Capitolo 2

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Forse la relazione con Harry Styles, studente del college, supersexy e con una voce da favola, non era poi così facile come Rosy immaginava. Dopotutto nemmeno ai suoi genitori piaceva il fatto che sua figlia uscisse con un maggiorenne spesso e volentieri ubriaco e strafatto, per questo era ancora rinchiusa nella sua casa, costretta a guardare sciocchi reality show. Fortunatamente quella sera le avevano permesso di usare il cellulare, così bombardò Harry di messaggi, nonostante sapesse che aveva il suo primo concerto insieme agli altri ragazzi, avrebbe davvero voluto vederli.


"Rosaly, dovremmo parlare." Esordì suo padre, George, sedendosi nella poltrona di fianco a lei, si aggiunse anche la madre, Meredith, che si appoggiò al bracciolo. La mora sbuffò appoggiando il telefono sulle sue gambe -parte la ramanzina.- 


"Vogliamo parlare di Harry e dell'impatto che ha avuto sulla tua vita." Continuò George, guardando la figlia che stava fissando un punto indefinito di fronte a sè. 

Per lei Harry aveva avuto solo un impatto positivo, l'aveva fatta sentire amata e accettata e per la prima volta nella sua vita, nessuno provava a giudicarla o ad insultarla, o almeno non in modo diretto. Purtroppo i suoi genitori non la pensavano affatto allo stesso modo, per loro Harry era un oggetto usato da Rosy per ribellarsi alla loro severa educazione, un ragazzo maleducato con tanti tatuaggi e troppa autostima, ma loro non conoscevano Harry non come Rosy. 


"Se vuoi parlare male di lui, allora parla con la mia segreteria telefonica, forse lei ti ascolterà." Rispose seccata la mora, sapeva che i suoi genitori non avrebbero mai speso una parola buona su Harry.

 "Rosaly, vogliamo solo il meglio per te, ed Harry non è il meglio!" George alzò la voce, non accettava che sua figlia si rivolgesse con questo tono alla sua famiglia, soprattutto se era per difendere il criminale che era Harry.

 "Vaffanculo papà, tu eri esattamente come lui!" Rosy era intenta a scappare in camera sua, voleva evitare di prendersi uno schiaffo in faccia. 


"Non ti azzardare mai più ad usare un linguaggio simile." La minacciò il padre alzandosi per mettersi davanti a lei. 


"Vaffanculo." Rispose nuovamente Rosy, ricevendo una sonora cinquina sulla sua guancia sinistra.

 "Va in camera." Ordinò George, la figlia non se lo fece ripetere due volte, uno schiaffo le bastava. 

Così corse velocemente in camera sua, riprendendo segretamente il suo telefono, giusto nel caso avesse avuto bisogno di Harry nel bel mezzo della notte. Chiuse a chiave la porta della sua camera e si infilò velocemente il suo pigiama, che comprendeva un grosso felpone di Harry e un paio di suoi vecchi boxer. Dopodiché si sdraiò sul letto e, dopo essersi imboccata sotto il piumino, chiamò Harry.
Dopo cinque squilli, scattò la segreteria. Rosaly sospirò e gli inviò un messaggio, probabilmente era ancora sul palco o magari era disperato perché nessuno si era presentato all'evento. 


Rosy: smettila di far scoppiare le ovaie alle altre ragazze e vieni qua da me.
Non si aspettava una risposta, Harry poteva essere ovunque, anche stravaccato sul divano con una birra, la quinta della serata, insieme ai suoi amici a ridere senza un vero motivo. Ma quando il suo telefono vibrò, la ragazza si rese conto che non era affatto una notifica di twitter, ma un messaggio da parte del suo ragazzo.


Harry: sto arrivando, ma sappi che hp becuto un po


La ragazza ridacchiò leggermente, sperò vivamente che qualcuno lo accompagnasse, non voleva che guidasse da brillo, rischiava molto, ma sapeva che Harry era un ragazzo ragionevole anche da ubriaco. Quindi si mise ad aspettarlo, sperando che arrivasse presto perché la guancia bruciava sempre di più, ma era abituata a queste "dimostrazioni d'affetto" da parte del padre e pure Harry lo era. Spesso era andato a trovarla dopo una lite manesca con il padre, spesso era andato da lei a braccia aperte e a farla piangere sulla sua spalla per farla sfogare e farla sentire amata. Rosy aveva ricambiato più volte il favore ad Harry, accarezzandogli i ricci, accogliendolo nel suo letto solo per coccolarsi, quando il riccio aveva avuto una brutta giornata o quando veniva, anche lui, trattato male in casa. Si completavano a vicenda, nonostante il più grande non fosse del tutto fedele nei suoi confronti, ma Rosy cercava di non farci caso, non voleva litigare con lui. Quando un leggero bussare sulla sua finestra risuonò nella sua piccola stanza, Rosy scattò in piedi ed andò subito ad aprire. Niall stava reggendo Harry, visibilmente ubriaco. 


