Prologo - c'era qualcosa che desideravo

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Harry's pov

Sentii il rumore della sveglia suonare e mi alzai dal letto di colpo, ricordando che, oggi dovevo sbrigarmi. Alla prima ora, a scuola, c'era la Grimmel, una donna spietata con i suoi alunni. Mi vestii velocemente indossando i soliti jeans neri attillati e una felpa presa a casaccio dall'armadio. Scesi le scale per recarmi in cucina a fare colazione. Mia sorella Gemma era già seduta al tavolo con in mano la sua tazza di caffè.

"Hei fratellino" mi diede un leggero bacio sulla guancia ed io contraccambiai il suo gesto. "Hei sorellona." affermai. Mi sedetti al tavolo con lei dopo essermi versato il caffè nella tazza e averci messo tre cucchiaini di zucchero. Forse dovrei smetterla di metterne così tanto, pensai. Sorseggiai il caffè in fretta pensando alla prima lezione che avrei avuto quella mattina. Che inferno. Mi recai in bagno,cercai di pettinare i miei capelli arruffati e sbarazzini che di sistemarsi non ne volevano sapere e scesi, questa volta, pronto per una nuova lunga e noiosa giornata di scuola. Salutai di nuovo Gemma con un piccolo buffetto sulla guancia ed uscii di casa. Mamma era a Berlino per lavoro e quindi, questa settimana, io e mia sorella eravamo soli in casa.

Alla fermata del bus, vidi arrivare di corsa Niall, scusandosi subito dopo per il ritardo - anche se non lo era- e salimmo nel mezzo.

Entrammo in aula di fisica e la professoressa era già li. Ma dio! Com'era possibile che questa donna arrivava sempre così presto?! Bene. L'ennesimo ritardo assegnato sul registro, ormai, elettronico. Anche la scuola si era modernizzata con nuovi computer, tablet e perché no, anche una bella rinfrescata a quei muri che non venivano toccati da secoli. "Guai a chi li sporca!" mi ricordavo ancora le parole della preside, quella sclerata. In classe nostra, ovviamente, Ashton lo aveva già sporcato di bianchetto. Sempre il solito idiota. "Horan, Styles sedetevi" urlò quasi indemoniata la Grimmel. Quella donna davvero era inquietante e casualmente insegnava proprio la materia che più odiavo. Fisica. Grazie al cielo, la prima e la seconda ora passarono in fretta e fortunatamente la prof non scrisse sul registro i nostri nomi. Infondo eravamo in ritardo di soli tre minuti. La terza e la quarta ora volarono con quella di ginnastica. Ci fece giocare a calcio ed io lo odiavo, non ero per niente bravo. Alla fine ero stanco morto per cui assieme a Niall, il mio migliore amico -un ragazzo dai capelli biondi, gli occhi azzurri come il ghiaccio, le guance imporporate di rosso e un sorriso sincero perennemente sul viso- decidemmo di saltare la quinta ora. Andammo quindi alla fermata del pullman e nel mentre Ashton ci raggiunse. Dopo una decina di minuti arrivò e ci andammo a sedere, come al solito, negli ultimi posti in fondo. Questa giornata di scuola era finita ed ero più distrutto del solito.

"Certo che l'ultimo anno è proprio una merda".

"Ashton, daii" disse Niall al ragazzo che si trovava di fianco a lui, rivolgendogli uno sguardo quasi divertito.

"Harry, dammi ragione almeno tu, ti prego!" mi stava supplicando.

"Ash è l'ultimo anno! Credevi fosse tutto rose e fiori?" dissi cercando di restare serio.

Ashton non mi diede risposta, ma vidi che mi osservava con lo sguardo truce. Guardai fuori, accorgendomi solo in quel momento delle villette a schiera che si trovavano dalla parte opposta di casa mia. Oddio. Casa mia. Realizzai in quel momento che la prossima fermata del bus era proprio di fronte a quella villa, la mia villa, che odiavo con tutto il cuore. Per carità, adoravo fare i festini quando mia mamma e Gemma non c'erano, ma quella casa mi dava un grande senso di nostalgia. Ero ricco - grazie a mia madre e alla sua fama negli affari - bello, sempre alla moda, simpatico, pieno di amici..beh cosa volevo di più? Eppure c'era qualcosa che desideravo, ma non sapevo cos'era, qualcosa di cui avevo la necessità di avere. L'amore? No. Io stavo con Shade, l'amavo e lei amava me. L'amicizia? Neanche. Impossibile, avevo Niall, Liam, Ashton...quasi tutta la scuola quindi no. Qualcosa di concreto? Umh..possibile. Ma cos -

"Harry!!" i miei pensieri vennero interrotti bruscamente dal biondo tinto di fianco a me. "Che c'è Niall?" chiesi acidamente. "Come che c'è?" quel ragazzo sapeva come innervosirmi quando imitava la mia voce. "Sei davanti a casa tua! Scendi, se no te la devi fare a piedi dopo."affermò. Aveva ragione. "Oh già. Grazie Nialler. Ci vediamo domani alla fermata! Ciao" lo salutai dandogli una pacca sulla spalla e gli sorrisi.

"Mi sa che hai bisogno di mangiare!" sentii da lontanto la sua risata contagiosa. Niall pensava che tutto si potesse risolvere con il cibo. Adorava mangiare ed era l'unica cosa che gli riusciva perfettamente. Era davvero impossibile descrivere quanto bene volevo a quel ragazzo, dato che ci conoscevamo dalle medie era scontato volergliene. Salutai velocemente Ashton, un ragazzo a posto, niente droga o giri strani..ma era cretino.

Mi ritrovai difronte alla villa che reputavo nostalgica rispetto alle altre, pur essendo uguali alla mia. Mi incamminai, quando mi ricordai che oggi era Lunedì. Il Lunedì, come il Giovedì ed il Venerdì, a casa mi aspettava Cristina. Cristina. Io adoravo quell'ottantenne. Una donna fantastica. Era come una nonna per me. Mi dava sempre consigli, si era sempre presa cura di me quando avevo la febbre alta. Insomma, guai se mancava e oggi avevo proprio bisogno di parlarle. Dopo questa orrenda giornata ed il litigio di ieri con Shade, mi serviva proprio parlare con lei. E poi, la cucina di Cristina era fantastica. Non credo che nessun altro sarebbe mai riuscito a superarla. Presi le chiavi dalla tasca inferiore dello zaino e aprii la porta. Mi ritrovai davanti un ragazzo non tanto alto, anche lui con dei jeans attillati neri, una t-shirt e una felpa aperta. Stava canticchiando muovendosi ritmicamente sulle note della canzone, che stava ascoltando con il suo ipod. Le cuffiette entravano perfettamente nelle sue orecchie, quasi combaciando come un puzzle. Era bello, dannatamente bello e stava pulendo il salotto con il mocho di Cristina.

Che ci faceva questo ragazzo in casa mia? E dov'era Cristina?

Spazio me

Ciao ragazze! Sto iniziando a scrivere questa fan fiction in onore dei miei larry awe. Spero vi piaccia il prologo dove vediamo un Harry stanco dalla sua giornata e che aspetta solo una persona per parlare (ovvero Cristina) ma non la trova. Al posto suo c'è un bellissimo ragazzo che pulisce il salotto di casa Styles. Abbiamo visto anche Niall e Ashton (e ahimè quest'ultimo ci sarà di rado). Ringrazio tanto Elisa.

Leggete in tante, commentate per farmi sapere e votate se vi è piaciuta!! Grazie.

Obrils xx

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