Stavolta sto seriamente sprofondando, mi sto rapidamente abbandonando in una morte psicogena, sono convinto di non essere mai stato peggio. Mi manca il più minimo stimolo, potrei tranquillamente rimanere seduto su sta panchina al freddo e lasciare che il treno mi sfugga davanti, mi crea uno sforzo immenso anche alzarmi per non perderlo. Sto facendo fuori il pacchetto e sono infinitamente infinitamente triste. Sono in un punto di non ritorno in ogni cazzo di cosa, devo terminare ancora anni di asfissiante studio e seriamente non so nemmeno come immaginare di progredire in questo stato di cose. Non mi sento sbagliato o eccessivo in quello che dico e penso, vedo la morte in ogni cosa, mi sto inclinando all'autodistruzione tra sigarette perdita di appetito e caffeina. Non capisco seriamente il mio problema o cosa cazzo è che riesce a mettere in moto le persone. Desideri materiali non ne ho mai avuti. Ho sempre ambito a raggiungere determinate condizioni di vita con determinate persone. E ora ho smesso di credere anche a questo, tutto convoglia nella monotonia e nella morte, nell'annullamento. Non voglio più raggiungere, voglio vivere nel presente e nell'attimo. Ma il presente deve coesistere con il desiderio e non ho mai concepito sta cosa diversamente. E poi il raggiungimento rappresenterebbe una nuova morte dei desideri, l'unica cosa che riuscirebbe a trascinarmi.