È così che accade. Quando dopo aver lavorato tutto il giorno sotto un cielo greve, si arriva a sera con le palpebre pesanti e si combatte per rimanere vigili, appare Sànzia. Posto senza tempo dove il clima non fa differenza al senso di fresco che l'unica fontana dona e dove gli aromi si mescolano. Nessuno ha idea di come vi sia giunto, non interessa scoprirlo, e la stanchezza scompare mentre si segue ammaliati un vociare allegro e indistinto. Un ingegnere nella sua praticità, descrive da un angolo il luogo a chi arriva: "Nonostante porti il nome di città, essa non è altro che una piazza circolare: appare divisa in quattro sezioni; ogni quarto ha al vertice un lume, un albero e una panchina a formare un cerchio più piccolo.". Racconta di come i palazzi che fanno da confine non siano alti per permettere ai sognatori di vedere la luna e contar le stelle. Giovani donne il cui viso riflette sogni romantici, raccontano le tante storie dei lampioni che, nascoste dalle fronde degli alberi, illuminano l'atmosfera con un riverbero antico, attribuendole una parvenza intima che scalda i cuori degli innamorati. C'è chi inneggia con risa profonde e sorrisi maliziosi alle gioie della vita, vicino ai locali ristoratori e goliardici che, come anelli di una catena, abbracciano gli avventori. I senzatetto fanno le lodi del custode del luogo di culto che fino a tarda notte resta aperto per offrire riparo alle necessità di chiunque; anche di chi cerca per un attimo una coscienza più alta, qualunque essa sia.
Ed ecco che il cielo sceglie il colore di cui vestirsi, le saracinesche calano, i suoni tacciono e le persone, cantando e ridendo, barcollando o sostenendo, scompaiono nelle quattro vie d'accesso alla città. Se ci si attarda, si possono vedere le loro ombre estinguersi laddove i raggi del sole avanzano.
Alcuni sono riusciti a tornare, pochi fortunati; narrano di Sànzia, città del desiderio libera da inibizioni e giudizi, meta di chi vuol evadere per poche ore. Ma chi chiede delle notti precedenti, delle vicende vissute, degli amori nati, della musica che vibrava e riempiva l'aria, non ottiene risposta. Niente può essere raccontato, nulla viene riportato alla memoria; perché il racconto porta romanzo, e l'ascolto induce giudizio. Dai residenti verrà detto con un sorriso che non c'è avventura alcuna da rivelare, solo quella che si sta per vivere in questa notte nuova.
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SÀNZIA - Città del Desiderio
General FictionC'è un posto, che alcuni chiamano anche città, dove ogni desiderio è libero di esser espresso, senza alcun timore di giudizi o ritorsioni. Ogni desiderio trova il suo esaudiménto in quelle poche, magiche, ore. Il seguente testo è stato presentato co...