"Penso che vomiterà a breve." La avvertì a bassa voce Niall, che nel frattempo aveva fatto sdraiare il riccio sul morbido letto. Rosy sospirò, un Harry così ubriaco non l'avrebbe aiutata affatto, così abbracciò Niall cercando sollievo tra le braccia dell'irlandese. Il biondino ricambiò sorridendo, adorava abbracciare le persone, soprattutto chi era più piccolo di lui.


"Odio quando si ubriaca.." Ammise a se stessa e a Niall voltandosi verso il maggiore che era sdraiato inerme sulla sua parte di letto. 


"Dovresti lasciarlo." Niall ribattè facendo sobbalzare Rosy, non le era mai saltata in mente una cosa del genere.

 "Ro, apri gli occhi! Finchè non ci scopi, lui andrà con altre ragazze!" Il biondo aveva ragione, Rosy lo sapeva, ma non lo avrebbe mai accettato, avrebbe continuato a fingere di non sapere nulla. Poteva tranquillamente continuare ad ignorare i numerosi messaggi e le numerose foto hard che Harry riceveva ogni giorno da ragazze diverse.

 O poteva anche lasciar stare il riccio, ma lei era innamorata e sperava che un giorno anche Harry si innamorasse di lei. "Ho sedici anni." Mormorò la mora sedendosi di fianco al suo ragazzo, gli prese la mano e gliela strinse. "Io non lo toccherei troppo, è appena uscito da un'orgia."

 Affermò Niall facendo rabbrividire Rosy che si affrettò a lasciare la mano del riccio. Doveva risolvere la cosa, non poteva continuare a stare con un ragazzo che non le restava fedele e non poteva neanche donargli la sua verginità, o almeno non adesso. 


"Lo lascio qui, ci vediamo domani a scuola." Sussurrò il biondino lasciando un bacio sulla fronte di Rosy, prima di saltare dalla finestra e raggiungere la sua audi nera. 


Rosaly sospirò, guardò l'Harry addormentato sul suo letto con la fronte sudata e i ricci scompigliati da chissà quali mani. La temperatura in casa era abbastanza alta, così Rosy decise di togliergli la maglietta, non per scopi loschi, solamente per evitare che il suo ragazzo soffrisse il caldo, cercò di fare il più piano possibile ma il riccio si lamentò ad alta voce. 


"Shh, dormi Haz.." Mormorò Rosy, riuscendo finalmente a togliergli la maglia. Il riccio sorrise leggermente, poi aprì gli occhi e allungò una mano verso il viso della ragazza facendola avvicinare al suo. 


"Che fai.. approfitti di un Harry ubriaco?" Biascicò facendola ridacchiare, avrebbe potuto farlo se non fosse stata una vergine.

 "Non è carino, sai? Io non lo farei mai con te.." Continuò prima di far scontrare le loro labbra in un bacio confuso e passionale. Le piccole dita di Rosy si infilarono tra i capelli del più grande mentre saliva a cavalcioni su di lui, le mani di Harry erano scese sui suoi fianchi che fece scontrare con i suoi facendosi scappare un gemito che costrinse i due a fermarsi. 


"Dovresti.." Farfugliò Harry, cercando di formare una frase sensata nella sua testa, "tu.. io.. sono ubriaco e se ti facessi.. insomma non lo so." 


Rosaly rimase a fissare le sue iridi verdi, Harry la stava rifiutando.


"Mio padre mi ha picchiata." Si affrettò a dire prima di incollare nuovamente le loro labbra, ma Harry non sentì ragioni e la staccò con forza.


"La tua guancia. L'avevo notata ma pensavo fosse colpa dell'alcol. Dannazione Ro, come mai non me lo hai detto subito!?" Harry ringhiò alzando il tono della voce. 


" Sh, sta zitto cazzo." Rispose la mora posandogli un dito sulle labbra. Harry sembrò dimenticare quel discorso, morse piano il polpastrello della ragazza prima di circondarlo con le labbra e fissandola negli occhi, Rosy sapeva a cosa stesse alludendo.

"Sei un idiota." Ridacchiò sbottonandogli i pantaloni, "ti faccio questo pompino ma se domani non parliamo della nostra relazione te lo stacco a morsi il cazzo, intesi?"


Harry rise cercando di fare il più piano possibile, "intesi, tigre." 

Rosy sorrise lasciando un bacio sulle labbra di Harry. 

"Sei logorroica anche nei momenti eccitanti, ti amo così tanto." Mormorò il riccio fissando i suoi occhi in quelli di Rosy, che a quelle parole sbiancò.
E se non fosse stato l'alcol a farlo parlare?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 27, 2020 ⏰

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