Soulmates

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Avvertenze: la storia contiene scene esplicite di sesso ed è piuttosto cruda, se siete sensibili siete pregati di non leggere.
Grazie per l'attenzione e buon proseguimento di lettura(?).






Corro, corro senza meta, corro per salvare la mia vita, perché lui è colui che porrà fine alla mia esistenza.
Per secoli, anni, mesi, con lui è stata tutta una caccia, un attimo eterno di pura follia, ma quell'attimo è bastato per farmi cadere nella sua trappola.
La mia storia e la sua si sono intrecciate nel corso del tempo: abbiamo visto le ere cambiare, il futuro evolversi ed entrambi siamo consapevoli che sia su di lui, che su di me, la maledizione dell'amore si è abbattuta senza pietà.
"Ti prego lasciami andare!"strillo piangendo, le mie lacrime si mischiano alla pioggia e al buio della notte.
"Sai che non posso farlo, Freya"risponde dolce.
"Basta fuggire! Due secoli non ti sono bastati per divertirti, per allontanarti da colui che ti ama davvero?"mi chiede  fermandosi ai miei piedi.
Il fango mi ricopre il vestito ben ricamato e la pioggia non smette di scendere.
I miei occhi viola si soffermano su di lui e la rabbia cresce.
"Come puoi essere tu il mio vero amore, se non fai altro che tormentarmi da secoli!
Sei solo un maledetto diavolo!"urlo più forte che posso.
"Ti piace l'odore del mio sangue, ti piace l'estasi che riesce a regalarti, ami vedermi coperta della mia stessa linfa.
Chi altri potrebbe amare codesto scempio?!"ringhio trovandomi con le spalle al muro.
"Freya, mia dolce compagna e abile strega, la tua anima e la mia sono identiche.
Ti perdevi nel piacere che riuscivo a regalarti, negli orgasmi che ti scuotevano il corpo.
Nessun tuo incantesimo è riuscito a fermarmi e sai perché?"mi chiede.
"Perché l'amore per il mostro che sono ti rende ceca.
Menti al tuo Dio, dicendo che non ti piaccio, che il tuo corpo non reagisce al mio.
Menti a te stessa dicendo che non mi ami.
Sei una bugiarda e una peccatrice anche tu"ribatte.
Da qui riesco a sentire il suo profumo di muschio bianco e subito milioni di brividi percorrono la mia pelle.
Il suo corpo aderisce al mio e i suoi occhi verdi smeraldo si incastonano nei miei.
"Laito ho sofferto abbastanza per causa tua! Sono quasi morta bruciata nel Medioevo perché ti difendevo dalle accuse della Chiesa di essere un peccatore e un demone!
Ma sei esattamente quello! Non c'è nessuna maledizione amorosa, c'è solo la maledizione che i tuoi genitori ti hanno inflitto!
Sei un vampiro e AMI esserlo.
Agisci senza pensare, ti comporti da irresponsabile, mi mordi e poi mi scopi.
Perché io?!" Ringhio innervosita, allontanandolo con una spinta che non lo muove di un centimetro.
"Perché per secoli vampiri e streghe si sono sempre amati; si sono protetti l'uno le spalle dell'altra.
Ti ho fatta dannare è vero e tu lo hai fatto con me, lanciandomi contro maledizioni di ogni genere.
Sono morto e risorto grazie a te e alle tue capacità da strega.
Pensi che non ti abbia sentito maledire  un popolo intero per aver causato la mia morte, la prima volta?
Ti hanno dato la caccia per mesi e tu li hai fatti fuori tutti, nel mio nome, nel nome dell'amore.
Avevi dentro un fuoco infernale, una rabbia che non si placava, questo finché tu hai deciso di flagellare il nostro amore per l'eternità con un legame indelebile.
Io muoio ogni qual volta che finiamo a letto insieme, perché la passione ci dilania lentamente e non c'è niente che si possa fare per fermare la maledizione.
Tu mi tocchi una volta e io muoio"
Le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie e nel buio della notte riesco a vedere i suoi canini scintillare.
Cado in ginocchio, singhiozzando.
"Non so come spezzare la maledizione, non so come poterti avere per l'eternità"confesso.
Laito sorride e si inginocchia insieme a me.
"Freya.. amore eterno... guardami.
Concedimi il tuo bellissimo sguardo"mi prega Laito, toccandomi il viso.
