1. Dannata, dannata pianta

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Svolgimento dell'esercizio dal titolo: "Dannata, dannata pianta".

Comando: è appena iniziato un nuovo anno, torni dalle vacanze e trovi la tua pianta da appartamento storica appassita o malata. Convincila che vale la pena vivere con un discorso o una lettera.


Cara pianta, è stato così triste trovarti morente, con tutte le foglie rivolte verso il basso, in cerca di uno straccio di luce, di un piccolo raggio solare che, ahimé, non poteva attraversare le maledette tapparelle abbassate in mia assenza. Mi sembra di sentire i tuoi pensieri negativi, conscia del fatto che forse, o senza forse – è meglio – ti ho abbandonata, lasciata al tuo destino.

"Perché mi hai lasciata sola, in questa stanza buia?!

Perché non ti sei più chinato a sistemare le parti ingiallite delle mie foglie o per tagliare i miei rami secchi?

Non riesco a godere dei raggi del sole e...Mi manca l'aria, perché qui è così buio?!

Non respiro, non vedo niente e mi sto appassendo, aiutami! Ho tanto bisogno di te e tu non ci sei!"

Hai ragione, dannata, dannata pianta e dannato, dannato me; perché è soltanto colpa mia se ti ho trovata moribonda. Anche se, la verità è che, a volte, nonostante fossi lì, in tua presenza, per pura pigrizia o, come spesso si usa dire, perché ero troppo preso da altri pensieri, da altre faccende, non ho trovato un secondo, solo un piccolo, minuscolo secondo del mio tempo, per riempire d'acqua un bicchiere – o una bottiglietta da mezzo litro, si sarebbe stato più appropriato, conoscendo i tuoi bisogni – e con questo bagnare la tua terra, così preziosa.

Ti prego, non lasciarti morire, sei indispensabile, sai?! A volte ci si dimentica di quanto una come te, una semplice piantina da appartamento, possa essere importante. Non lasciarti morire e continua a portare un po' di verde a questo ambiente, altrimenti sterile, senza un minimo di colore – o se presente, talmente insignificante – ma con te nella stanza, è tutta un'altra cosa.

Ti prego, non lasciarti morire, sei indispensabile, sai?! Perché respiri l'aria cattiva e porti quella buona, come una notizia inaspettata che arriva quando meno te lo aspetti!

Lo so, lo so, ti ho trascurata, sono imperdonabile; ti chiedo perdono! Sei come l'amicizia cara pianta che, se non coltivata a modo, pian piano si rinsecchisce e muore e nessuno considera l'altro nello stesso modo, forse in modo irrecuperabile. Ti prego di perdonarmi, cercherò di non trascurarti più cara pianta anzi, ecco, senti...Ti verso subito dell'acqua fresca per inumidire le tue radici e far si che tu ti nutrisca e torni rigogliosa. Le tue foglie si rimetteranno in sesto e cercheranno ancora la luce solare che, ora, riempie la stanza; nelle giornate di poco sole, ti metterò più vicina alla finestra, in modo tale che non dovrai stancarti a cercare quel timido sole che tanto agogni.

Non abbandonarti proprio ora che ti sono accanto, respira con tutta la tua energia e torna rinvigorita! Metto su la tua musica preferita – dicono che ti fa bene e ti fa crescere meglio – alzo un po' il volume in modo che tu la possa sentire bene.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 09, 2020 ⏰

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