Mind Prison

Lo stress

Era il 24 dicembre del 2019,  faceva insolitamente caldo, ma i camini erano accesi comunque, e dai comignoli usciva uno scuro fumo, su tutte le case erano accese le luci di Natale che facevano quasi concorrenza al sole che in quel momento stava tramontando.
Anche se dall'alto le case sembrano tutte uguali una di sicuro era molto particolare.
Avvicinandosi si poteva notare che la porta era aperta, e camminando ancora si entrava in casa, il calore del riscaldamento era forte, ma di sicuro non faceva caldo.
Da una delle stanze più remote della casa si poteva udire un uomo parlare con qualcuno.
Salendo le scale una porta era leggermente socchiusa ed usciva la luce fredda di una lampadina.
All interno della stanza si trovava Michael, e non stava parlando con una persona sola bensì con tutti.
Aveva in mano il suo smartphone, e stava avendo
un' accesa discussione-" No avevi detto che io avrei tenuto i bambini il 26 e tu il 27, non posso tenerli io, quel giorno ho un viaggio di lavoro a Berlino!"-Disse arrabbiato.
Il volume del cellulare si poteva sentire
vagamente, e se non sbaglio lei rispose dicendo - "Lo so ma ho prenotato una settimana bianca con Alice e le altre, non posso farmela rovinare dai bambini, devi venire a prenderli, altrimenti rimarranno a casa da soli"- il tutto seguito da un fragoroso beep che fece infuriare Michael che tiro un pugno alla porta, rompendola.
Era sempre stato un ragazzo attraente, muscoloso e intelligente, motivo per la quale fin dalle medie aveva sempre avuto file di ragazze ai suoi piedi.
Fu proprio questa la sua maledizione,
Ben presto conobbe il dolce sapore dell'amore in molte sfumature.
Tanto che già a 16 anni aveva lasciato l'inesperienza già da 3 anni.
Ma non bastò a ricordargli cosa fare prima di gettarsi in così tanto divertimento.
Chi sa perché fu così sprovveduto, forse il vino che aveva bevuto, forse la brezza di mare di quell' estate gli aveva dato alla testa, chissà, fatto sta che nonostante si fosse amaramente pentito del suo errore, insistette fortemente a sfavore dell' aborto.
Ma caspita quando scoprì che alcuni errori si pagano due volte!
Erano due gemelli l, non poteva crederci.
E non poteva crederci nemmeno suo padre, il direttore di una multinazionale che lavora nella produzione di cibo.
Che figura ci avrebbe fatto un uomo ricco come lui?
Per punizione lui tolse Michael dalla prestigiosa scuola in cui si trovava e gli mise a disposizione una serie di insegnanti privati in modo che la notte potesse avere lezione e di giorno invece potesse lavorare.
E il giorno stesso che compì 18 anni venne mandato fuori casa a vivere da solo.
Sicuramente, il neo diciottenne non fu dispiaciuto di ricevere in dono una casa così grande e lussuosa, con una piscina al coperto, e della servitù che badasse ai suoi bisogni.
Che rabbia che stava provando in quel momento, ma cosa avrebbe dovuto fare? Abbandonare i suoi figli?
Non ci pensò neanche per un istante e andò in macchina.
Suo padre gli aveva comprato un auto elettrica di ultima generazione.
Allora usci di casa e andò più veloce che poteva, perché bollente di rabbia, e proprio come una pentola piena d'acqua
borbottava e borbottava.
"Che cazzo mi invento al lavoro??!!".
O altre cose come: "Sono stufo di tutto questa merda! Ma quando cazzo finisce?".
In effetti come avrebbe fatto a spiegare una cosa simile ai suoi colleghi di Lavoro?
La situazione già non era buona, il figlio di papà che aveva ottenuto un ruolo di prestigio già così giovane, mentre tutti gli altri, avevano dovuto faticare sodo per tutta la vita per raggiungere un ruolo inferiore al suo, vi lascio immaginare quale potesse essere il trattamento riservato a lui.
Nessuno gli parlava, poiché era il capo reparto nessuno osava contrastarlo apertamente, ma era risaputo che non fosse benvoluto, e chi era suo amico lo era solo all' apparenza, alla ricerca di qualche favore dal capo.
E gli amici di scuola?
Beh, tra le lezioni private
I figli e il lavoro, quale tempo poteva rimanergli anche per avere una vita sociale?
Tutti questi pensieri si convogliarono,
E l'auto andava sempre più veloce, sempre più veloce, 100, 130, 160, 180!!
180 chilometri orari, e anche più veloce, per fuggire dai problemi.