Capitolo 1

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Da leggere ascoltando "X Games" by Au/Ra
Thanks Au/Ra for promoting🦋❤️
In questo capitolo sono presenti scene a sfondo sessuale tra ragazzi omosessuali
LOVE IS LOVE🌈

Era partita Cheap Thrills , tutti in pista saltavano e ballavano scatenandosi come fosse l'ultima volta che l'avessero fatto.
La palestra era addobbata magnificamente, Chanel è stata fantastica.
L'aria puzzava di sudore e alcol, anche se non era concesso Ian Berkinson e la sua banda lo avrebbero portato sicuramente.
Non sono cattivi, anzi, fanno parte del comitato di difesa dei ragazzini più deboli, sono solo anticonformisti.
Berkinson stava fermo in un angolo con una cartelletta ed una penna in mano, come se stesse lì a controllare la scaletta della serata.
Il che era probabile, Chanel aveva una cotta per lui, gli avrebbe dato senz'altro un ruolo di certa dignità, soprattutto quando da un momento all'altro sarebbe salita sul palco la band della scuola per cui Ian andava pazzo.
Facendo finta di ballare mi diressi verso Ian.
<<Che stai facendo?>> Chiesi alzando la voce per sovrastare la musica.
<<Cerco ragazzini per una sfida che ho inventato con mio padre>> disse.
<<È una gara con in palio la Cadillac di mio padre>>.
<<Oh cazzo Berkinson, come si fa a oartecipare?>> Risi.
<<Basta firmare qui, e fammi un po' di pubblicità, ne terrò conto per i punti>> mi disse porgendomi cartelletta e penna.
La penna era particolare, era una stilografica dalla fantasia militare con incisa una data, forse la morte del suo vero padre.
Firmai.
<<Non te ne pentirai Thompson>> mi saluta.
Come chiesto dissi un po' in giro di questa gara, della Cadillac e della fantastica idea che aveva avuto Ian per passare delle giornate divertendosi.
La festa proseguì tranquilla, anche se Harnold e Monica avevano iniziato a baciarsi in modo più violento finché lui non è rimasto senza pantaloni.

Il giorno dopo a scuola cercai Ian, volevo vedere se fosse arrivato alle 500 firme richieste per avviare il gioco.
Lo viddi, era lì impegnato a far mettere altre forme.
<<Hai firmato?>> era Emmy, la mia migliore amica.
Era una bellissima ragazza, capelli biondi e mossi che le arrivavano poco più sotto le spalle, occhi verdi e grandi.
<<Si, l'ho fatto ieri>> dissi.
<<Dicono sia una sfida perfetta per chi ha viglia di un di brivido per le vacanze di Natale>> si intromise Nathan Hockis, il mio ragazzo.
Si, sono gay, L'ho capito qualche anno fa proprio grazie a Nathan.
Era il classico tipo americano, capelli, occhi e carnagione scuri, corpo ben definito e delineato dalle forme perfettamente imperfetto.
<<Ehi>> poggiai delicatamente le mie labbra sulle sue.
<<Sta sera passate da noi?>> chiese Addison.
Addison era la sorella minore di Nathan, andavano d'accordissimo, invidiavo il loro rapporto, con mio fratello non ci possiamo vedere.
<<Ci sto>> dissi guardando Emmy.
Lei non era tipa da festa, nemmeno da fiom e pop-corn, a lei andava solo di studiare per non deludere i suoi genitori.
Dopo che sua sorella andò via di casa lasciando i genitori delusi lei sentiva un grande peso addosso, il peso di non volerli deludere.
<<Ho firmato anche io>> disse Nathan muovendo il capo verso Berkinson.
<<Ho deciso che firmerò anche io>> aggiunse Addison.
<<Non sono giochi per te Addison, non hai nemmeno la patente>> replicò Nathan.
<<Penso di essere l'unica che può vincere quei giochi qui in mezzo Nate, quindi andrò a firmare>> disse infine andando verso Ian.
Firmò.
Penso solo che effettivamente Nathan avesse paura che sua sorella, minore per di più, gli possa soffiare il primo posto.
La campanella suonò lasciando i corridoi quasi immediatamente vuoti.
Avevo biologia a prima ora.
La prof era insopportabile, una donnetta magra e bassa con dei lunghi capelli rossicci raccolti in uno chignons.
<<Thompson!>> trillò improvvisamente.
Alzai lo sguardo verso di lei.
<<Penso tu abbia studiato per oggi, vero?>>.
Era più di una settimana che provava ad avere un mio voto, ed era più di una settimana che non facevo altro che rimandare.
Negai con la testa.
<<Perfetto, Buon Natale, Thompson>> disse scrivendo qualcosa sul suo taccuino bordò.
Per il resto le lezioni passarono abbastanza tranquillamente.
A pranzo mi viddi con gli altri.
<<Ian Berkinson sta contattando tutti i ragazzi che hanno firmato, ci darà le ultime notizie per il viaggio>> disse Christian.
Un altro del mio gruppetto di nerd.
Ero contento all'idea di partire in Alaska per partecipare un gioco e magari vincere quella fantastica Cadillac rossa.
<<Preparate le valige ragazzi, la partenza è fissata per il 23 dicembre alle ore 7:00 qui a scuola>> spuntò Ian.
Esultammo, tutti.
Saremmo partiti da lì a due giorni.
Le lezioni riprendono con la solita monotonia con la quale sono sempre proseguite, ma sta volta avevo un tarlo per la testa i "Twisted Games".
Mi spunti un sorriso ebete sul viso.

Twisted GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora