Everything was normal

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È una giornata apparentemente normale. Non sapevo ancora che da li a poco la mia vita sarebbe completamente cambiata..

Oggi è lunedì mi sveglio presto per andare a scuola. Esco di casa dopo essermi vestita e fatta una doccia..

Sulla strada dell'andata, penso ai prossimi livelli che devo fare su Wow. Ascoltando
i play w.o.w di Jace Hall. 
già.. Amo tanto quel gioco,  tra i tanti sarà sempre il mio preferito.

Ah.. Già mi sono dimenticata.. Mi chiamo Ella e amo i videogame. Ma Wow.. Non so è sempre stato il mio preferito.  Ho 15 anni ma ci gioco da molto tempo. 

Dopo un po' devo abbandonare i miei pensieri e la musica.. Sono arrivata a scuola.

Ero arrivata in ritardo quindi vado direttamente in classe.. È il primo giorno di scuola, il mio primo anno di liceo.

Appena entrata in classe vedo che tutti si guardavano attorno, alcuni si conoscevano già altri erano soli come me.  Mi siedo all'ultimo banco e guardo fuori dalla finestra.. Da quella classe si riusciva a vedere il mare.

All'improvviso una ragazza si avvicina a me -"ciao.. Io sono Denise e tu come ti chiami? "- mi dice con voce timida.

Io mi giro verso di lei , ha dei capelli corti Rossi e dei occhi verdi come i miei, solo più scuri. Dopo averla guardata per un paio di secondi mi rigiro a guardare il paesaggio.. Non volevo fare amicizia con nessuno, volevo solo restare sola, come al solito.

Lei non insiste più di tanto.  Appena la professoressa entra in classe però lei si siede nel banco accanto al mio. 

Passano così le  6 ore del primo giorno, la ragazza non mi ha detto più niente ma è rimasta lo stesso in quel banco.

Appena suona la campanella, usciamo tutti.  Prendo il telefono, infilo le cuffie... ah è il primo giorno e già stanno lottando. Sono due ragazzi, che davanti l'entrata stanno combattendo. Bhe forse lo fanno per attirare l'attenzione, se è così ci stanno riuscendo. Una grande folla di studenti si sono radunati intorno a loro. Non vedo insegnanti. Comunque non è nulla che mi riguarda allora decido di tornarmene a casa anche se l'uscita era affianco a quei due. Mentre ero quasi riuscita ad andarmene da quella scuola. Uno dei ragazzi spinge l'altro indietro, così facendo finisce per cadere sopra di me; io caddo a terra sbattendo la testa, svenendo.  L'ultima cosa che sentii era che finalmente avevano smesso. 

Mi risveglio in ospedale, divertente vero? Il primo giorno e già ho problemi. 

Quando apro gli occhi vedo uno dei medici. - "come sta?" - mi fa lui.  Ma io mi  guardavo attorno.   - "ah.. siamo in ospedale" -  mi dice lui.    l'avevo capito eh, stavo vedendo dove sono le mie cose.  Quindi  gli dico - "dove sono le mie cuffie e il telefono?" -  lui ride e mi fa - "non dovrebbe essere questo a preoccuparti. Comunque hai avuto solo un colpo alla testa puoi uscire anche tra meno di un'ora, prima riposa però, tornerò più tardi e conntattiamo i tuoi genitori ." -   appena se ne va, mi alzo vestendomi.. Mentre cerco le mie cose, vedo entrare uno dei ragazzi che stavano litigando fuori scuola. Lui mi fa - "ehm.. Ciao.. ecco"-.  Io lo guardo aspettando che si scusi così da potermene andare, avevo trovato le mie cose.  Però poi si ferma -" il medico ha detto che te ne puoi già andare? "-  io rispondo sicura -" si"- lui continua - "ah. allora.. Volevo dirti che mi dispiace" - finalmente. - "ok non fa niente, ciao" -  io esco da quella stanza in fretta , non potevo perdere tempo.  Mentre cammino per l'ospedale vedo un orologio, sono già le 18:26. Appena uscita prendo l'autobus che mi porta direttamente a casa.

Non pensai neanche un po' a quella giornata ' movimentata '.  Non mi interessavano minimamente queste cose. Allora apro Wow, aspetto che si carichi e niente ci resto fino alla mattina seguente, dato che abito da sola nessuno può impedirmelo.

Il giorno seguente fu un po' più strano.

All'andata verso scuola, incontrai una vecchia che tra tutte quelle persone per strada, fermò me. Voleva leggermi il futuro. Gli dissi più volte che non avevo tempo e soldi. Lei invece insisteva e diceva che l'avrebbe fatto gratis e in pochi minuti. Allora mi arresi. Mi fece pescare 3 carte. Dopo su sua richiesta gliele feci vedere. Mi disse che a fine di questa settimana un mio grande desiderio si sarebbe avverato, anche quello di altre persone. Mi avvertì anche.. Disse che non sarà facile resistere fino ad allora.  Io allora rido ringraziandola, allontanandomi. Ovviamente non credevo a nulla, non ho mai creduto a queste cose in generale.

Un'altro noioso giorno di scuola era passato. Sulla strada del ritorno Un'altro fatto diciamo strano successe.  Ero sul pullman l'autista da come guidava e dalle voci che giravano in quel autobus era ubriaco. Un uomo cerco di mettersi lui alla guida , vedendo le persone impaurite.  Ma l'autista lo spinse,  aprì anche la porta e l'uomo cadde.  Io ero l'unica seduta in disparte, in fondo a tutto. Una signora mi venne vicino dicendomi - "tranquilla finirà presto." -  forse vedendomi la più piccola in quel autobus. Ma la verità è che doveva essere lei quella a essere tranquillizzata.  L'autista poi estrasse anche una pistola. Iniziò a sparare e si sentì un uomo gridare -  "tutti a terra" -  la donna che si trovava accanto a me viene colpita. Bhe devo dire che non fu così bello vedere una persona che poco fa ti aveva parlato.. Morire poco dopo. Ma non mi traumatizzai. Vidi un ragazzo poco più grande chiamare la polizia, nascosto dietro un sedile.  Il pullman andò a sbattere contro un'altra macchina. Si aprirono tutte le porte e io ne approfittai per uscire seguita dal resto delle persone.  Fuori la polizia aspettava il conducente.. Quindi ci furono solo 3 morti, il signore buttato fuori, la signora, e il conducente dell'altra macchina.

Arrivò anche un'ambulanza che voleva controllare tutte le persone che erano state su quel autobus ma io ovviamente me ne andai prima.

Già.. Un'altro giorno piuttosto strano e stiamo solo a 2..

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