Nella luce soffusa della luna
Come Musa la notte sussurrava
All'uomo che osservava da una duna
Come calmo oceano appariva
Il cangiante splendore del deserto
Che a quel sussuro, come cosa viva,
della sabbia il canto lieve accorto
accompagnava. Di astri lontani
un mosaico lentamente era sorto,
ma l'uomo, imparando dai suoi anni,
una stella sola, non il sole, a sé
chiamava: di ambra chiari accenni
incendiavano l'oro fluente, 'ché
alba e tramonto passa in un istante
se un caldo raggio l'attraversa. Da che,
muto e immobile, chino s'un torrente,
ivi scorse il riflesso di quell'oro,
mai passione per lui fu più fervente
che scoprir, guardando in suso, il più caro
mai sperato, immenso dono. Smarrito
nel silenzio, il ricordo suo più vero
raccolse da un passato ormai remoto.
Pensò allora che all'arco dei suoi giorni
sì brevi un altro senso avrebbe dato
poiché un nuovo nome gli antichi stormi
di paure e d'incertezze già disperse.
All'uomo, i passi del tempo, calmi
affidarono la luce dell'alba.
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Nella luce soffusa della luna
PoetryUn uomo contempla il mare di sabbia del deserto in una notte prossima a concludersi, ammirandone l'intima bellezza. La luce del nuovo giorno porterà con sé il ricordo di ciò che lo tiene in vita.