"ho un problema con le relazioni..." , ero in classe mentre ci pensavo, frá la prof che parlava e il sonno della notte prima, che mi impediva di concentrarmi su qualunque cosa avessi attorno, nel dubbio decido di andare in bagno e come sempre incontro scott, non cè una sola volta che stà in classe quel ragazzo, ma non mi lamento... in fondo non mi dispiace incontrarlo (alto, robusto, spalle larghe, il viso e discutibile secondo molte, ma bello comunque), peccato per il carattere, non è pertinente affabile, anzi, direi diffidente e anche abbastanza scorbutico sotto certi aspetti.
È proprio un seccante... 4 anni fà quando avevamo un rapporto molto più stretto, lo ritenevo una delle persone migliori con qui passare il mio tempo.
ma mi ha lasciato stare molto tempo fa, mentre io solo pochi mesi fa, ancora oggi ogni tanto lo guardo, tipo occhiatine furtive, e da poco per via di un mio amico che se ne e accorto, ho scoperto che lo fa anche lui con me.
io non capisco e stato lui a lasciarmi!
nel mentre suona la campana e finalmente posso andare a casa, tempo di sdraiarmi e suona il telefono... rispondo: "scendi! sono quà sotto"
<cazzo, ancora lui>💭
"e che ci fai qui sotto?" rispondo un pó infastidita, "ho pensato che quell'appartamento e troppo grande per state tutta sol..."
"stó benissimo nel mio appartamento!" dico interrompendolo, "allora non ti interessa andare un pó in giro, un frappé davanti le vetrine..." disse ammiccando, a quel punto gli attaccai in faccia, e subito dopo pensai che magari non sarebbe stato male.
prendo le mie cose e scendo, fortunatamente era ancora li, con quell'aria da saccente ma comunque felice di vedermi, mi siedo in macchina a fianco a lui, "dove mi porti?" chiesi, "al mare" mi rispose.
durante il tragitto mi godevo il momento, decappottabile, sedili in pelle, musica e sole, sentivo praticamente l'estate a dosso, lui era anche carino, non come scott, ma carino: era alto quanto me, robusto, col codino, occhi castani, sopracciglia folte e curate, senza barba, si vestiva sportivo, quel giorno portava una maglia della the north face bianca con dei jeans sul nero/grigio, aveva anche un giochetto abbinato sui sedili dietro, una mano sul volante e l'altra fuori dalla macchina che teneva una sigaretta, metteva solo musica di tendenza alla radio, con il volume altissimo come se si dovesse far sentire dalle persone di new york.
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million zero
Romancelei non lascia nulla al caso, ma il caso gli gioca brutti scherzi. un lui è seccante e l'altro arrogante.