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Devi farlo

Mentre ero sdraiata sul letto con una coperta più soffice di una nuvola qualcuno bussò alla porta ed entrò subito dopo senza neanche il mio permesso, vidi che era di nuovo Jennifer

"hey..di sotto è pronta la cena"

Disse con un tono gentile ma allo stesso tempo imbarazzante,si vedeva che era impanicata ma faceva del suo meglio. Girai il viso per notare che ormai il buio incombeva nel cielo, dopo qualche secondo risposi

"arrivo subito, vado a lavarmi le mani"

Cercai di sorridere ma era inutile, perchè non mi veniva spontaneo.

Mentre cercavo il bagno fra le varie porte presi l'occasione per visitare il secondo piano, era molto semplice, aveva quattro stanze esatte più una che doveva essere il bagno, ma quale?

Alla fine le tentai tutte, porta dopo porta, e sintì il calore,l'amore di una famiglia che si amava.

Mi lavai le mani e scesi le scale per arrivare al primo piano, arrivata alla fine della rampa di scale tutti si girarono e mi sentì osservata, ma non ci facevo molto caso.

Mi sedetti all'ultimo posto della tavola libero e subito dopo guardandomi un pò in giro mi resi conto che Benjamin muoriva dalla voglia di mangiare, guardava il suo piatto pieno di pasta come se non mangiasse da un mese; dopo poco essermi seduta Christopher disse

"bene, ci siamo tutti! Allison benvenuta alla tua prima cena della famiglia Myer, speriamo in altre cene"

E tutti si fecero scappare una risata, tranne io. Jennifer aggiunse

"direi che possiamo iniziare a mangiare!"

E tutti in coro si augurarono una buona cena, credevo che non avessero finito ma invece iniziarono subito dopo a mangiare ed allora io aggiunsi

"voi non pregate?"

Tutti alzarono il viso gurdandomi negli occhi con un'espressione facciale molto basita,sembrava che non avessero mai sentito la parola pregare, e fu in quel momento che mi ricordai di quella volta all'orfanotrofio..

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La fila per prendere la cena piano piano avanzava ma io continuavo a chiedermi perchè dovessimo vestirci con queste vesti di color grigio molto lunghe, mentre avanzavo sentì una voce roca dirmi

"sei nuova qui?"

Quella domanda finì con un sorrisetto quasi contagioso. Mi sentivo sperduta in questa mensa piena di ragazze, chi più grande e chi più piccola, vestite tutte uguale

"s-si.."

"è il tuo turno"

"c-cosa?"

"è il tuo turno."

Quelle parole mi riportarono alla realtà.

-LA STORIA E' IN PAUSA, PER ADESSO VI PUBBLICO QUESTO CAPITOLO QUASI FINITO-