10 - Brian

80 9 18
                                    

Vorrei commentare il look di Achille Lauro ieri sera, ma non ho visto l'esibizione e, sinceramente, preferisco il suo vestirsi da Ziggy rispetto alla prima serata. Non volevo parlare di Sanremo, lo ammetto, ma comunque volevo solo dire che non mi è dispiaciuta del tutto l'idea, dai.

Roger prese un grosso respiro prima di alzare gli occhi sull'amico. Nella sua testa c'era una confusione assurda, confusione che si teneva dentro da veramente troppo tempo, e non sapeva come esprimerla a parole.

Era pienamente consapevole di potersi fidare completamente di Freddie, sia dal punto di vista dell'accettazione - il Cappellaio era gay, e di certo non lo avrebbe discriminato in alcun modo -, sia dal punto di vista della fiducia. Freddie non avrebbe detto nulla, lo sapeva, ma Roger non esitava per quello.

Esitava semplicemente perché non era abituato a mostrare i suoi sentimenti, e si sentiva incredibilmente fragile in quel momento. Prese un profondo respiro ed alzò gli occhi sulla figura del Cappellaio.

"Beh, vedi...", iniziò, incerto su cosa dire.

Freddie sorrise e si sedette, accavallando le gambe elegantemente ed attendendo che l'altro continuasse. Annuì, facendo capire a Roger che lo stava ascoltando, e rimase in silenzio.

Il biondo si morse un labbro. "Brian è sempre così spontaneo, aperto con me. Ci siamo sempre detti tutto, e penso di conoscerlo meglio di chiunque altro... e forse è questo il problema. Lo conosco troppo bene. Lo conosco talmente bene da... da amare ogni suo pregio, da apprezzare ogni minimo difetto, come quando sparisce quando è arrabbiato e mi fa provare semplicemente un moto d'affetto così... sincero... Freddie, non so cosa mi stia succedendo. Con Dominique tutto sembrava andare bene. Non ho mai guardato un ragazzo in vita mia, lo giuro, ma..."

"Con Brian è diverso, giusto?", completò Freddie con un sorriso. Tamburellò con le dita sul legno del tavolo e lo guardò fisso negli occhi. "E qual è il problema, tesoro? Siete migliori amici, l'hai detto anche tu. Se gli dicessi di essere gay, o bisessuale, o qualunque cosa tu sia, non penso che ti ucciderà. Con me non ha alcun problema, mi sembra", affermò dolcemente.

Roger fece una smorfia stizzita. "Con te nessuno ha dei problemi. Solo quel... Paul... Ma lui è uno stronzo, ha problemi con il mondo intero. Io, invece... scusa se te lo dico, Fred, ma se tu avessi fatto coming out e noi non l'avessimo presa bene ci avresti mandato a farci fottere. Ce la faresti benissimo anche senza di noi, lo sai bene", rispose, leggermente scocciato, anche se comunque utilizzando un tono affettuoso.

Il Cappellaio scrollò le spalle, con le guance leggermente rosse dall'imbarazzo. Era vero: Freddie era sempre stato abituato a vivere da solo, a rialzarsi in piedi in fretta, e di certo un coming out andato male non avrebbe rovinato la sua perenne allegria, né gli avrebbe cambiato più di tanto la vita.

"Se... se io dicessi a Brian che provo qualcosa per lui, Brian scomparirebbe, letteralmente, e se ne andrebbe. Mi sentirei una merda, e ci starei male, perché io... Freddie, io non posso perderlo. Posso perdere tutti, ma non lui. Non Brian, non il mio migliore amico", mormorò, con la voce leggermente spezzata.

Freddie sorrise ed annuì, pienamente colpito da quel fiume di parole che era Roger. Lo capiva, almeno in parte: anche lui, quando era ancora incerto sui propri sentimenti, aveva paura, una paura immensa di essere se stesso. Tutto era cambiato quando aveva capito che, qualunque cosa succedesse, lui sarebbe comunque stato l'egocentrico Cappellaio sul quale si appoggiavano i suoi amici, e questo nessun coming out l'avrebbe cambiato.

Era questo, probabilmente, quello che mancava a Roger: la certezza che, nel bene e nel male, il biondo sarebbe comunque rimasto l'irruente e sfacciato meteoropatico che i suoi amici amavano ed ammiravano in ogni suo piccolo dettaglio. A Freddie dispiaceva, in tutta sincerità, ma sapeva che nessuno avrebbe mai potuto accelerare quel suo processo di maturazione. Dare tempo al tempo... "Certo, finché il tempo c'è", pensò amaramente, guardando fuori dalla finestra.

𝐢𝐬 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐭𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥 𝐥𝐢𝐟𝐞? [𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐮𝐬𝐚] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora