Stelline

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Il momento tanto atteso era finalmente arrivato.

Dopo un anno esatto dall'ultima apparizione a Sanremo, erano tornati, più forti di prima, pronti a sdogare le false credenze di tutti, pronti a schierarsi contro quel mondo marcio che tanto li aveva fatti soffrire nel passato.

Sembrava passata una vita da quando Lauro ed Edoardo componevano i loro primi pezzi, chiusi ancora in una cartella del loro computer, sconosciuti a tutti e forse anche a loro stessi. Pezzi rabbiosi, che raccontavano di cuori infranti, di aspettative troppo alte e allora impossibili per due ragazzi, ai quali la vita aveva solo tolto e non aveva dato nulla.

Se avessero detto al Lauro quindicenne che un giorno sarebbe arrivato a calcare quel palco così importante, con quello che considera suo fratello, parte della sua anima, non ci avrebbe creduto. Era difficile per loro anche solo pensare di poter uscire da quel mondo corrotto, fatto di droga, sopraffazione e violenza.

Contro ogni aspettativa, ci sono riusciti. Sono riusciti a fare della loro passione il loro lavoro, a migliorarsi a vicenda e a sentirsi di nuovo degni di avere quel posto nel mondo.

"Felicità" era la parola che ricorreva furiosa nella mente di Lauro, pochi minuti prima della sua esibizione. Era felice. Felice di essere su qual palco; felice di esserci con una delle persone più importanti della sua vita, che lo aveva sorretto e guidato nei momenti più bui; felice di essere riuscito a farcela.

Alla felicità si accostava anche la paura, la paura di presentare un nuovo progetto, totalmente differente dal primo, innovativo e anticonformista.

Le ginocchia erano molli, il cuore batteva all'impazzata, le parole della canzone sembravano ormai sparite dalla sua testa.

Non riusciva a controllare tutte le emozioni che stava provando, si sentiva annegare in un mare in tempesta, sopraffatto dalla potenza di tutte quelle emozioni, indomabili onde, finché non vide una luce, la luce di un faro che l'aveva sempre guidato, Edoardo.

Il rapporto tra lui ed Edoardo non era facilmente classificabile, come tutte le cose nella vita di Lauro. Erano amici, fratelli, amanti, due pezzi dello stesso cuore che si incastrano perfettamente tra loro.

Edoardo con passo lento si avvicinò a Lauro, aveva subito notato quanto il suo amico si stesse facendo trasportare in un viaggio senza meta, in balia delle sue emozioni. Lui lo capiva subito il suo sguardo, gli bastava gettargli un'occhiata fugace per dar voce ai suoi pensieri.

Lauro per Edoardo era un libro aperto, non poteva nascondergli nulla, neanche la più piccola emozione. Da lui si sentiva capito, apprezzato e amato. Gli donava tutto l'amore che non aveva vissuto per gran parte della sua vita.

'Bastava la sua presenza vivace, il vederlo arrivare saltellando, a scacciare i suoi demoni.'

Gli prese il viso tra le sue calde mani, gli accarezzò le guance, invitando il più piccolo ad alzare lo sguardo e ad incatenarlo con il suo.

"Io credo in te, stellina.", disse con sguardo pieno d'amore. Lauro sapeva che era sincero, sapeva che poteva fidarsi di lui, così grazie a quelle parole riuscì a tornare a galla e riprese a respirare.

Adesso con l'adrenalina che gli scorreva tra le vene era pronto per salire su quel palco, pronto a fare vedere a tutti chi era davvero Achille Lauro, pronto a prendersi quel posto nel cuore di tutti.

Come volevasi dimostrare la performance fu un successo. Era sicuro che sarebbe rimasta per anni nella mente delle persone, nessuno d'ora in poi potrà dimenticare chi è davvero.

Carichi dalla performance, erano stati condotti da una persona della troupe, in un camerino alla fine del lungo corridoio. Non era male, piccolo e accogliente, forse anche troppo largo per due persone che non riuscivano a staccarsi dall'altro. Sembrava che il corpo di uno non potesse esistere, se l'altro si fosse staccato.

Stelline | AchilleLauroXBossDoms Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora