capitolo uno.

192 5 0
                                    

EMMA'S POV.

Avete presente quando sentite di aver dimenticato di fare o di dover fare qualcosa? Bene, ecco come mi sentivo.
Sentivo di star dimenticando qualcosa, ma non capivo cosa, fin quando il mio occhio cade sulla calza a reti che ho sbadatamente lasciato sulla sedia della scrivania, e mi si accede la lampadina che pensavo fosse fulminata: devo andare a..beh, diciamo 'lavorare'.
Corsi a prendere il mio completino intimo di pizzo nascosto infondo al comodino, un paio di auto-reggenti e un cambio di intimo normale per il ritorno.
Andai in bagno e presi il beauty-key dal lavandino dove avevo spazzolino, dentifricio, spazzola, trucco e struccante, deodorante.
Vi starete chiedendo 'cosa se ne fa di queste..cose una ragazza che deve andare a lavorare?', beh io vi rispondo: diciamo che il mio non è un lavoro come tutti gli altri.
Lavoro in uno strip club di un mio amico: ogni sabato e domenica notte sgattaiolo fuori dalla finestra e quando torno è tutto come ho lasciato.
Vi starete chiedendo ancora 'perché non lo dice ai suoi?', il fatto è che non posso farlo..(a) perché mi impedirebbero di farlo e (b) devo guadagnare qualcosa per affittare un'appartamento e andarmene da questa casa.
Metto tutto quello che avevo preso nel mio zaino.
Metto il pigiama con i vestiti sotto, mi affaccio in salotto e dó la buonanotte; mando un messaggio a Simon -il proprietario dello strip club, nonché amico.- per dirgli che arrivavo tra una mezz'oretta/venti minuti.
Una volta che i miei sono andati a dormire, tolgo il pigiama e sgattaiolo fuori, quasi fossi una ladra.
Appena fuori, corro silenziosamente fin quando arrivo oltre la casa affianco alla mia, in modo da essere sicura di essere fuori portata di vista.
Comincio a camminare verso lo strip club e come promesso a Simon, dopo venti minuti ero lì.
Andai nel mio 'camerino' e indossai il mio intimo di pizzo nero e i tacchi altrettanto neri.
Quel completino era praticamente inesistente, era composto da: un perizoma che essendo di pizzo, d'avanti si vede tutta la mia parte intima, e da un reggiseno che come il perizoma era di pizzo quindi lasciava intravedere i capezzoli, ma non m'importava, tanto del buono e sano sesso, non fa mai male.
Mi trucco e faccio una crocchia spettinata in mezzo alla testa, perché Simon dice 'la crocchia è sexy ragazze..credetemi, sono un'uomo in fin dei conti.'
Esco e mi dirigo verso il mio cubo: si trova proprio al centro del club, perché Simon dice che a partire dalle forme al fisico e infine al carattere, attiravo di più.
Una volta che salgo faccio un segno al DJ e fa partire 'GDFR - Flo Rida.'.
Parto sempre con questa, quindi oramai basta fare un segno a Michael e capisce.
Comincio a ballare e i spettatori cominciano a mettermi soldi nel perizoma e reggiseno.
Simon faceva partire solo me già in intimo, mentre altre facevano gli spogliarelli, rimanendo ovviamente con l'intimo.
Continuavo a muovermi e ad ancheggiare..amavo ballare, e non avere i vestiti appiccicati addosso e saper che dopo ti sarebbe aspettata una sana scopata, era ancora più eccitante.

JUSTIN'S POV.

Entrai nello strip club con la mia crew, composta da: Ryan, Chaz, Dylan, Cole ed io.
Appena entrai non feci caso alle spogliarelliste che si stavano scatenando, bensì scelsi un tavolo e ordinammo vodka alla pesca per tutti.
Mentre aspettavo mi cadde l'occhio sulla spogliarellista principale.
Aveva un culo e delle tette da far paura, curve da mozzare il fiato, gambe snelle, lunghe e affusolate, capelli castani, labbra carnose e da sotto la luce bianca, avevo notato che aveva gli occhi azzurri.
Mi ero così perso in quella Dea della bellezza che non m'accorsi che il mio bicchiere di vodka era arrivato.
D:"Yo brò, te la stai mangiando con gli occhi." disse ridendo.
R:"Certo che è una gran gnocca."
Ch:"Me la sbatterei fino a farle implorare il mio nome."
Risi a tutte queste affermazioni convinte dei miei amici, perché quella ragazza me la sarei sbattuto io.
Bevvi il mio bicchiere di vodka e m'alzai.
Mi precipitai sotto il cubo, e vedendo che mi guardava le feci segno di abbassarsi.
Si abbassò e potei confermare che aveva gli occhi azzurri mentre le infilavo un dollaro nel reggiseno.
J:"Ehy piccola, stanotte ti va di arrivare a toccare il paradiso con un dito?" le urlai nell'orecchio.
Rise. Dio che sorriso da mozzarti il fiato.
E:"Facciamo che rimani fino a che non finisco il turno, e mi aspetti fuori appena finisco?Il tempo di prendere le mie cose."
Sorrisi trionfante.
J:"Certo bellezza." ammiccai e me ne tornai al tavolo.

