All'inizio non avrei mai pensato che fossi tu.

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Erano finalmente riusciti a liberarsi di Kate, anche se era riuscita a scappare, e di Peter. Anche se probabilmente come ogni volta sarebbe tornato, lui trovava sempre il modo.
Stavano per tornare a casa dal Messico, i berserker potevano finalmente lasciarseli alle spalle e tornare alle loro vite di sempre. Non tutti però sarebbero tornati a Beacon Hills, Chris aveva deciso di andare alla ricerca di sua sorella Kate insieme ad alcuni dei Calavera, la mercenaria Breaden stava per partire per chissà dove e la cosa che destabilizzò di più il branco e una persona in particolare era che anche Derek sembrava intenzionato ad andare con lei. Dopo tutto quello che aveva passato negli ultimi tempi era anche normale voler allontanarsi un po' da Beacon Hills ma anche dal branco? Al momento del ritorno a casa si erano salutati e Stiles, Scott e gli altri erano tornati nella loro città. Durante tutto il viaggio Stiles sentiva qualcosa allo stomaco che gli impediva di godersi questa vittoria, cercava di non pensarci e di non darlo a vedere. Non voleva rovinarsi il bel momento e soprattutto non voleva rovinarlo agli altri, ma anche provandoci non riusciva a smettere di pensarci. Non capiva cos'era, continuò a pensarci e l'unico motivo che continuava a balzargli in testa era la partenza di Derek. Come poteva mollare così il branco? Non aveva nemmeno detto se e quando sarebbe tornato, e se avessero avuto bisogno di lui? Liam aveva gestito la luna piena arrivando lì ma aveva ancora tanto da imparare e a Scott un aiuto da Derek avrebbe fatto comodo. Il moro aveva più esperienza e poi a Stiles non andava proprio giù che il lupo preferisse sparire chissà dove con Breaden anzi che rimanere lì con loro. Insomma lei era davvero in gamba, forte e li aveva aiutati molto ma perché andare via con lei?
Aveva guidato Scott fino a dove avevano lascito le rispettive macchine, tranne lui e Kira che non erano arrivati in Messico con loro. Così dopo aver lascito Stiles e Malia accompagnò Liam, che ancora non aveva la patente, e Kira a casa per poi tornare anche lui a casa sua. Malia era fresca di patente e così dopo aver salutato tutti prese la macchina e come gli altri si diresse a casa. Stiles fece la stessa cosa, salì nella sua fedele jeep con l'intenzione di andare in centrale da suo padre ma pochi metri dopo d'impulso fece inversione e si diresse da tutt'altra parte.
Non sapeva bene cosa avrebbe fatto o detto ma sapeva che doveva farlo adesso o se ne sarebbe pentito. Era diretto al loft di Derek, non sapeva con sicurezza di trovarlo lì ma aveva immaginato che se doveva partire con la mercenaria doveva passare da lì per prendere almeno un minimo delle sue cose, per lo meno sperava fosse così. Pochi chilometri dopo parcheggiò la macchina davanti al palazzo dove si trovava il loft di Derek, scese e si diresse spedito verso l'entrata. Si trovava davanti alla porta che era l'ingresso del loft, si fermò un secondo per sentire se si udivano dei rumori all'interno e notò che qualcosa si sentiva. Senza esitare ulteriormente spalancò la porta ed entrò più sicuro che mai, anche se sicuro lo era davvero poco. Non appena vide Derek che lo guardava pieno di confusione e serio come sempre iniziò ad avere dei ripensamenti. Ma cosa si era messo in testa?
-Stiles, che diamine ci fai qui?- il castano esitò a rispondere, non sapeva cosa dire. Cosa faceva lì? Gran bella domanda, pensò Stiles.
-Dov'è Breaden?- era tutto quello che gli uscì dalla bocca e Derek sembrò ancora più confuso e se possibile anche più serio. -Doveva fare una cosa prima di partire, ma rispondi alla mia domanda- non aveva più scuse Stiles, doveva rispondere e quindi capire perché era lì. -Per iniziare perché te ne vai? Perché molli senza pensarci due volte il tuo branco? Adesso non ti va più bene?- quelle parole colpirono Derek, non gli chiarivano per niente le idee ma lo sorpresero molto. Stiles sembrava arrabbiato di quella sua decisione e non capiva perché. -Ma cosa ti prende?- Derek lasciò cadere sul divano il borsone che aveva in mano e si avvicinò leggermente a Stiles, che ancora era fermo all'entrata -Cosa mi prende? Non lo so! Non mi va a genio che prendi borse e bagagli e te ne vai con una che conosci solo da qualche mese e molli qui il tuo branco! Senza aggiungere niente, hai intenzione di tornare oppure no?- scese lo scalino e si avvicinò al lupo -Non capisco perché sei così arrabbiato! Gli altri hanno capito- Derek non nascondeva che come lo mandava al manicomio Stiles nessuno mai ma non poteva nascondere che se aveva bisogno di qualcosa era una delle prime persone che gli venivano in mente, non aveva problemi a dire che era logorroico e pressante quando ci si metteva ma doveva ammettere che era anche molto intelligente e furbo. Lo faceva impazzire e innervosire ma si era accorto che alla fine dei conti non era così male passare del tempo con lui. Anche se probabilmente non lo avrebbe mai detto a nessuno.
-Ovvio che non capisci, Sourwolf- diede un colpo non troppo forte sul petto di Derek, il moro lo guardò fisso negli occhi -Non lo fare mai più- Stiles tirò su le mani come in segno di resa, aveva cercato di non darci peso e pensava di esserci riuscito e invece eccolo qui a fare una scenata insensata. Sapendo della partenza di Derek era come se fosse tutto tornato a galla, più chiaro che mai e spaventava Stiles. Aveva capito di provare qualcosa per quel lupo scontroso, ma come poteva andare a finire una cosa del genere? Avrebbe dovuto ignorarla, che confusione sarebbe capitata, eppure sentiva che doveva dirlo a Derek, ora. Vista la sua imminente partenza non poteva perdere l'occasione, sarebbe potuto anche non tornare e poi se sarebbe andata male non avrebbe dovuto affrontarlo tutti i giorni. Sapeva che indipendentemente da come sarebbero andate le cose qui con Derek, una volta calmato, avrebbe dovuto chiarire e sistemare tante cose. Ma adesso l'unica cosa a cui voleva pensare era Derek, trovare il coraggio di ammettere al moro perché era così arrabbiato. -Stiles! Dimmi subito perché sei qui e perché ti comporti in questo modo, ho da fare- Stiles alzò gli occhi al cielo e poi di nuovo verso Derek -Proprio non ci arrivi? Dovresti sentirlo con i tuoi super sensi da lupo mannaro!- era più arrabbiato con se stesso per averlo capito così tardi che con Derek, il moro pensò che se fosse stato qualcun altro a fargli una scenata del genere lo avrebbe già buttato fuori a calci dal loft.
L'ex alfa si concentrò su cosa poteva percepire su Stiles, sentiva che era nervoso e agitato ma non capiva perché. Si fermò sul viso del ragazzo e come succedeva spesso si perse nei suoi occhi ambra che trovava davvero belli, cosa che a malapena ammetteva a sé stesso. Tra tutti proprio Stiles doveva confonderlo così? Il ragazzo pieno di sarcasmo e logorroico. Era bugiardo però se diceva che Stiles era solo quello, era molto di più. -D'accordo, volevo evitarlo e fino a poco fa ci stavo riuscendo benissimo ma poi tu hai deciso di cambiare aria e così all'improvviso mi sono detto "Fa qualcosa! Ora o mai più" quella vocina insistente mi ha portato qui a prendermela con te- Derek non disse niente, rimase di fronte a Stiles in silenzio, voleva lasciarlo continuare. Doveva sapere a che punto voleva arrivare, iniziava capire cos'era quello che sentiva verso Stiles. Doveva anche capire se ne era sicuro e se era il caso di rischiare per capirlo. -Cosa voglio concludere con questo, ho sbagliato a venire qui. Scusa, meglio che vado. Hai da preparare le tue cose- Derek era un po' deluso da come era finito il discorso, forse avrebbe dovuto dire o fare qualcosa. Stiles si girò di spalle per uscire e Derek fece un passò avanti ma poi si bloccò, il castano si era fermato -Sai una cosa? Ma chi se ne frega!- si voltò di scatto prendendo in contro piede Derek, Stiles si avvicinò al lupo e senza esitare stampò le sue labbra su quelle del moro.
Aveva il viso di Derek tra le mani, gli occhi chiusi e tutto il resto era come messo in pausa. L'ex alfa era rimasto sorpreso dal gesto di Stiles, passato lo stupore iniziale però mise una mano dietro alla schiena dell'umano e una tra i capelli del castano, ricambiando così il bacio. Questa volta fu Stiles quello ad essere stupito, credeva di aver fatto una cosa stupida e invece il bacio era ricambiato.
Derek ricambiava il suo bacio!
Bacio che si era fatto sempre più trasportato e ora le mani di Stiles erano fra il capelli del moro.
Quando si staccarono rimasero in silenzio per qualche secondo a guardarsi, nessuno dei due immaginava che quel giorno sarebbe andata così tra loro.
-È per questo che eri così arrabbiato?- ruppe il silenzio Derek -Sì, perché provo qualcosa per te e mi ha mandato in bestia sapere che te ne vai. Lo ero con me perché mi ci è voluto questo per ammetterlo finalmente e dovevo fare qualcosa anche senza sapere quello che tu avresti potuto dire, pensare e provare- disse quasi tutto d'un fiato, erano a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro anche se non si toccavano più -Non nascondo che anche io provo qualcosa per te, a quanto pare tra un momento in cui mi facevi impazzire e un momento dove mi aiutarvi ho iniziato a sentire qualcosa per te- Derek era stato bene con Breaden ma entrambi sapevano che quello che c'era tra loro non era una relazione vera e propria, Stiles invece doveva chiarire le cose con Malia. Non voleva ferirla, le voleva davvero bene ma avevano corso un po' ed entrambi si erano aggrappati l'uno all'altra quando ne avevano avuto più bisogno ma ora lui aveva capito e lo avrebbe fatto anche lei. -A quanto pare abbiamo avuto entrambi un bel tempismo- disse Stiles con un sorriso tirato -Sembra proprio così- disse con un mezzo sorriso Derek.
Calò ancora il silenzio, ma non era un silenzio imbarazzante, si guardarono negli occhi fino a quando Derek posò lo sguardo smeraldino sulle labbra di Stiles e senza pensarci più di tanto gli diede un bacio più passionale del primo, bacio che venne ricambiato subito. Quando si staccarono rimasero fronte contro fonte -Tornerò- disse Derek -Cosa?- chiese Stiles un po' stordito da tutto quello che era appena successo -Prima hai chiesto se avessi intenzione di tornare oppure no. La risposta è che tornerò, certo che tornerò. Ora più che mai- il castano sorrise e sentì come se fosse tutto andato al posto giusto.

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