FIABA EPIFANICA

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FIABA EPIFANICA

DI DOMENICO DE FERRARO

Un lungo viaggio fa ogni anno la bella befana su una vecchia scopa. La povera vecchina dal naso uncino dall'alito fetido che potrebbe ammazzare mille plotoni di gendarmi in assetto di guerra. Una vecchina ubriaca di prima mattina che ha una lunga gamba e una lunga mano , capace di darti un bacio scoccante nel cielo che brilla come un fatuo fuoco nella notte tenera. Un breve sogno sembra essere quella dolce vecchina che si dischiude con l'eco del sapere di mondi sconosciuti. Trasportano ogni uomo verso una vita aldilà del proprio intendimento. Una vita passata in silenzio , svanisce in un crescendo di note . Ella viaggia a cavallo di una scopa , gioca a scopa, gioca a briscola, dice fatemi il piacere signore vi spostate dalla mia visuale , poiché non riesco a vedere il mondo come è composto. Perché io tutti questi regali a chi li debbo donare. La gente è cosi cattiva ed io non sono mai in vena di ricevere regali , poiché se mi salta l'embolo lo sapete che faccio butto tutti i regali nel secchio dell'immondizia, cosi si avvera il detto meglio un calzino bucato che una calza piena d' inizio anno Meglio un calcio nel sedere che rimanere fuori la porta ad aspettare il gatto . Che poi vi debbo dire la verità a me il calcio nel sedere non mi non piace tanto. Per questo mi sono comprata una calza resistente per attutire il colpo . Non mi piace apparire , come una dea per non danneggiare ulteriormente i miei glutei compromessi a cavallo di una scopa.

Oh non sapete quando soffro nell'andare in giro con i calzoni , con le bretelle di babbo natale. Mi fanno un effetto deleterio. Anzi vi confesso sono stata importunata diverse volte , cosi mi sono detta mo' faccio la fine di babbo natale. Voi direte ma che fine a fatto ha fatto ? la fine che meritava lo hanno portato al manicomio . Poi all'ospedale dello spirito santo . Li lo hanno rinchiuso in una camera lo hanno riempito di penicillina , farmaci di ogni genere , antibiotici esplosivi . Poveretto, disteso sul letto faceva tanta tenerezza. Io sono andata a trovarlo , mi ha fatto uno strano effetto vederlo che mi sono detta io in questo ospedale non ci metto più piede. ,

Ho attraverso paesi e terre desolate, sorvolato monti innevati ho volato sopra la mia turbo scopa , ho volato veloce, come un razzo verso l'infinito ed oltre, generando una nuova realtà e forse una nuova filosofia, composta di diverse dottrine . Tali da poter apportare all'umanità intera quella pace cercata. Ed i venti di guerra li sento arrivare , hanno in se tutto il male dell'epoca presente , tengono in seno mostri e dottrine politiche capaci di arrugginire e sragionare la quinta essenza della beatitudine. E non c'è prezzo, ogni calza contiene una guerra, una pace che si paga a duro prezzo. Una calza colma di sentimenti timidi , umili, figli del volgo. Figli degli ultimi di quel popolo silenzioso che vive sotto i portici sotto le stelle , sogna al mattino una nuova vita. Vive in città e paesi sconosciuti , un popolo sempre più diviso, balordo, buono a rubare a sottrarsi dai suoi compiti morali. Che fa festa, beve il sangue dei poveretti , mangia carne umana , ed aspetta le feste passino per ritornare ad uccidere.

Mio dio cosa dite è mai possibile , esista codesta gente

Sono certa, lo vista mangiare gambe e teste di marzapane

Ma sono cannibali ?

Solo pochi , alcuni neri

Oh perbacco che brutta impressione

Sono d'accordo, siamo alla frutta questi ci fanno la festa

Non sono tanto convinto

Lei dice , la morale potrebbe salvarci

Io penso, chi sono io ?

Lei ? come lei è un onorevole, un ministro

Io sono un topo

FIABA EPIFANICAWhere stories live. Discover now