PROMISE || Jeon Jungkook ✔️

u n o

,,promettimi che non ti dimenticherai mai di me e che non ci divideremo mai, qualunque cosa accada"

,,te lo prometto, Park SooYoung"

erano passati esattamente undici anni da quella promessa fatta tra la piccola SooYoung e il suo migliore amico Jungkook che a quel tempo avevano rispettivamente sei e otto anni.
Pochi mesi dopo quella promessa però, SooYoung fu costretta a trasferirsi in America, precisamente a New York a causa del lavoro dei suoi genitori e lei e il piccolo Jungkook non si erano mai più rivisti o sentiti.

,,sei pronta? dobbiamo partire"

la voce di suo fratello Jimin la riportò alla realtà,
dovevano recarsi verso l'aeroporto per prendere un aereo che li avrebbe portati verso Seul e SooYoung non vedeva l'ora, era tutto ciò che desiderava da quando si era trasferita in America.

,,arrivo!"

prese tutto il necessario e la sua grande valigia e quando toccò l'ultimo gradino sentì sua madre singhiozzare.

,,eomma, non piangere o farai piangere anche me"

disse SooYoung abbracciando sua madre.

,,state attenti, e soprattuto tu, Jimin, prenditi cura di tua sorella"

,,certo appa, la terrò d'occhio"

disse Jimin scompigliando i capelli di sua sorella sorridendo.

"questo è l'indirizzo del nuovo appartamento che abbiamo comprato per voi, impegnatevi con gli studi e soprattutto ricordatevi di chiamarci una volta arrivati in Corea"

,,certo eomma, lo faremo sicuramente, grazie di tutto"

SOOYOUNG POV
Dopo tredici lunghissime ore di aereo finalmente eravamo atterrati in Corea.
Il profumo dell'aria mi ricordava l'infanzia e tutti i momenti passati nei miei sei anni di vita in questa città.

,,smettila di correre, sono stanco e non riesco a raggiungerti" urlò mio fratello fermandosi dopo aver cercato di stare al mio passo.

,,stai invecchiando fratellone" dissi ridendo fermandomi sul posto.

,,Yah, sono solo un anno più grande di te"
disse spingendomi lievemente ,,comunque siamo arrivati, qui è dove abiteremo"

Guardai in direzione del posto che mio fratello  stava indicando e non riuscivo a credere ai miei occhi, i nostri genitori avevano davvero acquistato quel l'appartamento per noi?

,,questa casa è stupenda e...oh questa è la mia camera senza dubbio" dissi saltando sul mio nuovo letto.

Jimin alzò gli occhi al cielo sapeva che avevo preso possesso della camera più grande e sapeva anche che sarebbe successo una volta arrivati.

chiamai i miei genitori e dopo aver chiuso la chiamata vidi spuntare la testa di mio fratello.

,,hai fame?"

,,mh si, sushi?" chiesi.

,,affare fatto"

Il mattino seguente mi svegliai presto e iniziai a prepararmi, volevo passare da Starbucks prima di andare a scuola, in America era diventata la mia abitudine.