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Era da troppo tempo oramai che questa storia andava avanti, tutti i giorni era sempre la solita routine.

Mi svegliavo andavo a scuola, agli allenamenti e poi, fino alla sera, stavo da te, a farti compagnia accanto alla tua lapide, ma questo non bastava...Io volevo rivedere quei tuoi occhi pieni di felicità e spensieratezza di sempre...
volevo toccare le tue labbra screpolate, che al mio contatto diventavano morbide e succulente...
Volevo averti accanto a me una volta ancora...

Nessuno sapeva che io venivo a trovarti costantemente, tutti credevano che io stessi bene e che lo avessi accettato...che ti avessi dimenticato!

Ma tutto quello non era vero!
Io non stavo bene!
E soprattutto non avrei e non potrei mai dimenticarti!

Avevo iniziato ad odiare le persone che mi stavano accanto perché le ritenevo ingenue e stupide del fatto che non capissero il mio dolore...Ma dopotutto io ero il primo che non voleva che se ne accorgessero...
E continuavo a fingere di essere loro amico.

Avevo iniziato a indossare falsi sorrisi e felpe a maniche lunghe per coprire i tagli che continuavano a crescere regolarmente sulle mie braccia.

Ero diventato depresso...eppure tutti quanti erano felici per me visto che finalmente ero più "sorridente"...

basta qualche bugia per piacere alla gente...ora l'ho capito.

Passavano i giorni e io continuavo a reggere quella messa in scena con più naturalezza possibile, sfoggiando più sorrisi e ridendo più che potevo.

Ogni singola menzogna faceva ancora più male...
E i tagli, all'inizio di crescita costante, iniziarono ad aumentare giorno dopo giorno.

Non so per quale miracolo ma non svenni mai per la troppa mancanza di sangue nelle mie vene, e dico miracolo perché se mia madre avesse scoperto che praticavo autolesionismo mi avrebbe spedito dallo psicologo, ma a me non serviva...potevo cavarmela da solo.

Non salì mai più quelle scale dove ci fidanzammo, farlo sarebbe stato troppo doloroso e poi ti avevo promesso che senza di te non avrei messo piede su nessuno di quei gradini.

Giocare a pallavolo senza di te era straziante e alzare la palla a schiacciatori diversi da te era noioso.

Persi interesse per quello sport e tolsi la mia iscrizione dal club.

Tanto non sarebbe importato a nessuno.

Ora ero davvero solo...

Ogni giorno che passava era un giorno sempre più vicino dal mio tornare ad essere un re solitario...

-',𝒕𝒉𝒊𝒔 𝒔𝒕𝒂𝒊𝒓𝒔 - 𝑘𝑎𝑔𝑒ℎ𝑖𝑛𝑎,'- ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗDove le storie prendono vita. Scoprilo ora