di proteggerti da qualsiasi pericolo; lui lo sapeva bene com'era vivere in strada e che gente c'e nei quartieri..
".. Grazie davvero.. "sorridi dolcemente stringendoti nella sua giacca..
" preparati perché siamo quasi arrivati " conclude lui mentre rallenta; davanti a te si apre un gioco di luci meraviglioso, la scritta "HOTEL FOUR SEASON" abbaglia i tuoi occhi tanto che devi coprirli per un attimo prima di tornare a vederci lucidamente..
"ma perché siamo qui?"..
Gli domandi ma non risponde.OKAAAAY ALLORA
Sono uscite più di 1000 parole senza che lo volessi, doveva essere un racconto breve ma ho notato che la narrazione e la descrizione stavano andando per le lunghe, quindi ho deciso di dividerlo in 2 parti (credo)
Se piacerà ovviamente lo continuerò quindi speriamo bene ❤
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sti cuori di ceramica.
Teen FictionPOV! Lauro X lettore "quando la notte non riesco a dormirci.. Quando finirà tu ti prego, stringimi."