Una storia d'angeli (Italian translation)

Prologo

SIA

Il mio nome è Siasly, però preferisco che mi chiamino Sia. Ho vent'anni e sono un'Ala Bianca, o meglio conosciuta tra gli umani come "angelo".

Ti assicuro che non sono come ti immagini, cosicché elimina quell'immagine dalla tua testa, umano.

Non ho ali, ne vado in giro vestita con una tunica bianca lasciando un'aura nel camminare e polverina magica nello scomparire.

Non mi occupo neanche di salvarvi la pelle, né io né nessuno di noi. Abbiamo un vita e problemi più importanti da affrontare che preoccuparci di cambiare il corso della vostra vita.

Andiamo! Veramente credevi che ci fossero creature mistiche che apparivano nel momento indicato per evitare la tua morte certa?

Ovvio che no, poi voi mortali possedete un termine che noi non conosciamo: la "fortuna"... Come fortuna? Cos'è? Senza alcun dubbio non abbiamo mai conosciuto il vero significato di questa parola.

Qualcos'altro di molto curiosa che caratterizza quelli della tua specie è la vostra illimitata immaginazione... Mi piacerebbe davvero sapere da dove avete preso la ridicola idea che viviamo in un paradiso fatto di nuvole.

Eh! E chi vi ha detto che quando smettevate di vivere avreste potuto venire con noi? Tanto gli esseri umani, come le Ali Bianche, una volta morti, l'organismo smette di dare segnali, come dire: a mai più, caput, se acabó, adieu, goodbye, adiós, finito. Dopo la morte arriva la pace, però ti assicuro che tra di noi non c'è nessun umano.

Ti dirò dove viviamo, magari lo conoscerai già, si chiama... pianeta Terra... Ahahahah, avresti dovuto vedere la tua faccia! Non stai capendo niente, vero?

Te lo spiegherò nel modo più semplice. Viviamo in una dimensione parallela al pianeta Terra e possiamo viaggiare tra questi mondi tramite dei portali magici. Possiamo stare insieme a voi senza destare sospetti essendo uguali a voi uomini, però invece di chiamarci "umani" e dividerci in gruppi di persone in base alle risorse che possediamo o al colore della nostra pelle, ci separiamo in tre tipi di "popolazioni": Ali Bianche, Angeli Scuri e per ultimo, ma non meno importante, i Ribelli.

Le Ali Bianche sono considerati Miss e Mrs. perfezione, sono gente passiva, amorevole, gentile e possiedono una voce meravigliosa.

Gli Angeli Scuri sono considerati il terrore del pianeta, gli piace il caos, controllare, minacciare...

E i Ribelli sono angeli che non stanno né da una parte né dall'altra, semplicemente sono liberi di fare quello che vogliono. Inoltre c'è un piccolo gruppo di Ribelli che s'incarica di sterminare le Darks Shadows.

Queste bestie sono come demoni: intrappolano e poi ingoiono le loro prede oppure li portano da qualche parte, e a sapere cosa gli succederà... Sono sotto il dominio di "El Jefe", cioè il maggiore degli Angeli Scuri.

Da quando ho nove anni ho voluto fare parte di qualche squadra incaricata di sterminare queste bestie; il mio rancore verso esse proviene dalla vendetta, nata nella parte più profonda e scura del mio cuore.

Quegli esseri spregevoli ammazzarono mio fratello maggiore, Sorco, all'età di quattordici anni. Lui era tutto per me: un fratello esemplare, una persona formidabile, un angelo invidiabile. Semplicemente era il migliore e aveva un futuro davanti, un futuro brillante distrutto, però, da quei mostri.

Ricordarlo mi devasta, meglio cambiar tema. Così come questi esseri e il suo seguito hanno un superiore, anche le Ali Bianche lo hanno e il suo nome è Kezard, è un uomo anziano di cinquant'anni e come ogni re, lui aveva la sua regina, Éxiz, una donna bellissima di quarant'anni che sembrava ne portasse di meno, intelligente e con le migliori corde vocali del mondo intero. Kezard ha una figlia con una bellissima voce, ereditata dalla madre, che odia tanto.

Aveva anche un figlio, era orgoglioso di lui; un giorno smise di esistere: la tavola era vuota, la casa si sentiva fredda e mai più dalle labbra dell'uomo uscì il suo nome. Nel caso in cui non si fosse capito, Kezard ed Éxiz sono i miei genitori e io sono la figlia di papà, anche se non mi piace esserlo, però so che se rinnegassi il suo eccessivo affetto finirei per distruggere quel pezzetto di cuore che gli rimase dopo la morte di mio fratello e di mia madre, la quale morì dopo avermi partorito.

Infatti la mia nascita è stata un miracolo. Mesi prima del mio arrivo, Éxiz si ammalò e neanche il miglior dottore riuscì a capire la radice del suo stato di salute.

Lasciando da parte questo dramma famigliare, sono venuta a raccontare qualcosa che ha cambiato il mio modo di vedere la vita, mi ha aiutato a capire che sono i piccoli dettagli quelli veramente importanti, quelli che ti marchiano, quelli che ti cambiano...

Benvenuti a Una storia d'angeli.

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Scritto da:

Historiasdesdelos10

Tradotto da:

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