Un tempo vagavo dalla prima all'ultima carrozza per trovarmi quel meritato posto accanto al finestrino e godermi più da vicino le prime periferie di Milano. Mi si inniettavano gli occhi di stupore, brama, speranza, quella sensazione e voglia di dover essere in ogni dove nel medesimo attimo. Ora ho queste immagini piatte che mi passano davanti e non riesco a ricavarne assolutamente nulla. Sto pensando che questa accettazione della mia stessa rassegnazione possa porre fine alle mie preoccupazioni, delusioni, rabbie e ansie. Tutte cose che desidero ardentemente in questo istante. Scenderò da questo treno e mi calmero per un po' di minuti fumandomi quella sigaretta e contemplando la bellezza della stazione di Garibaldi. Poi aspetterò una mia amica che non ho voglia assolutamente di vedere e cercherò di riaccompagnarla a casa al più presto, vorrei soltanto tornarmene a casa, mettere su un po' di caffè e fumare su quel cazzo di materasso ascoltando quel meraviglioso video di King Krule e addormentarmi su quelle note sperando che qualcosa di ignoto, al di fuori della mia volontà , nella notte, mi accendi una piccola e speranzosa fiamma e sradichi definitivamente questa percezione autentica.