Era il 3 gennaio, quando all'ospedale di Hokkaido nacqui io. La mia famiglia mi raccontò che non erano felici della mia nascita (tranne mio fratello) e mi dissero inoltre che al tempo non si poteva abortire, quindi questo presuppone che ero un mancato aborto... la mia famiglia era una famiglia dove si diceva tutto a viso aperto. Come detto in precedenza non ero ben accolto in famiglia, quindi abusarono di me. *lacrima* Ci sono cose che... non possono essere fatte... e poi al tempo, non c'era legge che vietava gli abusi e il maltrattamento verso minorenni, ma io sapevo che tutto ciò non era giusto. Fino all'età di 8 anni dovetti vivere con la mia vera famiglia, non potete capire cosa mi hanno fatto, ma io sono qui per dirvelo.
Inizialmente usarono cinghie, fruste, cinture e qualsiasi oggetto violento per farmi del male. La causa *sospira* era la mia nascita. Fecero così pure di fronte ai miei parenti. Mi mancò l'istruzione, perché essendo considerato un "errore", non potevo essere educato, tanto meno mi fecero praticare sport; non parlo in senso di essere dentro una società, ma nemmeno palleggiare un pallone in casa. Piansi tanto in quei anni, inutile dirvi tutti i lividi che ho...
Una mattina mi svegliò qualcosa, quel qualcosa era mio fratello che stava male già da tempo, gli era stato diagnosticato il cancro, andai da lui e lo abbraciai. Lui mi disse :<<SHIMI!>>, non capì e non capisco tuttora cosa significa, so solo che dopo aver pronunciato quella frase mio fratello mi diede la collana e morì, sì, davanti ai miei occhi. Fu una tragedia per tutta la famiglia.
All'età di 6 anni successe qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Una mattina, sentii che sprofondavo nel mio letto, indi per cui, mi svegliò; era mia madre che mi dette il buongiorno e mi disse una frase che non mi scorderò mai: <<fra qualche mese andremo all'Alpine Jr. High.>>, l'emozione nel sentire quella frase cambiò il mio umore. Inutile dirvi, che passarono 2 anni.
_due anni dopo_
Mi svegliai tutto emozionato, era il giorno che aspettavo da tempo, andavo all'Alpine! Salimmo tutti in macchina, abitavamo a 45 minuti lontano dall'Alpine, per me che ero piccolo 45 minuti di strada era tanti, quindi dopo circa 25 minuti ci fermammo con la SCUSA di "pausa pipì". Scendemmo io e mio padre che mi disse :<< Lì c'è un albero, vai lì a fare pipì">>, quando mi inmminai verso l'albero, mio padre salì in macchina, la accese, e partì, mi avevano abbandonato. La strada era piena di neve e non si vedeva nemmeno ciò che stava a 10 metri da te.
Mi sedetti per terra ad aspettare mio padre, all'improvviso si avvicinò un orso. Mi misi a correre. Non riesco a descrivere la paura che avevo ma per fortuna, l'orso non riuscì a prendermi. Quando ad un certo punto cadetti a terra, l'orso stava per divorarmi quando un pallone lo colpì e lo mandò al tappeto. Chi lo calciò mi prese e mi portò in una casa di legno, mi offrì un the caldo e io non esitai a chiedere chi fosse; la risposta fu incredibile. Mi rispose :<<Shawn Frost>>.