Capitolo 4

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Ero distesa sul letto a pensare e ripensare alle sue parole.
"Voglio conoscerti sul serio" me ne stavo li e non riuscivo a pensare a nient'altro. Lo facevo ogni volta che accadeva qualcosa di bello come alla fine di un concerto, quando torni a casa talmente contenta da non riuscire ad addormentarti, ecco era questa la sensazione.

Una notifica da un numero non salvato in rubrica mi distrae.

Apro il messaggio
"Posso chiamarti?💎"
Quel diamante, come potrei non collegarlo immediatamente a lui.
"La joya", il gioiello, in quel momento pensai che quel nomignolo era perfetto per lui. Aveva dentro una luce innata, come un diamante.
Questa volta era stato di parola, questa volta aveva mantenuto quanto detto.

"Si sono sveglia" gli scrivo veloce, e altrettanto velocemente sento il telefono squillare nuovamente, neanche il tempo di salvare il suo numero in rubrica che ricevo la chiamata.

"Ehi" dico semplicemente sorridendo, ma questo non può vederlo
"Hola, que hermosa voz tienes" pronuncia in prefetto spagnolo che lo rende ancora più sexy.
"Gracias! Como estas?" Metto in pratica lo spagnolo studiato in questi anni, sapevo che un giorno sarebbe tornato utile.
"Ora che parlo con te muy bien"
"Ah si?" Domando sorpresa
"Certo pensavo che non avresti risposto"
"Nah dai non sono cosi stronza come te" dico ridendo
"Solo ogni tanto" ribatte lui
"Solo quamdo serve" puntualizzo immediatamente.

Lo sento ridere, poi sospirare, faccio lo stesso.

"Allora ti va se un giorno andiamo a fare un giro da qualche parte?"
Chiede cambiando discorso
"È un appuntamento?" Cerco di capire le sue intenzioni
"Forse..allora che fai vieni?"
"Forse.." lo imito nella risposta
"Ahi ahi Sofia come devo fare con te!"
Mi fa ridere sentirlo cosi, ci piace stuzzicarci a vicenda, di questo ne siamo consapevoli, lo abbiamo capito entrambi.

"Vabbe non accetto un no e nemmeno un forse, quindi ci organiziamo e vengo a prenderti"
Si fa serio.

"Ok ok signor Dybala affare fatto" rispondo in maniera formale facendolo ridere
"Lo so Paulo sono simpatica" aggiungo poi soddisfatta
"Troppo" dice lui

Un momento di silenzio tra noi, come il tipico imbarazzo che si crea nelle prime chiamate tra due persone che si piacciono, come se ad un certo punto nessuno dei due volesse aggiungere altro per non far trasparire emozioni o sensazioni, come se nessuno dei due avesse voglia di terminare quella chiamata.
È tutto cosi bello, bello e assurdo.
Se due settimane fa mi avessero raccontato che sarebbe successo tutto questo non ci avrei mai creduto.

"Ora devo andare, se mio papà sapesse che sono al telefono con te..."
"Non mi fa più giocare!" aggiunge lui finendo la mia frase.

Ovviamente sapevamo entrambi che quello forse sarebbe stato un problema, certo non c'era nulla di male, eravamo liberi entrambi di uscire con chi volevamo però io ero pur sempre la figlia del suo allenatore, e lui era uno dei calciatori più seguiti, qualche problema poteva esserci, ma a questo non ci volevo pensare, non ancora, era troppo presto per pensare a qualsiasi cosa.

"Allora domani ti scrivo, magari ci vediamo" mi informa
"Ok perfetto"
"Allora notte Sofia" il mio nome pronunciato da lui mi piaceva di più, lo diceva in un modo tutto suo
"Buonanotte Paulo".
E cosi, con quelle parole terminai la chiamata per poi abbandonarmi sul cuscino, stanca ma felice, felice perchè sentire la sua voce mi rilassava, felice perchè si trattava di lui.

L'indomani mattina andai nel nuovo appartamento di Bea in centro per aiutarla a sistemare casa.
Dato che mancava più di un mese all'inizio delle lezioni volevo sfruttare ogni momento libero per godermi la città, la mia migliore amica, e la fine dell'estate.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 04, 2020 ⏰

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