Sophie si diresse verso il suo armadietto per prendere alcuni libri. Quel pomeriggio aveva avuto una pesante lezione di classico ma l’aspettava un appuntamento con l’amore della sua vita. Fece la combinazione del lucchetto e non appena aprì l’armadietto vide un biglietto rosa cadere a terra. Si chinò a terra per afferrarlo, lo aprì e un sorriso le spuntò sul volto.
Ti aspetto al Botanic Garden
4:00 PM
Solo il suo Niall poteva fare una cosa così dolce. Chiuse il biglietto e se lo strinse al petto. Sospirò pensando a cosa avrebbero fatto quel pomeriggio, prese i suoi libri, li ripose nella borsa e cominciò a scendere di corsa le scale per arrivare in tempo, mancavano solo dieci minuti alle quattro.
Non appena mise piede sull’erba soffice del parco, la mora adocchiò il suo fantastico ragazzo che la aspettava beatamente appoggiato al tronco di un albero. ‘Come può un uomo solo incarnare il dio della dolcezza e della sensualità allo stesso tempo?!’ Si domandò la piccola Sophie rimanendo qualche secondo ferma a guardarlo, a contemplarlo. Indossava i suoi occhiali da sole neri, che lo rendevano ancora più attraente e aveva le mani incrociate al petto che mettevano in mostra i suoi bicipiti. Come se non bastasse il sole ed il clima mite lo avevano incoraggiato ad indossare quella maglietta aderente che avrebbe fatto impazzire chiunque.
Si avvicinò lentamente, controllandosi la maglietta e aggiustandosi un po’ i capelli, ma come competere con tanta bellezza? Ad ogni passo il suo sorriso si allargava di più e non appena Niall portò i suoi occhi su di lei, lo stomaco fece una piroetta dalla felicità. Nonostante non potesse vedere quei suoi occhi azzurri, sapeva per certo che stavano brillando dall’eccitazione, proprio come stavano facendo i suoi.
Ma il ragazzo non fece in tempo a correrle in contro che la mora si sentì sollevare da terra da delle braccia a lei sconosciute. Si girò per guardare in faccia colui che la stava trattenendo con così tanta forza e cattiveria e notò lo sguardo spregevole di Ted.
“Ma io voglio tanto passare a trovarti piccolina.”
“Barbara ti prego!”
Disse quasi stremata la bionda al telefono.
“Che c’è?!”
Sua madre sapeva benissimo che quando Natalie la chiamava per nome c’era sicuramente qualcosa che non andava.
“Harry Styles. Il ragazzo, Barbara... Si chiamava Harry Styles.”
“Non lo so tesoro, sono passati anni, potrebbe essere.”
Natalie prese un lungo respiro. Le gambe quasi le tremavano e il sangue pulsava freneticamente nelle vene.
STAI LEGGENDO
Afraid Of Love
Fanfiction"Non mi pento di essere andato a letto con molte ragazze sappilo, non mi vergogno del mio passato." "Perchè mi stai raccontando queste cose?" La ragazza lo guardò dritto negli occhi. "Voglio che tu mi accetti per come sono e per come sono stato."...