Finalmente finì il turno della ragazza.
I ragazzi se n'erano andati, quindi ora ero fuori allo strip club nella brezza primaverile di Los Angeles, ad aspettare quella Dea della bellezza.
A distrarmi dai miei pensieri fu proprio lei, che mi cinse le sue braccia al collo.
E:"Allora che stiamo aspettando?" si fermò per lasciar spazio ad una risata, poi continuò "Io sono Emma, e sono così impaziente di sapere di cosa sei capace." disse, lasciando che la sua voce diventasse un sussurro man mano che pronunciava quelle parole e accarezzandomi gli addominali da sopra la maglietta.

EMMA'S POV.

J:"Io sono Justin," rise, continuò "e non puoi immaginare quanto ne abbia io."
Dopodiché mi cinse la vita e ci incamminammo verso la sua auto.
Arrivammo fuori il suo appartamento e mentre apriva la porta già stava giocherellando con la mia t-shirt che una volta dentro volò via.
Mi sbatté contro il muro e cominciò a baciarmi con foga mentre mi slacciava il reggiseno, io nel frattempo immergevo le mani nei suoi capelli e strusciavo il mio bacino contro il suo facendolo gemere e facendo sorridere me contro le sue labbra che mi baciavano avidamente.
Appena volato via il reggiseno, cominciò a torturarmi i capezzoli turgidi per l'eccitamento: uno me lo stava torturando con la bocca, succhiandolo, leccandolo e mordendolo e l'altro lo pizzicava con l'indice e il pollice, mandandomi in estasi.
All'improvviso mi strappò via il perizoma e infilò un dito nella mia vagina strappandomi un gemito.
J:"Vedo che sei già tutta bagnata e non ho nemmeno iniziato; non vedo l'ora di fartelo prendere da tutte le parti e in tutti i modi." mi sussurrò non facendo altro che aumentare la mia eccitazione e facendomi muove il bacino verso la sua mano.
All'improvviso, in un'attimo, sento la sua lingua esplorarmi la vagina: gemevo senza vergogna, mettendo le mani nei capelli di Justin per non farlo smettere.
Avevo la schiena inarcata contro il muro, la testa all'indietro, gli occhi chiusi e la bocca aperta per l'estasi mentre muovevo il bacino contro la sua bocca, vogliosa, e gli mantenevo la testa.
Venni dopo un paio di minuti, e leccò via tutti i miei umori.
Vidi che era ancora troppo vestito, per i miei gusti, così capovolsi la situazione: ora ero io ad avere il comando.
Gli tolsi jeans e strappai via i suoi boxer diventati troppo stretti per il suo pene ormai eretto dall'eccitazione.
Mi abbassai e con un colpo secco lo presi tutto in bocca.
Lo presi fino alla fine, poi tornai su e leccai la punta.
Scesi di nuovo passando la lingua su tutta la sua lunghezza.
Alzai gli occhi e vidi che, come me, aveva la bocca e gli occhi spalancati -segno che stava per venire.- e aveva le mani nei miei capelli, facendomi forza sulla testa.
Decisa nel mio intento di farlo arrivare all'orgasmo, sfoderai i denti, e dopo un'ultima succhiata venne.
Ingoiai tutto lo sperma fuori uscito, a fatica, mi alzai e cominciò a baciarmi fino ad arrivare a scaraventarci sul letto.
J:"Non sai cosa ti combinerò; sei una fottuta dea della bellezza e del sesso..mi ecciti troppo, piccola." disse a denti stretti e con occhi che fiammeggiavano di eccitazione.
Si allungò e prese un preservativo dal comodino e abilmente se lo infiló.
Mi entrò dentro in una spinta rapida e veloce.
Dopo venti minuti venimmo insieme.
Capovolgemmo la situazione, ora ero io sopra.
Dopo mezz'ora venni seguita da Justin che urlava il mio nome, con un'orgasmo che ci squassò entrambi.
La notte continuò così, come una maratona di sesso.

Mi svegliai di colpo e mi accorsi che erano quasi le 5:00 del mattino.
Così mi alzai, mi vestii e me ne andai, lasciando un bigliettino di ringraziamento e di scuse per essermene andata, sul cuscino.

Arrivai a casa, misi il pigiama e finalmente, caddi in un sonno profondo.



SPAZIO A ME:

ciaaaaaaauz,
bene, questa è la mia nuova fan fiction.
non sono molto convinta, ma vaaby.
se vi è piaciuto almeno il primo capitolo, lasciate un commentino oppure l'aggiungete alla biblioteca!?
thank u so much.
vi voglio bene aw,
Sabrina☺️

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 26, 2014 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

'A new beginning.'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora