capitolo 2

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Sapevo che quella lettera non ti sarebbe piaciuta, eppure per una volta ero stato egoista pensando di più a me che agli altri.  avevo scritto tutto e inviato.  ora che lo avevo fatto continuavo a chiedermi perché lo avessi fatto. Alla fine era stata colpa mia se te mi avevi lasciato.  ti amavo così tanto. te invece non riuscivi più a continuare. non sono riuscito a tenerti con me. te ne stavi andando perché qualcuno era riuscito a prenderti. ti amo talmente tanto che quando facevamo l'amore non mi accorgevo che tu continuavi a chiamarlo. sai, quando scoprii di essere rimasto incinto, ero talmente felice. avremmo creato la nostra famiglia ma mi ero soltanto illuso. quel giorno volevo dirtelo ma tu avevi deciso di non ascoltarmi e decidere di lasciarmi. ricordo ancora le tue parole: "tae ascoltami. voglio finire la nostra relazione " io rimasi bloccato e tu continuasti: "mi dispiace ma non posso più continuare. non ti amo più,  non riesco piùad amarti. mi sono innamorato di un'altra persona, mi sono innamorato di jimin" e fu lì che tutta l'idea di felicità e di futuro crollò. avevo così deciso di non dirtelo. te ne eri andato e io ero crollato. avevo deciso che lo avrei cresciuto da solo. non potevo dirtelo.
jin mi era sempre stato accanto. era l'unico a cui avevo detto tutto ciò. continuava a ripetermi che dovevo dirtelo ma io non lo ascoltavo.
poi jin venne a scoprire da jimin che avevate deciso di mettere su famiglia. jimin aspettava il vostro cucciolo. mi ricordo ancora quella notte dopo che lo venni a scoprire. avevo pianto quasi tutta la notte tenendomi la pancia fino poi a crollare addormentandomi. ma fu solo una delle poche cose che mi distrussero. io portavo in grembo nostro figlio. portavo in grembo il figlio che è morto.
è morto dopo che tu mi hai rifiutato come tuo compagno. stavo davvero male. perderlo fu il dolore più grande. l'unica speranza di riaverti, l'unica cosa che mi legasse ancora a te, l'unica mia felicità, se ne era andata.
jin lo scoprì subito. ricordo ancora quanto fosse arrabbiato con te. voleva picchiarti a sangue. lo avrebbe fatto. ma io ero riuscito a fermarlo. la colpa era solo mia. te ne eri andato e il mio cucciolo era morto. tutto per colpa mia.
passavo tutte le sere a piangere, per il bimbo, per te.
ma non serviva a nulla.
~
scossi la testa cercando di non pensare ai ricordi. eppure continuavi ad occupare la mia testa.
jin entrò in casa insieme al suo compagno. stavano bene insieme. tutte le volte che si guardavano, sorridevano. namjoon, si chiamava così, era diventato mio amico. gli avevo raccontato quando un giorno si aspettava jin. inutile dire che anche lui si era arrabbiato. dicono che dovevo arrabbiarmi anche io, no io non ne trovavo il motivo. perché dovevo arrabbiarmi con te? te non avevi fatto nulla. la colpa era sempre stata mia.
i due ragazzi entrarono con tre pizze. mi alzai per apparecchiare. ormai vivevamo tutti insieme. e quante volte li ho sentiti. oddio!
iniziammo a mangiare le nostre pizze. i due mi guardavano tristemente. ormai non sorridevo più. non ci riuscivo più. l'unica cosa che mi avrebbe fatto felice sarebbe stato il tuo ritorno.
il telefono squillò. mi alzai a malavoglia e mi avvicinai ad esso. alzai la cornetta e un debole "pronto?" uscì dalle mie labbra. ci fu un leggero silenzio in cui fui tentato di chiudere la chiamata. ma la tua voce mi fece bloccare. avevo iniziato a sorridere. feci venire jin accanto a me lui corse raggiungendomi. misi il vivavoce per ascoltare.

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