Peter

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La morte è strana, sei abituato a vedere qualcuno, magari anche tutti i giorni e improvvisamente quella persona diventa solo un insieme di ricordi, come una storia ambientata nel passato che una volta conclusa è come se il tempo si fermasse ed i suoi personaggi smettono di esistere, tranne che nelle pagine che parlano di loro.
Quasi ognuno di noi ha paura di morire, ma se ci venisse chiesto il perché davvero in pochi saprebbero dare una risposta. Perché la morte non è dolorosa per chi se ne va, tanto quanto lo è per chi rimane. Ma forse ciò che ci spaventa di più della morte è che ci fa sentire impotenti, non si può sconfiggerla, non possiamo salvare noi stessi ma soprattutto, non possiamo salvare chi amiamo.
E questa sensazione di impotenza era l'unica cosa che il vecchio Peter riusciva a provare dopo la morte della sua amata.
Avevano trascorso una vita insieme, prima che lei, sulla soglia degli ottant'anni, venisse colpita da una grave malattia che in pochi mesi la portò alla morte.
Da quel giorno Peter non riusciva a trovare una sola ragione per vivere, era vecchio, si stancava in fretta, i suoi figli vivevano ormai lontani da lui, con le loro nuove famiglie e non sembravano preoccuparsi troppo per loro padre, giusto una telefonata a Natale, prima di iniziare i loro festeggiamenti.
Peter sapeva che non avrebbe vissuto ancora molti anni, ma senza il suo amore vicino, che senso aveva rimanere al mondo anche un solo minuto in più?
Era un freddo lunedì di dicembre quando prese la grande decisione, la neve circondava la sua casetta lontana dal paese, facendolo sentire ancora più solo. Si diresse in soffitta, prese uno dei suoi vecchi fucili da caccia, guardò ancora una volta il paesaggio innevato attraverso la finestra, cercando di ricordare un'ultima volta ogni singolo momento insieme alla sua Anne, poi girò il fucile puntando alla sua testa.
Un ultimo respiro profondo prima di premere il grilletto e poi...<<fermo!>> disse una voce sconosciuta a Peter, che fece un salto per lo spavento.
Dal fondo della stanza apparve un uomo di circa trent'anni, Peter indietreggiò per paura, ma poi qualcosa nell'uomo misterioso lo colpì: era vestito molto bene, i suoi capelli erano neri ed apparivano in ordine e molto curati; ma ciò che fece pietrificare Peter furono i suoi occhi, erano di un blu molto intenso e sembrava che alle sue iridi fosse stato disegnato un contorno nero ed estremamente preciso, facendole sembrare due piccoli corpi celesti che fluttuavano nello spazio della stanza illuminata solamente da due piccole finestre.
Occhi molto belli e rari, così rari che Peter aveva conosciuto solamente una persona con la fortuna di averli uguali...Anne!
<<Tu...tu sei un parente di Anne? Come hai fatto ad entrare in casa?>> chiese Peter. <<Ciao, alcuni dicono che io sia il diavolo, altri mi conoscono come "l'uomo della grande scelta" ma puoi chiamarmi Darryl>> disse l'uomo << il diavolo? No, dev'esserci un errore, sono un brav'uomo, non posso andare all'inferno!>> rispose l'anziano in lacrime.
Darryl sorrise, i suoi denti erano bianchi e perfetti, poi con voce estremamente calma replicò <<tranquillo, non sono qui per farti del male. Ma so il motivo per cui non puoi più vivere e posso risolvere il tuo problema...ridandoti la tua Anne!>>.
In Peter iniziarono a scatenarsi migliaia di emozioni, come un tornado: la speranza di averla di nuovo al suo fianco lottava con la tristezza di averla persa; la felicità al solo pensiero di poterla riabbracciare lottava con la rabbia:<< se questo Darryl fosse un truffatore che si sta prendendo gioco di me? Un pover'uomo distrutto dalla morte di sua moglie>> pensava.
Alla fine però, furono le emozioni negative a prevalere, Anne era mancata da più di un anno, era impossibile che tornasse in vita, forse si trattava di uno di quei pazzi che si definiscono "sensitivi" per spillare soldi alla gente. Ma l'anziano signore non credeva a queste cose e non avrebbe mai permesso che qualcuno guadagnasse approfittando della morte del suo amore.
"L'uomo della grande scelta" rimase a guardare Peter confuso per qualche minuto, sembrava preparato, anzi abituato, a questo tipo di reazione quindi, prima che l'uomo potesse dire qualcosa aggiunse:<< stai tranquillo ed ascoltami, tutto ciò che ti dirò è vero, Anne tornerà da te, ma dovrai prendere una decisione e rispettare alcune regole>> Peter fece un respiro profondo e con gli occhi lucidi e le guance ancora bagnata dalle lacrime si mise ad ascoltare Darryl.
<<Tornerai al giorno precedente alla morte di Anne, ma le cose andranno diversamente dal passato, lei non morirà, o almeno non quel giorno. Hai due opzioni: se scegli la prima, tu ed Anne trascorrerete ancora un anno insieme e dopo un anno esatto morirete entrambi. Se invece scegli la seconda opzione, riavrai tua moglie per un mese, successivamente tu morirai e lei continuerà a vivere, finché non morirà in futuro per cause naturali. Ma ricorda bene, lei non sa di essere morta e se fai parola con lei o con qualcun altro di tutto ciò, morirete entrambi all'istante e soffrendo molto>>.
Non ci volle molto prima che Peter urlasse:<< la prima!>>. Darryl fece un cenno con la testa e poi scomparve.
Peter rimase solo nella penombra della stanza, nulla sembrava essere cambiato e scoppiò nuovamente a piangere, coprendosi il volto con le mani.
Pochi istanti dopo udì un insieme di voci registrate che sembravano provenire da una radio, scostò le mani del suo viso e subito non riuscì a credere a ciò che vedeva.
Si trovava nella cucina di casa sua, il paesaggio all'esterno non era innevato, ma autunnale e pieno di foglie secche, la radio era accesa e qualcosa cuoceva dentro al forno, diffondendo un profumo squisito in tutta la casa.
Peter si avvicinò lentamente alla porta della sala ed intravide la sagoma di una persona seduta sul divano,non aveva dubbi: si trattava di Anne.
Le corse incontro in lacrime ed iniziò ad abbracciarla << amore mio, mi sei mancata>> urlava << tesoro, non soffrirai mica di Alzheimer? Ti ho mandato cinque minuti fa a controllare l'arrosto e ti sono mancata?>> rispose Anne confusa.
La donna non sembrava malata, ma in salute e piena di energie, era proprio come Peter amava ricordarla, bella e felice, con i grandi occhi blu che brillavano.
Peter si ricordò di ciò che gli aveva detto Darryl, guardò nuovamente la moglie e poi scoppiò a ridere. Sapeva che quello sarebbe stato il miglior anno della sua vita, anche se l'ultimo.
La coppia trascorse un anno felice, amandosi ogni giorno; erano sposati da più di cinquant'anni ma conservavano ancora l'entusiasmo di due ragazzini innamorati.
La sera del trecentocinquantacinquesimo giorno si recarono a dormire, Peter era un po' agitato ma dovette nasconderlo per non dare spiegazioni ad Anne. Dopo un ultimo "ti amo" si addormentarono, e fu nel sonno che morirono, abbracciati.

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⏰ Last updated: Jan 25, 2020 ⏰

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