Saliamo in macchina e vedo questo ragazzo alla guida. Ciuffo ribelle e ricciolo, occhi scuri pieni di odio, come quelli del suo amico, presumo.
"io sono Edoardo"
Dice con voce tranquilla
"e lui Giovanni"
Continua indicando il ragazzo dagli occhi azzurri, ma pieni di dolore.
"piacere, io sono Chiara. Lei Carlotta"
Riesco a notare i suoi occhi che mi fissano in modo molto ambiguo dallo specchietto retrovisore.
In questa macchina c'è un profumo di nuovo. Immagino sia da poco che ce l'ha. Direi che ha circa 20 anni, ma dalla faccia non mi sembra un ragazzo studioso, ci avrà messo un bel po' a prendere la patente. Ma lo scoprirò con le mie doti da stalker.
"dove andate di bello?"
Carlotta stava per dire la verità, ma la fermo subito.
"in realtà non avevamo programmato nulla.."
Ero un po' imbarazzata nel dirlo, non sono molto brava a mentire. Guardo Carlotta e la tranquillizzo con uno sguardo di conforto. Anche lei non è abituata a mentire, anzi non mente mai. Non so se descriverlo come un pregio o un difetto, forse un po' entrambi.
"beh, vi va di andare a fare un giro in centro? Giovanni è qui da poco e devo ancora fargli vedere il Colosseo"
Si mettono a ridere insieme, mi hanno dato l'impressione di presa per il culo, però detto sinceramente, la vita è una e voglio viverla al meglio. Sono abituata ad aggrapparmi al destino, ci credo molto. Non penso che tutto accada così, per caso. Ogni cosa ha la sua ragione. Non so se il Dio di cui tutti parlano in realtà è il destino di ognuno di noi, o forse è Dio a creare il nostro destino. Non lo so, troppe domande per la testa.
"non lo so, non mi semrb.."
Interrompo subito Carlotta e le tiro un occhiataccia che fa capire tutto.
"si, ci stiamo!"
Noto che Edoardo fa un sorriso compiaciuto. Non so se sia una buona idea, non li conosciamo nemmeno. Magari ci portano dietro un muretto e ci violentano, o peggio ci drogano, ci rapiscono e ci tengono in ostaggio per avere dei soldi..quante domande e quanta confusione che ho in testa ultimamente.
L'adolescenza è così bella, ma è anche a sua volta tanto tanto complicata.
"stai tranquilla, andrà tutto bene"
Sussuro a Carlotta, prendendole la mano. Lei annuisce e mi sorride, questa cosa mi tranquillizza, credevo che se la sarebbe presa con me.
Durante il tragitto siamo rimasti tutti in silenzio, almeno con la bocca. Io e Edoardo ci lanciavamo degli sguardi dallo specchietto, mi sta mangiando con gli occhi.
Guardo fuori dal finestrino. Ma quanto è bella Roma?! Non sono nata qua, ci siamo trasferiti quando avevo 10 anni, per motivi di lavoro di mio padre. Mi sono affezionata subito a questa città, sono stata bene fin da subito. Prima mi trovavo a Milano, niente male, ma Roma mi piace molto di più, mi trovo meglio per un sacco di cose.
"siamo arrivati!"
Edoardo e Giovanni scendono dalla macchina. Io e Carlotta volevamo fare lo stesso ma le porte erano bloccate. Mantengo la calma, e per fortuna va tutto bene. Dopo neanche 2 secondi Edoardo mi apre la porta e mi fa scendere dall'auto, chiudendo la porta, senza farmi scomodare più di tanto.
Portiamo Giovanni a vedere il Colosseo dopo di che ci fermiamo in un bar a bere qualcosa. Mi è ancora strano il fatto che sono con degli sconosciuti in un bar a bere un caffè.
"allora..."
Giovanni prova a iniziare un discorso e devo dire che non fallisce.
"quanti anni avete?"
Carlotta risponde e loro si guardano e sorridono, capirò anche il perché di questo.
"io ne ho 19, a metà giugno ne farò 20"
Allora avevo azzeccato, Edoardo è sulla ventina.
"io ne ho già fatti 20, sono il più grande qui!"
Giovanni usa sempre un tono strano, non mi convince per niente. Sembra un ragazzo che vuole sempre essere superiore agli altri, poi magari mi sbaglio. Speriamo.
"ma andate ancora a scuola?"
Ci chiede Edoardo, stranamente guardando me negli occhi.
"sisì, in realtà dovevamo andare oggi"
Mi fermo un attimo e faccio un sorrisino da furbetta.
"ma io non avevo voglia e.."
"e nemmeno io"
conclude Carlotta mettendosi a ridere e io la seguo.
Riesco a mentire per un po' ma alla fine dico sempre la verità, purtroppo o per fortuna.
"cazzo!"
Noto l'espressione preoccupata e imbarazzata di Carlotta.
"cosa succede?"
"ho lasciato il mio telefono in macchina, in bella vista.."
Sbadate entrambe, anche per questo siamo migliori amiche.
"dai Edo dammi le chiavi che lo vado a prendere"
"nono, Giovanni tranquillo vado io"
Lo tranquillizza Carlotta. In tutto ciò spero che vadano insieme, così io e Edoardo riusciamo a stare da soli. Voglio vedere se questo ragazzo riesce a sorprendermi. È evidente che c'è stata un attrazione fisica dal primo momento. Ho ancora impresso il suo sguardo fisso sul mio corpo.
"va beh dai, ti accompagno"
Carlotta e Giovanni si alzano e prendono le chiavi.
"torniamo subito"
Mi dice Carlotta.
Tra di noi c'è sempre stato un rapporto e un dialogo di fiducia.
"ma sai che mi ricordi un sacco la mia ex? Però a differenza sua mi sembri più simpatica"
"non so se prenderlo come un complim..
"e più bella"[...]
{continua}