Madison pov
Io: no!! Tu non verrai con me in Italia chiaro? Io non ne posso più !
Niall: ma che ti prende?? Prima venivo a vedere tutti gli esami! Perchè ora no? E poi abbassa i toni signorina ti ricordo ancora che tu in questa casa e per la legge sei mia figlia!
Io: certo! Quando non ti sta bene qualcosa ti appelli alla legge! La legge lo sa che ti scopi tua figlia eh papino???
Niall: Madison la mia pazienza ha un limite. Ti prego tesoro calmati e ragioniamo. Lo sai che io cerco sempre di capirti ma questa storia non mi piace per niente! Non hai il diritto di parlarmi così!
Io: no che non mi calmo!!!!! Perchè tanto si fa sempre come dici tu! E a questo punto preferisco beccarmi un'altra punizione e tenerti testa piuttosto che lasciarti vincere di nuovo!!
Niall: versare lacrime ora non servirà a salvarti il culo! E dato che in Italia ci vai con il mio jet e i miei soldi , io verró con te sono stato chiaro?!
Io: ti... ti odio!!!!
Niall: Mad non lo voglio ripetere di nuovo piccola. Non sono tranquillo se non sei sotto il mio controllo quindi verró con te come sempre . Adesso ti calmi e ti siedi a tavola perchè Tara ci ha già preparato la cena e poi hai bisogno di stare tranquilla per continuare a studiare. Forza. Basta con i capricci per oggi.
Io: No!!!
Sfidare Niall non è stata una bella idea . Sono scappata dalla sua presa e mi sono rintanata in camera di Sean, peccato che ha tolto le chiavi da ogni porta della villa e sono praticamente in trappola.
Niall: mhhh... Madison. Mi dici perchè devi sempre farmi fare il cattivo? Vivi con me da quasi un anno, ancora non hai nemmeno diciassette anni e sei sotto la mia tutela legale. Hai gli esami a scuola e io devo scaldarti il culo ogni sera?
Io: no!! Non è giusto non voglio...
Niall: bhè dovevi pensarci prima di fare la scenetta patetica di sotto stamattina e di continuare ora! Vieni fuori e da brava bambina affronta la tua punizione.
Io: no ti prego... faccio quello che vuoi.. davvero Niall davvero...
Niall: errore piccolina... come mi chiamo?
Nemmeno il tempo di riuscire a rispondergli che mi becco una sculacciata fortissima. Mi blocca contro il pavimento e mi punisce, come ogni giorno ormai.
