through the dark

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i wish that I could take you to the stars
i'd never let you fall and break your heart
and if you wanna cry or fall apart
i'll be there to hold you

gli gira la testa e fa decisamente troppo caldo, oggi si è esercitato sui giri e crede di averne fatti più di dieci, dato che ora vede tutto sfocato e ha anche un po' di nausea, considerato che è tutto il pomeriggio che si esercita.
la calzamaglia si è inesorabilmente attaccata alle gambe snelle e toniche del ragazzo che ora tenta disperatamente di levarsi di dosso quello strato di stoffa che lo sta comprimendo troppo per i suoi gusti.
è costretto a sedersi causa sensazione di nausea che gli parte dal fondo dello stomaco e arriva fino a toccargli l'ugola, appoggiandosi al muro sporco e crepato di quello spogliatoio pieno di ragazzi muscolosi, sudati e con le nocche e il naso macchiate di sangue.
tutti lo guardano un po' strano, come sempre d'altronde, con quell'aria supponente e decisamente fastidiosa, dal suo parere.
i suoi capelli neri ricadono alla perfezione sugli zigomi perfettamente scolpiti, le ciglia lunghe velano lo sguardo docile del ragazzo che ora sta lavorando con le dita per slacciare le proprie scarpe, rivelando macchie di sangue al di sotto di esse.
sbuffa ancora mentre cerca di staccare la sua pelle dal tessuto morbido della calzamaglia e il gruppo di ragazzi del corso di box si appresta a uscire, tirandogli tanti scappellotti in successione, aggiungendo frasi come 'ciao principessa' oppure 'ci vediamo venerdì pasticcino', dette con un tono viscido che portano Nicolas a passarsi una mano nei capelli cercando di rilassarsi per evitare di piangere, come sempre d'altronde.
sta quasi per farlo quando sente dei rumori provenire dal bagno capisce di sono essere solo, sono rumori strani, come di chi sta cercando di soffocare i colpi di tosse, e così decide di andare a controllare, insomma, i ragazzi del corso di box sono sempre stati degli infami con lui ma non vuole abbassarsi al loro livello. si avvicina al bagno e vede una figura accasciata sul bordo del water a rigettare probabilmente tutto il contenuto del suo stomaco.
non sa bene chi sia, non crede di aver mai prestato a lui la sua attenzione in tutti questi anni, e nel momento in cui si alza si rendo conto di avere commesso un errore madornale, considerato che il ragazzo che vede è bellissimo, ha gli occhi scuri e i capelli corti, è alto, muscoloso, indossa solo una canottiera con la scollatura larga, dei pantaloni da basket e ha gli occhi e le labbra lucide. si avvicina a lui cautamente, considerato che è un pugile e ha un po' paura di venir menato, e bussa alla porta del bagno

'ehm, tutto bene amico?'

amico? ha appena detto a un fregno colossale 'tutto bene amico?', che figura di merda

Nicolas si ritrae leggermente solo quando il lottatore inizia ad alzarsi e a farsi strada verso le panche dello spogliatoio, tenendosi lo stomaco con le mani e cercando di non vomitare di nuovo

'non esattamente, no'

biascica a mezza bocca, mentre, sedutosi sulla panchina, si toglie con naturalezza la canottiera, lasciando Nicolas con la gola decisamente troppo secca.
gli si siede accanto e continua nella sua impresa di levarsi le calze nel mentre che il ragazzo si applica del ghiaccio istantaneo sulla stomaco, in corrispondenza di una macchia violacea enorme, e lo sguardo del ballerino muta da curioso a preoccupato, mentre cerca di non darlo a vedere

'credo di aver esagerato questa volta'

come se avesse sentito i pensieri del riccio

'sai, non sono uno che si regola facilmente, ma piuttosto, tu mica sei il ragazzino che i miei compagni sfottono sempre? sei Nicolas giusto?'

al ballerino si gelò il sangue nel mentre che annuì, ecco lo sapeva che avrebbe dovuto stare nel suo e non andare in bagno, ora si beccherà come minimo una raffica di insulti omofobi e forse anche qualche pugno o calcio

'oh beh piacere sono Dario, grazie per essermi venuto a controllare, non mi piace farmi vedere dagli altri così, però tu mi sembri un tipo a posto, e poi non mi sembri messo tanto meglio di me'

disse il pugile alludendo ai piedi completamente rovinati di Nicolas, che nel frattempo crede di avere un attacco cardiaco per quanta paura di essere picchiato ha avuto. Inoltre non ha molta voglia di parlare di come ultimamente stia male a causa di diverse cose e di come gli sia arrivato a pesare persino andare a ballare, quindi decide di troncare quella conversazione così strana, di prendere tutte le sue cose e di andarsene di corsa, congedando quel ragazzo così carino con un 'ciao' detto in modo imbarazzato, considerando che quel ragazzo infondo non ha fatto niente di male se non essere stato così gentile con lui e averlo fatto sentire normale anche dentro la sua calzamaglia.

fine line / nicario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora