La luce entrava dalla stanza senza pietà, come se le bianche tende non potessero nulla contro di essa.
Abbracciava la camera, accarezzando con cura ogni oggetto, illuminandone ogni angolo e facendo risaltare ogni particolare.I mobili pregiati non sembravano essere turbati da essa, così come il ragazzo che riposava con tranquillità nell'enorme letto bianco.
Un leggero sorriso in volto, gli occhi chiusi e i capelli ricci sparsi sul bianco cuscino.Il corpo praticamente nudo di quel giovincello, coperto solamente con un paio di boxer, era accarezzato dolcemente dalle bianche lenzuola.
Il tepore che tanto aveva imparato ad amare saggiamente lo avvolgeva, facendogli nascere una sensazione di perfezione.
Non si sarebbe mai voluto muovere da lì.Ma ecco che, silenzioso proprio come un gatto, un paio di capelli apparve nel nulla in quella stanza.
Un paio di capelli ricci e, poco più in basso, un sorriso.
Ad ogni passo, si rivelava un dettaglio dell'uomo: prima gli occhi scuri, così come la barba, che risaltavano sulla Pella abbastanza chiara; poi la veste lunga e bianca, con la quale si faceva praticamente sempre vedere; ecco poi comparire le braccia e le gambe, le prime che stringevano un lungo bastone di Ignis, arbusto misterioso, istinto e dagli enormi poteri magici.Con quegli occhi profondi, osservò sospirando il ragazzino: doveva essersi svegliato da ormai venti minuti.
Si guardò per bene attorno, alla ricerca di un qualcosa da utilizzare per dargli fastidio e, allo stesso tempo, per svegliarlo.
Così, dopo aver intravisto un cuscino a terra, caduto forse proprio a causa del fanciullo, mosse leggermente il bastone: ed ecco che il morbido oggetto iniziò a fluttuare, comandato dal maggiore, prima di scagliarsi come una freccia sul principe.Quest'ultimo appena venne colpito sobbalzò, finendo per svegliarsi.
Successivamente mugulò, e fece per girarsi e tornare a dormire.
Peccato solo che anche lui prese a fluttuare a causa del Messilim, che lo fece addirittura iniziare a tremolare.
<<Frank!>> esclamava lui, pregandolo quasi di lasciarlo andare.
Fu così accontentato, ed ecco che il suo corpo si scontró pesantemente sul materasso e gli fece borbottare qualche maledizione rivolta al mago.
<<È in ritardo: i suoi genitori hanno già fatto colazione, così come sua sorella>> spiegò il mago, con fare quasi annoiato.
Ma c'era comunque quel poco di divertimento che non guastava mai.<<Come sempre, no?>> fece l'altro, iniziando ad alzare almeno di un minimo il busto, facendo così poggiare la schiena sullo schienale del letto.
Gli occhi, scuri a loro volta, incrociarono gli altri, confusi.
<<Sì>> confermò Frank, <<Però oggi ha un'incontro con la nuova aggiunta della sua squadra>> sospirò il mago, mentre utilizzava un po' della sua magia per sistemare il caos della stanza.
Qualche veste fu piegata e messa a posto, qualche altra fu messa a lavare e altre ancora furono sistemate nella cabina armadio, ritrovando finalmente il loro posto.<<E quindi? Lo potevo venire a conoscere pure oggi pomeriggio...>> borbottò infastidito per l'essere stato svegliato, mentre scendeva dal letto e si stiracchiava un po'.
I leggeri ma non troppo visibili muscoli si fletterono un minimo, mentre dalle labbra dell'apprendista del mago uscì uno sbadiglio.
<<Dovete diventare uniti>> spiegò infatti il Messilim, facendo uscire dall'armadio dei pantaloni ed una maglietta con una giacca di stoffe pregiate, <<È una Scaglia>> concluse.Gli occhi del più piccolo vennero leggermente spalancati, e si puntarono di nuovo sulla figura dell'altro.
<<Una... Scaglia?>> fece infatti, quasi incredulo.
Sarebbe però più consono levarlo, quel quasi: non riusciva a credere alle proprie orecchie.
<<Conosce J, giusto?>> sospirò il bianco Messilim, mentre, successivamente, l'altro annuì leggermente.
E chi è che non conosceva J?
Era il migliore amico di suo padre, nonché la sua guardia più fidata: una Scaglia.<<Non mi vorrai dire che...>> si illuminò allora il principe, mentre il mago annuiva.
<<È giunto il momento che anche tu abbia la tua Scaglia, come tutti i reali prima di te>> parlò infatti, facendo sorridere impercettibilmente il giovane.
Una Scaglia!
Oh, fin da bambino ne voleva una!
Vedeva il padre allenarsi e combattere al suo fianco e sembravano praticamente invincibili.
Voleva essere anche lui come loro.Infatti afferró velocemente il cambio preso dal mago, assieme ad un paio di boxer puliti, e si diresse felicemente verso il bagno.
<<Allora mi sbrigo!>> esclamò infatti, quasi saltellando.
Eccome se non vedeva l'ora.
<<Lo spero>> rispose il Messilim, sospurando.Quando l'altro finì nel bagno, un sorriso comparve sulle labbra di Frank.
Sulle labbra di chi, dopo aver visto il futuro, sapeva già tutto.

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Il principe imbranato // Cesolas
Fanfiction*Aggiornamenti ogni mercoledì* (Fantasy AU) Nicolas Paruolo è il principe del Regno di Yellav, famoso e conosciuto in tutto il mondo per la sua potenza militare. È infatti ben noto che a far parte dell'esercito ci sono le "Scaglie": guerrieri che...