Nel mio io, me porto appresso l'ombra c'ammattanaglia e mi strugge intro il me, un ombra che sempre m'è stata affianco, un'amica di fanciullezza che saliva quanto la follia de lo corpo lo faceva.
Son solo e non so perchè, l'Amor fugge da uno me che sprofonda nell'io da tempo addietro e che lascia lo mio pover viso madido e il cuor in cancrena e in atroci dolenze. Il mio viaggiar s'aggira tra le menti mie e si rigira intra di se, se perdon, tanti viaggi che si van a crear da lo primo. E I, cosí, il poter viaggiar nel mio io, posso realizzar.