La casa del Dio del bosco?

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Era una giornata come tante e avevo all'incirca tredici anni quando lo incontrai per la prima volta, di solito passavo l'estate da mio nonno, in campagna e non mi ero mai soffermato sulla bellezza della natura fino ad allora, fino a quel momento in cui non vidi lui.


''Ehi ragazzino, perchè piangi?''

Quella era una voce reale? Non era la mia fantasia ad aver immaginato quelle parole? c'era davvero qualcuno in quel bosco oltre me? forse ero salvo allora, avevo passato le precedenti ore a cercare di uscire da quel dannato bosco ma non ero riuscito nel mio intento così mi buttai a terra e iniziai a piangere disperato, il buio non mi era mai piaciuto e lì non c'era nemmeno una torcia o una piccola luce in grado di far vedere qualcosa all'interno di quel bosco ofoso.  Ormai avevo perso le speranze quando sentii la sua voce, una voce abbastanza bassa e roca ma era una voce umana così subito mi alzai asciugando le lacrime e cercai di mettere a luce la figura del ragazzo davanti a me, sembrava quasi che vivesse lì ma era impossibile, no? Quando finalmente esso si avvicinò alla mia figura vidi com'era fatto, aveva una maschera in modo da non far vedere il suo viso eppure una cosa del suo viso si notava: gli occhi. Aveva degli occhi davvero belli, erano verdi e riuscivano quasi ad illuminare quel posto buio in cui erano, la sua altezza era davvero spropozionata al suo esile corpo e restai a guardarlo per qualche minuto fino a quando non sentii di nuovo le sue parole e così mi alzai e mi avvicinai a lui per cercare di ringraziarlo o per abbracciarlo ma subito lui si spostò e riuscì a farmi cadere nell'erba.

''scusa- ma non posso toccare gli umani e tu sembra che lo sia, ti sei forse perso?''                          



 Eh? Che storia era quella? Non poteva toccare gli umani? Ciò significava che lui non era UMANO? Mi alzai e cercai di pulire i vestiti restando ad osservare con ammirazione l'altro ragazzo che era davanti a me, ero affascinato da ciò che aveva detto, non era umano e quindi era forse uno yokai? Dall'aspetto però sembrava più che umano perciò mi avvicinai di nuovo a lui e cercai di toccare una sua mano ma un'altra bastonata colpì la mia povera testa, facendomi cadere di nuovo a terra, okay afferrato, non dovevo più provare a toccarlo o di sicuro mi sarei fatto uscire dei lividi in testa, che ragazzo aggressivo. Sbuffai appena e mi alzai di nuovo, alzai le mani in aria come per arrendermi e continuai a guardarlo, successivamente esso spezzò il silenzio imbarazzante che si era creato tra di noi e iniziò a parlare, facendomi cenno di seguirlo.

''come ti ho detto non puoi toccarmi, se oserai farlo di nuovo dovrò usare ancora una volta questo bastone, adesso tieni il bastone da destra e ti guiderò all'uscita del bosco, non dovrai più tornare o ti perderai.''

Restai confuso dalle sue parole ma non dissi nemmeno una parola cercando di ascoltare per bene e memorizzare il timbro della sua voce, mi guardai intorno e sentii dei passi e delle voci che parlavano, forse era vero che quel bosco era abitato dagli yokai e forse lui era davvero uno yokai, guardai con attenzione ogni singolo particolare del suo corpo anche se dalla poca luce che c'era riuscivo a vedere poco e nulla. Una volta arrivati davanti il cancello del bosco ringraziai il ragazzo con un piccolo inchino e gli sorrisi, rimasi a guardarlo per un pò e gli chiesi semplicemente il suo nome ma lui non rispose così gli dissi il mio ''masaki! io sono masaki e tu?''  Nessuna risposta così restai a guardarlo per altri pochi minuti e poi iniziai a correre verso la strada di casa ma qualcosa di strano accadde, nel vento sentii quasi un sussurro e poi un nome, ''Viserys'', sorrisi e mi guardai indietro ma ormai il ragazzo era sparito.

Una volta tornato a casa, quella sera mi tolsi i vestiti e indossai il mio pigiama ma non riuscii a dormire, riuscivo a pensare solo a quel ragazzo con quella maschera da volpe addosso, non riuscivo più a pensare ad altro, aspettai la mattina seguente con ansia, gli avevo promesso che avrei portato un piccolo dono di ringraziamento per il suo aiuto e così feci.

Quello fù l'inizio di una relazione che pochi riusciranno a comprendere.




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⏰ Last updated: Feb 12, 2020 ⏰

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𝒬𝓊𝑒𝓁 𝓅𝒾𝒸𝒸𝑜𝓁𝑜 𝒷𝑜𝓈𝒸𝑜.Where stories live. Discover now