La sua mano gelida, a contatto con la mia pelle, mi fa rabbrividire e sprizzare scintille insieme.
Io e lui soltanto riusciamo a capirci a percepirci.
"Non mi lasciare anche questa volta...cerchiamo di stare vicini ma lontani.
Non farmi assistere di nuovo alla tua morte e alla tua rinascita... non riesco a sopportarlo"lo prego, infine, abbassando le mie difese.
"Se solo esistesse un modo che mi permetta di  stare con te per sempre, lo troverei e non ti lascerei più andare; ma il profumo della tua pelle, l'odore del tuo sangue mi sta mandando in visibilio e non riesco a resistere al suo richiamo".
Il suo sospiro pesante si infrange contro il mio orecchio, mentre lo vedo lottare contro la sua natura.
"Laito ti prego no"lo imploro.
Lacrime cristalline mi percorrono gli occhi, quando sento le sue labbra posarsi sulla base del mio collo.
Il suo sguardo scintillante color verde smeraldo mi crea emozioni contrastanti, ma più di tutti prevale la paura, l'ancestrale e persistente paura di perderlo per sempre, di non risentire la vita dentro di lui.
Almeno due secoli fa ho fatto una promessa che ho pagato cara e ora la maledizione di un amore che si incontra e poi muore, ci perseguita ovunque andiamo e Lucifero lo sa.
La prima volta che Laito ha perso la vita, per via di popolani del villaggio a sud d'Inghilterra, la prima cosa che ho fatto è stato evocare un demone, Lucifero in persona, pregandolo di riportarlo indietro.
Lui sapeva cosa mi legava al vampiro, lui sapeva i miei sentimenti per Laito e ne ha approfittato, stipulando un accordo con me.
"Non sei stata stupida a pensare di rivolgerti a Lucifero la prima volta che io sono morto"
La sua voce mi riporta al presente, al 2020 e mi sembra strano che dopo secoli, io e lui siamo ancora in vita.
"Non prendermi in giro Laito, sono stata incosciente e ora ci ritroviamo in questa situazione"ribatto.
"La nostra storia è sempre stata impossibile e tu lo sai bene: prima i popolani, poi i tuoi genitori, successivamente Lucifero, infine la mia stupidità!
Avrei potuto riportarti indietro solo con il mio potere, ma a quell'epoca ero appena una ragazzina e tu troppo astuto!"
Lui sorride divertito e la Luna, spuntata dopo il temporale lo illumina da capo a piedi, facendomi perdere il fiato.
I capelli scompigliati gli cadono sul volto bianco latte, i canini brillano nell'oscurità, le labbra piene sono distese in uno dei suoi sorrisi maliziosi.
Indossa una camicia e un mantello scuro, blu notte, con dei pantaloni grigi.
È fradicio per la pioggia appena caduta e la maglia gli si è appiccata al petto possente.
Si intravede la leggera linea degli addominali e io mi ritrovo praticamente a sbavare.
Il suo fascino mi ha sempre incantata e non c'è mai stata una volta in cui siamo finiti a letto insieme, tra le braci del camino che ci riscaldavano e il giorno dopo lo trovavo al mio fianco.
Spariva sempre, lasciandomi dentro un vuoto pazzesco.
Le mie mani si intrecciano alle sue e un brivido mi percorre.
Ho una voglia ardente di baciarlo e lo faccio, consapevole delle conseguenze.
Tutto ciò che ho detto o sperato precedentemente, ora non ha più senso, perché io ho bisogno di lui, del fuoco che alimenta la mia anima, della sua passione che aderisce ai miei lombi, delle sue labbra che percorrono ogni centimetro del mio corpo.
Le sue mani si posano sul mio sedere, e le mie gli vanno a circondare il collo.
Mi prende in braccio, mentre la sua lingua tocca la mia, in uno scambio di vita infinita.
Mi morde il labbro inferiore, aderendo maggiormente il suo corpo al mio e un gemito mi sfugge quando sento la voglia che ha di me.
"Te lo ricordi, Freya?"mi domanda suadente all'orecchio, leccandolo.
Gemo un'altra volta e scene che mi fanno accaldare mi percorrono la mente.
Lui su di me e dentro di me.
"Sei sempre stato tu, sei solo tu"dico, mordendomi le labbra.
La sua lingua ora accarezza il mio collo, mentre con una mano raggiunge la scollatura, scoprendomi il seno.
La sua bocca calda successivamente raggiunge il mio seno, mordicchiandolo e leccandolo, infine punta la guancia sul mio cuore, fermandosi.
Ascolta il mio battito cardiaco e delle lacrime sfuggono al mio controllo.
"Sei tu il centro del mio mondo, Freya"confessa alzando lo sguardo liquido su di me.
Non rispondo; non ci sono parole che possano esprimere i miei sentimenti per lui.
"Sei consapevole di ciò che accadrà?"mi chiede sempre tenendomi in braccio.
Annuisco.
"Ti ho aspettato per troppo tempo e tu lo sai, l'effetto che mi fai.
Non posso respingerti, anche se lo volessi e mi odio per questo"esprimo il mio pensiero con sincerità.
Lui sorride sulle mie labbra.
"Sono pronto per le conseguenze che verrano, che tu resterai mia per sempre" afferma, prima di prendermi e sparire senza lasciare traccia.
Quando riapro gli occhi mi trovo in un castello e la saliva mi va di traverso.
Sorrido teneramente e il suo sguardo mi attraversa.
"Lord e Milady Sakamaki"afferma.
Era il 1800 e noi avevamo appena guadagnato un posto nell'alta aristocrazia inglese.
Quel castello era la nostra dimora, prima che i tedeschi, con la prima guerra mondiale, distruggessero tutto.
Respiro un'aria pesante di muffa e vecchio e il suono dei miei anfibi neri risuona nelle piastrelle di marmo, deteriorate dal tempo.
Mi guardò intorno: ci troviamo nella sala da ballo, i lampadari di cristallo sono in frantumi, lo stile rococò francese mal si abbina con la distruzione presente qui.
I ricordi vorticano nella mia mente come dischi rotti.
Abbiamo vissuto per molto tempo qui nel castello, senza mai toccarci, senza mai amarci, tanto che la servitù iniziò a pensare che avevamo degli amanti e così è stato.
Nessuno sapeva della maledizione e noi non volevamo dirlo.
Arriviamo nella camera da letto, dove un letto a baldacchino, con coperte di seta rossa, mi ricordano l'odore di casa.
Sorrido quando vedo una macchia di sangue ancora incrostata nel pavimento.
Quella sera Laito era insaziabile e il mio sangue non riusciva a saziarlo come dovuto.
La mia punizione, nel corso del tempo è stata quella di vederlo morire milioni di volte, la sua quella di essere ossessionato dal mio sangue.
Continuo la mia ispezione visiva, poggiando le dita delicatamente sulla nostra foto, con il vetro spezzato.
Quella foto la tengo tutt'ora nella collana che porto al collo in questo momento.
La vista di tutto ciò che amo e ho amato distrutto, mi fa versare lacrime amare.
Le lacrime silenziose si trasformano in singhiozzi pesanti, la tristezza in rabbia.
Lancio contro il muro tutto ciò che tocco, urlando come una disgraziata.
I suoi occhi sono nei miei, malinconici, tenebrosi.
"È colpa tua! Tutto questo è colpa tua!"gli urlo contro.
"Vattene dalla mia vita! Smetti di farmi soffrire cosi"lo prego agonizzante.
"Shh è tutto okay amore mio"sussurra al mio orecchio.
I singhiozzi si infrangono contro la sua maglia, le mie dita stringono la sua giacca con tale forza da farmi male, ma il dolore fisico non sarà mai paragonabile a quello mentale.
"Niente di tutto questo sarà okay! Io.. tu.. "farfuglio.
Sto perdendo il controllo e il mio potere inizia a far tremare le finestre.
"Freya"mi richiama dolcemente.
"No!"urlo.
Una forza invisibile lo inchioda al muro, le finestre rotte scagliano pezzi di vetro che lascio passare dietro di me, mentre una tempesta imperversa nel mio cuore.
"Freya guarda dentro te stessa"mi consiglia.
Percorro con i ricordi i bei tempi, le risate, i baci rubati, le epoche... eravamo sempre insieme.
Il mio potere si affievolisce e lo lascio andare, pronunciando un incantesimo non verbale che piano piano rimette tutto in ordine e nello stato originale il posto.
Ora davanti ai miei occhi si erge la camera di una milady.
Mi siedo sul letto a baldacchino e Laito mi si affianca.
"Ho consultato milioni di volumi, di ricettari, niente riesce a spezzare questa maledizione e io sono arrivata al limite"confesso stanca.
Lui non dice niente e mi abbassa la spallina del vestito, mordendomi la spalla.
Sangue caldo fluisce sulle mie guance e fuori dalle mie vene, lungo la mia schiena.
Lecca la scia che mi percorre la colonna vertebrale e l'unica cosa che riesco a fare è versare lacrime, pensando alle conseguenze.
Laito abbassa anche l'altra spallina, lasciandomi nuda, col seno scoperto, alla sua mercé.
Mi asciuga una lacrima, baciandola.
Devo tentare di domare ciò che sento.
Lo tiro verso di me, aprendo le gambe e permettendogli di mettersi in mezzo.
La luce della candela illumina il suo volto, ma dentro i suoi occhi percepisco la stessa nostalgia che da secoli perseguita le nostre anime.
"Ti amo"mi dice baciandomi le labbra.
"Anche io"rispondo.
Ribalto la situazione e mi trovo col corpo sopra di lui.
Immediatamente le sue mani si posano sul mio sedere, mentre lentamente lo sento entrare dentro di me.
Mi mordo le labbra e inizio a muovermi.
Il calore si diffonde su tutto il mio viso, intreccio le nostre mani e unisco le nostre labbra.
Siamo sempre stati questo io e lui: due anime tormentate dai propri peccati, dai propri demoni, dalle proprie paure.
Niente ci può spezzare se non noi stessi, niente può ferirmi se non le sue parole, niente può farmi sentire completa se non lui.
Mi perdo nel suo sguardo verde smeraldo, nei gemiti che lascia la sua splendida bocca, nelle parole che piano piano mi sussurra all'orecchio.
Lui mi fa sentire così, unica, completa, bellissima e sua.
Lui non ha mai avuto nessuna ragazza al di fuori di me, io invece si.
Il nostro rapporto è completo, esclusivo.
Nessuno dei suoi 5 fratelli mi ha mai trovata simpatica o carina ma lui si.
Dopo che è morto per la prima volta, Ayato, Reiji, Shu, Kanato e Subaru mi hanno odiata.
Laito ribalta la posizione e mi trovo sotto di lui a gemere il suo nome, a piantargli le unghie nella schiena, a baciare le sue spalle, il suo collo, attaccandomi a lui come se fosse il mio porto sicuro.
Lo sento dentro, in ogni parte di me, caldo come l'amore che ci unisce.
Si muove lentamente respirando pesantemente e mi sembra assurdo che per avere un figlio, bisogna fare così.
Il movimento di entrambi é semplicemente fantastico.
Ma la gioia e il piacere di sentirlo mio, finiscono troppo in fretta e singhiozzando nel mio orgasmo lo stringo a me più che posso.
"Ti prego non andartene".
E accade: il fuoco divampa dalle mie mani, trasformandolo in cenere.
I legami con lui si spezzano, la mia gola urla più forte che può.
"No!"
Nuda, con il calore di lui dentro di me, raccolgo la cenere rimasta.
Ogni volta vederlo morire per mano mia mi distrugge.
Faccio l'unica cosa che avrei dovuto fare secoli fa e pongo fine alla sua maledizione.
Senza di me non morirà, senza di me potrà andare avanti, Laito non ha capacità magiche che gli permettono di riportarmi indietro.
Capirà da solo le azioni che mi hanno portato a farlo e il mio spirito lo guiderà nelle scelte che farà.
Prendo alla svelta un pezzo di vetro e con mani tremanti lo spingo con forza dentro di me, fino a toccare il cuore.
Il sangue zampilla sul mio corpo nudo e io mi accascio a terra, mentre il suo urlo mi arriva alle orecchie.
Milioni di volte è morto, milioni di volte risorgerà dalle ceneri.
"Freya! Cosa hai fatto?!"mi urla contro disperato.
Mi prende tra le braccia e io finalmente libera dalla mia agonia, mi innalzo verso il cielo, la mia anima si stacca dal mio corpo e da lontano assiste alla scena che si sta svolgendo.
Laito piegato sul mio corpo cadaverico in lacrime.
Succede tutto in un secondo e pochi minuti dopo la sua anima è accanto a me.
Ci prendiamo per mano e finalmente liberi dalle catene che ci tenevano separati, ci riuniamo dove l'amore non è un limite, ma una virtù.



Spazio autrice: beh, bho.
Bella presentazione 😂😂.
Vabhe niente, la storia si commenta da sola e quindi niente, grazie per aver letto.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 10, 2020 ⏰

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